13 maggio 2015

Dpcm del 13 maggio 2015: criteri e modalità di ripartizione del contributo statale per la gestione, manutenzione e sviluppo delle reti di osservazione idro-meteorologica al suolo e della rete dei radar meteorologici utilizzati dai centri funzionali regionali operanti nel Sistema nazionale di allertamento

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 187 del 13 agosto 2015

Criteri e modalita' di ripartizione del contributo statale per la gestione, la manutenzione e lo sviluppo delle reti di osservazione idro-meteorologica al suolo e della rete dei radar meteorologici utilizzati dai centri funzionali regionali operanti nel Sistema nazionale di allertamento costituito nell'ambito delle attivita' di protezione civile

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Vista la legge 24 febbraio 1992, n. 225 recante: «Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile» e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante: «Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59» ed in particolare gli articoli 107 e 108;
Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401, recante: «Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attivita' di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile»;
Visto il decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge del 12 luglio 2012, n. 100, recante: «Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile»;
Visto il decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93 convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, recante: «Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonche' in tema di protezione civile e di commissariamento delle province.» e, in particolare, l'articolo 10;
Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196, «legge di contabilita' e finanza pubblica»;
Visto il decreto-legge 12 maggio 2014, n. 74, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 giugno 2014, n. 93, recante «Misure urgenti in favore delle popolazioni dell'Emilia-Romagna colpite dal terremoto del 20 e del 29 maggio 2012 e da successivi eventi alluvionali ed eccezionali avversita' atmosferiche, nonche' per assicurare l'operativita' del Fondo per le emergenze nazionali» ed in particolare l'articolo 2, commi 1-sexies e 1- septies;
Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2004, recante «indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 novembre 2010, recante la disciplina dell'autonomia finanziaria e contabile della Presidenza del Consiglio dei ministri;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° ottobre 2012, recante «Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 novembre 2012, recante modifiche all'organizzazione interna del Dipartimento della protezione civile;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 aprile 2015, con il quale al dottor Fabrizio Curcio, e' stato conferito, ai sensi dell'articolo 19, comma 3 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e dell'articolo 18, comma 3 della legge 23 agosto 1988, n. 400, l'incarico di Capo del Dipartimento della protezione civile, a far data dal 3 aprile 2015 e fino al verificarsi della fattispecie di cui al citato articolo 18, comma 3, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 3 luglio 1997, n. 520 ed e' stata attribuita la titolarita' del centro di responsabilita' amministrativa n. 13, protezione civile, del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri; Ravvisata l'esigenza di dare attuazione ai commi 1-sexies e 1-septies dell'articolo 2 del citato decreto-legge n. 74 del 2014, che - allo scopo di limitare il ricorso alla dichiarazione dello stato di emergenza al fine di ridurre l'impiego del Fondo per le emergenze nazionali e, nel contempo, di assicurare, senza soluzione di continuita', l'efficienza e l'attivita' del sistema di allertamento nazionale con particolare riguardo allo svolgimento delle attivita' afferenti alla gestione, alla manutenzione ed allo sviluppo delle reti di osservazione idro-meteorologica al suolo e della rete dei radar meteorologici utilizzati dai centri funzionali regionali operanti nel Sistema nazionale di allertamento, costituito nell'ambito delle attivita' di protezione civile - rimanda ad un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, la definizione dei criteri e delle modalita' di ripartizione del contributo statale, individuato, per l'esercizio finanziario 2014, dal successivo comma 1-septies, in 6 milioni di euro, a valere sulle risorse finanziarie all'uopo accantonate nel Fondo nazionale per la protezione civile;
Acquisita l'intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano in data 18 dicembre 2014; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 23 aprile 2015, con il quale al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, prof. Claudio De Vincenti, e' stata conferita la delega per la firma di decreti, atti e provvedimenti di competenza del Presidente del Consiglio dei ministri;
Su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile pro tempore;

Decreta:

Art. 1 Destinazione delle risorse

1. In considerazione di quanto esposto in premessa, le risorse individuate, nella misura di 6 milioni di euro per l'anno 2014, dal comma 1-septies, dell'articolo 2 del decreto-legge 12 maggio 2014, n. 74, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 giugno 2014, n. 93, sono destinate ad assicurare, senza soluzione di continuita', l'efficienza e l'attivita' del sistema di allertamento nazionale con particolare riguardo allo svolgimento delle attivita' afferenti alla gestione, alla manutenzione e allo sviluppo delle reti di osservazione idro-meteorologica al suolo e della rete dei radar meteorologici utilizzati dai centri funzionali regionali operanti nel Sistema nazionale di allertamento, costituito nell'ambito delle attivita' di protezione civile, ai sensi dell'articolo 3-bis della legge 24 febbraio 1992, n. 225.

Art. 2 Criteri di ripartizione delle risorse

1. Al fine di dare attuazione al disposto di cui all'articolo 2, comma 1-sexies, del decreto-legge 12 maggio 2014, n. 74, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 giugno 2014, n. 93, le risorse individuate dal citato comma 1-septies, sono ripartite in quota proporzionale alla consistenza, censita al 31 dicembre 2013, di stazioni e impianti radar, i cui dati vengono trasmessi con continuita' al Dipartimento della protezione civile, al fine della condivisione delle informazioni nell'ambito del sistema di allertamento nazionale di cui alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2004 richiamata in premessa.
2. La tabella recante il riparto delle risorse, formulato sulla base del contributo statale, per l'esercizio finanziario 2014, pari a 5.989.350 euro per i quali si provvede a valere sulle risorse finanziarie all'uopo accantonate nel Fondo nazionale per la protezione civile nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, e' contenuta nell'allegato 1 che costituisce parte integrante del presente decreto.

Art. 3 Modalita' di ripartizione delle risorse

1. Il Dipartimento della protezione civile provvede a constatare l'effettiva disponibilita' dei dati delle reti in telemisura e dei radar, nonche' il rispetto degli standard di cui alla direttiva del 27 febbraio 2004 e successive modificazioni.
2. Al fine di consentire il trasferimento delle risorse di cui all'articolo 2, le regioni debbono comunicare o confermare, al Dipartimento della protezione civile, l'avvenuta istituzione, nell'ambito dei rispettivi bilanci, dell'apposito capitolo di spesa ove confluisce il contributo statale, unitamente alla quota parte di competenza regionale dell'importo indicato all'allegato 1 al presente provvedimento.
3. Al fine di consentire il monitoraggio sullo stato di attuazione dei programmi, ciascuna regione e' tenuta a presentare, al Dipartimento della protezione civile, una puntuale relazione sullo stato di impiego del contributo statale corrisposto, in mancanza della quale non si puo' dar seguito all'accreditamento di eventuali successivi contributi.

Il presente provvedimento ed il relativo allegato saranno inviati ai competenti organi di controllo e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 13 maggio 2015

Il Sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri De Vincenti

Registrato alla Corte dei conti il 10 giugno 2015 Ufficio controllo atti P.C.M. Ministeri giustizia e affari esteri, Reg.ne - Prev. n. 1571