Consiglio dei ministri: dichiarato lo stato d’emergenza per la Bosnia Erzegovina e la Serbia
La decisione è maturata in conseguenza di una disastrosa alluvione
Il Consiglio dei Ministri, riunito il 22 maggio a Palazzo Chigi, ha dichiarato lo stato d’emergenza per le piogge eccezionali del 13 maggio scorso che hanno causato forti danni in Bosnia Erzegovina e in Serbia. Lo stato d’emergenza consente al Servizio Nazionale di Protezione Civile di intervenire sul territorio colpito, nell'ambito dell’attivazione del Meccanismo europeo di protezione civile previsto dalla Decisione del Consiglio 1313 del 2013.
Sarà la Bosnia, e l’area di Sarajevo in particolare, la zona di operazioni per l'Italia, visto che al momento le autorità bosniache hanno formalmente accettato gli aiuti offerti dall'Italia.
Il Dipartimento della Protezione Civile - in costante contatto con l'Ambasciata italiana a Sarajevo e con il Centro di Coordinamento della Commissione Europea - coordinerà l’invio di un proprio team e di squadre operative con tecnici, mezzi e materiali appartenenti alle Regioni Friuli Venezia Giulia e Molise, alla Provincia Autonoma di Trento e alle organizzazioni di volontariato di protezione civile delle rispettive colonne mobili.
È in partenza domani 24 maggio la prima squadra, composta da personale del Dipartimento, della Regione Friuli Venezia Giulia e della Provincia Autonoma di Trento, per una preliminare attività di scouting. I moduli, con circa 120 uomini, e composti da mezzi specializzati per interventi in caso di alluvione, partiranno nei prossimi giorni.