Beni culturali in Umbria: dall'emergenza sismica alla ricostruzione

La pubblicazione documenta l'attività svolta dalla gestione commissariale, in collaborazione con le strutture operative impegnate nell'emergenza e nel restauro, per riparare ai danni prodotti dal terremoto al patrimonio culturale dell'Umbria nel settembre 1997.
In occasione del sisma, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Dipartimento della Protezione Civile, le Regioni e gli Enti locali hanno avuto la possibilità di misurare le proprie capacità di gestione in emergenza e post-emergenza.
Da parte sua, la comunità sismologica italiana ha fatto un notevole passo avanti negli studi e nella ricerca, così come le istituzioni scientifiche interessate (Università, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Gruppo Nazionale Difesa Terremoti, Servizio Sismico Nazionale).
In particolare, il testo ripercorre l'impegnativo intervento di recupero della Basilica e del Sacro Convento di San Francesco ad Assisi. Il primo intervento messo in atto dal  Commissario in loco (ing. Luciano Marchetti) si basò sull'azione di numerose squadre multidisciplinari che si occuparono del rilevamento di dati circa la condizione di ogni bene danneggiato. Questa operazione servì come punto di riferimento per attuare lo sgombero e il puntellamento dell'area e per poter procedere al successivo restauro.
Un'altra azione realizzata dal Commissario fu quella di costituire dei "depositi attrezzati" per la conservazione temporanea dei beni storici artistici durante l'emergenza, in attesa del ripristino dei loro luoghi di provenienza. Gli interventi realizzati hanno costituito un test di grande importanza, dal momento che hanno dato risalto su scala nazionale ai temi centrali della strategia di conservazione del patrimonio culturale, quali la manutenzione, le norme tecniche per la redazione dei progetti in zona sismica e la prevenzione.