MaGIC: presentati l’Atlante degli elementi di pericolosità dei mari italiani e i risultati del progetto
Il progetto MaGIC ha esaminato i principali georischi marini presenti nei fondali dei mari italiani
“La conoscenza scientifica è fondamentale per favorire la prevenzione e la previsione dei rischi nel nostro Paese. È con questa finalità che il Dipartimento della Protezione Civile finanzia la ricerca scientifica e con questa finalità sono stati finanziati i progetti MaGIC e MaGIC2”. Con queste parole il Capo del Dipartimento Fabrizio Curcio ha aperto la presentazione dell’Atlante degli elementi di pericolosità dei mari italiani e dei risultati del progetto Magic che si è tenuta il 27 settembre presso la Camera dei Deputati, Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici.
Magic nasce nel 2007 – in seguito all’eruzione e al maremoto di Stromboli del 2002 - per studiare gli elementi di pericolosità dei fondali dei mari italiani e con l’intento di mitigare i rischi marini e gestire eventuali emergenze. La ricerca è stata condotta nell’ambito di un Accordo di Programma Quadro tra Dipartimento della Protezione Civile e Consiglio Nazionale delle Ricerche - CNR e si è concentrata sullo studio e la raccolta di informazioni delle aree marine a maggiore rischio (l’Italia peninsulare centro-meridionale, della Sicilia, della Sardegna e della Liguria).
Il progetto ha coinvolto l’intera comunità dei geologi marini, appartenenti a: istituti del CNR; Università rappresentate dal Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare - CoNISMa; all'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS e a un’unità di ricerca dell’Università di Nizza per una sperimentazione del progetto anche in acque territoriali francesi.
Nell’ambito del Accordo Dipartimento della Protezione Civile – CNR-IGAG 2019-2022 si inserisce la realizzazione dell’"Atlante degli elementi di pericolosità dei mari italiani”, un prodotto conoscitivo che sarà distribuito a soggetti interessati, come le Capitanerie di Porto, alla pericolosità lungo le nostre coste e alla conseguente esposizione al rischio.
La componente cartografica dell’Atlante è importante, infatti il prodotto è suddiviso in 15 Tavole corrispondenti ad altrettante aree geografiche (ad es. Mar Ligure, Golfo di Napoli e Isole Pontine, Calabria Tirrenica, Isole Eolie e Sicilia Nord-Orientale). L’Atlante include inoltre l’ubicazione dei punti di criticità su mappa dell'Italia e la lista degli stessi.
Lo studio dei georischi marini, oltre a favorire lo sviluppo e la sostenibilità delle cosiddette economie blu, ha tra i suoi obiettivi il potenziamento della formazione di giovani ricercatori in ambito universitario.
Oltre all’ing. Fabrizio Curcio sono intervenuti alla presentazione, il Prof. Sandro Conticelli, Presidente Società Geologica Italiana; il Prof. Francesco L. Chiocci, Responsabile Scientifico del Progetto Magic; il dott. Fabio Trincardi, Capo Dipartimento Terra e Ambiente del CNR; il prof. Nicola Casagli, Presidente INOGS; il prof. Antonio Mazzola, Presidente Conisma; il Prof. Gabriele Scarascia Mugnozza, Presidente Commissione Grandi Rischi; l’On. Alessia Rotta, Presidente Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera dei Deputati; l’On. Paola Deiana della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera ei Deputati e il Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Prof. Enrico Giovannini.