11 luglio 2019

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'11 luglio 2019 - Integrazione al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2019, concernente il riparto e l'assegnazione delle risorse finanziarie di cui all'articolo 1, comma 1028, della legge 30 dicembre 2018, n. 145

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 211 del 9 settembre 2019

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, concernente la disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri;

VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, concernente l’ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59;

VISTA la legge 24 dicembre 2003, n. 350, recante: “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”, ed in particolare, l’articolo 3, comma 18;

VISTO Il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, recante: “Codice della protezione civile”;

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 febbraio 2019 con il quale è stato adottato il Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela della risorsa ambientale, il quale, tra l’altro prevede che, relativamente alle misure emergenziali di cui all’Azione 2 (Piano Emergenza Dissesto), “il Sotto-Piano di Azione di Contrasto al Rischio Idrogeologico determinato da Calamità Naturali è prontamente adottato sulla base della ricognizione dei fabbisogni per il ripristino delle strutture e delle infrastrutture danneggiate, già posta in essere con le procedure definite con le Ordinanze adottate dal Capo del Dipartimento della protezione civile”;

VISTA la legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante: “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019 – 2021”;

VISTO l’articolo 1, comma 1028, della citata legge n. 145 del 2018, con cui è autorizzata la spesa di 800 milioni di euro per l'anno 2019 e di 900 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 “al fine di permettere l'immediato avvio e la realizzazione nell'arco del triennio 2019 - 2021 degli investimenti strutturali e infrastrutturali urgenti, di cui all'articolo 25, comma 2, lettere d) ed e), del decreto legislativo n. 1 del 2018, finalizzati esclusivamente alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico nonché all'aumento del livello di resilienza delle strutture e infrastrutture individuate dai rispettivi Commissari delegati, nominati a seguito delle deliberazioni del Consiglio dei ministri di dichiarazione dello stato di emergenza ancora in corso alla data di entrata in vigore della richiamata legge, ovvero nei casi in cui alla stessa data lo stato di emergenza sia terminato da non oltre sei mesi, ai sensi e nei limiti dell'articolo 26, comma 1, secondo periodo, del citato decreto legislativo n. 1 del 2018”;

VISTO l’articolo 1, comma 1029, della citata legge n. 145 del 2018, il quale prevede che, per le finalità di cui al comma 1028, è istituto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze un fondo con una dotazione di 800 milioni di euro per l'anno 2019 e di 900 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 e che dette risorse sono trasferite al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri in apposito fondo del Dipartimento della protezione civile;

CONSIDERATO che il suddetto articolo 1, comma 1029 prevede altresì che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile, dette risorse sono assegnate ai Commissari delegati ovvero ai soggetti responsabili di cui all'articolo 26, comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1;

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2019 recante: “Assegnazione di risorse finanziarie di cui all’articolo 1, comma 1028, della legge 30 dicembre 2018, n. 145” adottato ai sensi del citato articolo 1, comma 1029 ed, in particolare, la tabella A al medesimo allegata, contenente l’elenco degli stati di emergenza vigenti alla data del 31 dicembre 2018 ovvero cessati da non oltre sei mesi dalla medesima data al fine di permettere l'immediato avvio e la realizzazione nell'arco del triennio 2019 - 2021 degli investimenti strutturali e infrastrutturali urgenti, di cui all'articolo 25, comma 2, lettere d) ed e), del decreto legislativo n. 1 del 2018;

CONSIDERATO che la Regione Lombardia, con nota prot. n. 9457 del 14 marzo 2019, e la Regione Friuli Venezia Giulia, con nota prot. n. 6478 del 10 aprile 2019, hanno rappresentato la necessità di integrare l’elenco degli stati di emergenza ricompresi nella Tabella A allegata al citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2019, ricorrendo i presupposti di cui all’articolo 1, comma 1028, della citata legge n. 145 del 2018, a invarianza delle risorse economiche già ripartite tra le Regioni e Province autonome di cui all’allegato B al medesimo decreto;

CONSIDERATO che la Regione Siciliana, con nota prot. n.  33791 del 5 giugno 2019, ha rappresentato la necessità di integrare l’elenco degli stati di emergenza ricompresi nella Tabella A allegata al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2019 e di reperire ulteriori risorse finanziarie rispetto a quelle già ripartite tra le Regioni e Province autonome di cui all’allegato B al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2019;

CONSIDERATO che la Regione Marche, con nota prot. n. 617074 del 21 maggio 2019, nel trasmettere la ricognizione dei fabbisogni di cui all’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 437 del 16 febbraio 2017, adottata in conseguenza degli eventi meteorologici che hanno interessato il territorio delle Regioni Lazio, Marche e Umbria a partire dalla seconda decade del mese di gennaio 2017, ha rappresentato la necessità di integrare l’elenco degli stati di emergenza ricompresi nella Tabella A allegata al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2019 e di reperire ulteriori risorse finanziarie rispetto a quelle  già ripartite tra le Regioni e Province autonome di cui all’allegato B al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2019;

RITENUTO, pertanto, necessario sostituire la tabella A allegata al citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2019, al fine di includere ulteriori stati di emergenza, ad invarianza degli importi indicati nella tabella B allegata al medesimo decreto e di rinviare ad un successivo decreto l’assegnazione delle risorse all’esito delle verifiche sullo stato di avanzamento degli interventi;

SU PROPOSTA del Capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, formulata con nota prot. n. 0030976 del 14 giugno 2019;

DECRETA:

ART. 1

  1. Per le motivazioni di cui in premessa la Tabella A allegata al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2019 è sostituita dalla Tabella A allegata al presente decreto.
     
  2. Con il decreto di cui all’articolo 2, comma 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2019 si provvede altresì alla rideterminazione delle risorse da assegnare ai Commissari delegati, ovvero ai soggetti responsabili di cui all’articolo 26, comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, per gli anni 2020 e 2021, in maniera proporzionale rispetto alle esigenze finanziarie rappresentate dalla Regione Marche e dalla Regione Siciliana.

Il presente decreto sarà trasmesso agli Organi di controllo per la registrazione e sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 11 luglio 2019

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI,
Giuseppe Conte