8 agosto 2025

Direttiva del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare dell'8 agosto 2025 - Proroga del periodo di sperimentazione del sistema di allarme pubblico IT-ALERT

In corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale

IL MINISTRO PER LA PROTEZIONE CIVILE E LE POLITICHE DEL MARE

VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante “disciplina dell’attività di governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri”;

VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, recante “ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59”;

VISTO il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, recante “Codice della protezione civile”;

VISTA la direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, che istituisce il codice europeo delle comunicazioni elettroniche e, in particolare, il comma 1 dell’articolo 110 concernente il Sistema di Allarme Pubblico;

VISTO il decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, recante “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici”, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55 e, in particolare, l’articolo 28 che ha regolato, tra l’altro, in via di prima applicazione, l’attuazione del Sistema di Allarme Pubblico di cui alla richiamata direttiva (UE) 2018/1972;

VISTO il decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207, recante “Attuazione della direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, che istituisce il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche (rifusione)”;

VISTO il decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, “Codice delle comunicazioni elettroniche” e, in particolare, gli articoli 2, comma 1, lettere ee), gg), bbb), ooo), uuu) e 98-vicies-ter;

VISTO il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante “Codice dell’amministrazione digitale”;

VISTO il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;

VISTO lo Standard Europeo ETSI TS 102 900 V1.3.1 (2019-02) - Emergency Communications (EMTEL); European Public Warning System (EU-ALERT) using the Cell Broadcast Service;

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 19 giugno 2020, n. 110, recante “Regolamento recante modalità e criteri di attivazione e gestione del servizio IT-Alert”;

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 23 ottobre 2020, recante “Allertamento di protezione civile e sistema di allarme pubblico IT-Alert”, con la quale si è provveduto sia all’aggiornamento delle disposizioni in materia di allertamento contenute nelle richiamate direttive presidenziali, sia alla regolazione, in fase di prima applicazione, del Sistema di Allarme Pubblico in conformità a quanto previsto dall’articolo 28 del richiamato decreto-legge n. 32 del 2019 e dal citato decreto del Presidente del consiglio dei ministri del 19 giugno 2020;

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica in data 21 ottobre 2022, con il quale il senatore Nello Musumeci è stato nominato Ministro senza portafoglio; 

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 10 novembre 2022, con il quale al Ministro senza portafoglio senatore Nello Musumeci è stato conferito l’incarico per la protezione civile e le politiche del mare;

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 12 novembre 2022, con il quale sono state delegate al Ministro senza portafoglio senatore Nello Musumeci le funzioni del Presidente del Consiglio dei ministri ivi indicate, con particolare riferimento all’articolo 2 concernente la delega di funzioni in materia di protezione civile;

VISTA la direttiva del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare in data 7 febbraio 2023, recante “Allertamento di protezione civile e sistema di allarme pubblico IT-Alert”, con cui si è provveduto all'aggiornamento della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 ottobre 2020 in  riferimento alle attività di protezione civile, allo scopo  di  allinearla alle modifiche introdotte al Codice delle comunicazioni elettroniche dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207, nelle more della conclusione del previsto periodo di  sperimentazione e della conseguente fase di valutazione;

VISTO, in particolare, il punto 4.6 del testo coordinato della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 ottobre 2020 con la direttiva del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare del 7 febbraio 2023, con cui è stato previsto che:

a) per l'avvio del Sistema di allarme pubblico IT-Alert si rende necessaria la progressiva sperimentazione, mediante utilizzo in casi reali o in esercitazioni, del sistema per trentasei mesi dalla data di entrata in vigore della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 ottobre 2020, in relazione ai casi di gravi emergenze e catastrofi imminenti o in corso di cui all'articolo 7, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, concernenti i rischi elencati al paragrafo 4.1, e un monitoraggio periodico, anche in relazione alla verifica della sicurezza e adeguatezza dell'infrastruttura, secondo i requisiti del perimetro di sicurezza nazionale cibernetica di cui all'articolo 1, comma 1, del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 105, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 133;

b) sulle risultanze di tale valutazione tecnica, articolata per le tipologie di rischio di cui al paragrafo 4.1, anche solo per alcuni scenari di rischio, ovvero l'esigenza di prorogare ulteriormente il periodo di sperimentazione, il Dipartimento acquisisce l'intesa della Conferenza unificata;

VISTO il decreto del Capo del Dipartimento della Protezione civile rep. n. 148 del 19 gennaio 2024, con il quale sono state adottate le indicazioni operative sui rischi di protezione civile sottoposti al Sistema di allarme pubblico IT–Alert, ai sensi del paragrafo 5 del testo coordinato della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 ottobre 2020 con la direttiva del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare del 7 febbraio 2023;

VISTE le proposte di determinazione in base alle risultanze della valutazione tecnica degli esiti della sperimentazione trasmesse dal Capo di Gabinetto del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare alla Segreteria della Conferenza Unificata con nota n. 237 del 29 gennaio 2024, con particolare riferimento alla proposta di proroga di 1 anno del periodo di sperimentazione del sistema IT-Alert con riferimento al rischio maremoto, al rischio vulcanico dello Stromboli e al rischio precipitazioni intense;

VISTO il verbale della Conferenza Unificata dell’8 febbraio 2024, repertorio atto n. 21/CU, con cui la Conferenza Unificata ha sancito intesa, ai sensi del punto 4.6 del testo coordinato della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 ottobre 2020 con la direttiva del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare del 7 febbraio 2023, sulle proposte di determinazione in base alle risultanze della valutazione tecnica degli esiti della sperimentazione, in relazione alle varie tipologie di rischio, nella versione diramata il 2 febbraio 2024;

VISTO il decreto del Capo del Dipartimento della Protezione civile rep. n. 4300 del 6 dicembre 2024, con il quale sono state adottate, ai sensi dei paragrafi 4.6 e 5 della citata Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 ottobre 2020, come modificata e integrata dalla direttiva del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare del 7 febbraio 2023, le indicazioni operative sui rischi di protezione civile sottoposti al sistema di allarme pubblico IT-Alert per il rischio “precipitazioni intense”;

VISTE le proposte di determinazione in base alle risultanze della valutazione tecnica degli esiti della sperimentazione trasmesse dal Capo di Gabinetto del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare alla Segreteria della Conferenza Unificata con nota n. 230 del 30 gennaio 2025, con particolare riferimento alla proposta di ulteriore proroga di 1 anno del periodo di sperimentazione del sistema IT-Alert in relazione al rischio maremoto, al rischio vulcanico dello Stromboli e al rischio precipitazioni intense;

VISTE le proposte di determinazione in base alle risultanze della valutazione tecnica degli esiti della sperimentazione trasmesse dal Capo di Gabinetto del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare alla Segreteria della Conferenza Unificata con nota n. 373 dell’11 febbraio 2025, formulate all’esito della riunione tecnica del 4 febbraio 2025 convocata dalla Conferenza Unificata con nota DAR n. 1779 del 30 gennaio 2025, con particolare riferimento alla esigenza di proroga del periodo di sperimentazione del sistema IT-Alert da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 1 anno in relazione al rischio vulcanico dello Stromboli, di 6 mesi in relazione al rischio maremoto e a una conclusione della fase di verifica minimo entro 6 mesi (massimo 8 mesi) sullo stato di attuazione della sperimentazione in relazione al rischio precipitazioni intense;

VISTO il verbale della Conferenza Unificata del 12 febbraio 2025, repertorio atto n. 7/CU, in cui si dà atto degli esiti “della seduta straordinaria del 12 febbraio 2025 di questa Conferenza, nel corso della quale il rappresentante del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare ha fatto presente che il Dipartimento della protezione civile, in data 11 febbraio 2025, ha trasmesso il quadro finanziario alla Ragioneria generale dello Stato e che il medesimo Dipartimento potrà fornire un documento che attesti l’idoneità della copertura finanziaria, evidenziando, al riguardo, che la prima proposta di proroga, diramata in data 30 gennaio 2025 con l’indicazione delle relative risorse finanziarie, era riferita al periodo di un anno, mentre il periodo di proroga sarà di sei mesi per le tre tipologie di rischio e che, in tal modo, le risorse finanziarie, già previste per la durata di un anno, dovrebbero essere sufficienti”;

VISTO il medesimo verbale della Conferenza Unificata del 12 febbraio 2025, repertorio atto n. 7/CU con cui la Conferenza Unificata ha sancito l’intesa, ai sensi del punto 4.6 del testo coordinato della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 ottobre 2020 con la direttiva del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare del 7 febbraio 2023, sulle proposte di determinazione in base alle risultanze della valutazione tecnica degli esiti della sperimentazione, in relazione alle tipologie di rischio “maremoto generato da sisma”, “attività vulcanica dello Stromboli” e “precipitazioni intense”, nella versione diramata in data 11 febbraio 2025, “nei termini di cui in premessa”;

VISTA la direttiva del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare in data 12 febbraio 2025, con cui, stante l’intesa sancita in sede di Conferenza Unificata sulle proposte di determinazione in base alle risultanze della valutazione tecnica degli esiti della sperimentazione, in relazione alle tipologie di rischio “maremoto generato da sisma”, “attività vulcanica dello Stromboli” e “precipitazioni intense”, è stato previsto che il periodo di sperimentazione del sistema IT-Alert di cui al paragrafo 4.6 del testo coordinato della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 ottobre 2020 con la direttiva del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare del 7 febbraio 2023, in base alle risultanze della valutazione tecnica degli esiti della sperimentazione, risultava ulteriormente prorogato di sei mesi, fino al 12 agosto 2025, in relazione al rischio maremoto, al rischio vulcanico dello Stromboli e al rischio precipitazioni intense.

VISTE le proposte di determinazione in base alle risultanze della valutazione tecnica degli esiti della sperimentazione trasmesse dal Gabinetto del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare alla Segreteria della Conferenza Unificata con nota n. 2091 del 24 luglio 2025, con particolare riferimento alla proposta di ulteriore proroga del periodo di sperimentazione del sistema IT-Alert di ulteriori due anni in relazione al rischio maremoto e di almeno due anni in relazione al rischio vulcanico dello Stromboli, con la constatata impossibilità di entrata in operatività in relazione al rischio precipitazioni intense a meno di definire con le Regioni e le Province autonome un diverso approccio metodologico con la rielaborazione di nuove procedure, richiedente non meno di dodici/ventiquattro mesi di tempo;

VISTE le note del Gabinetto del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare n. 2047 del 18 luglio 2025 e n. 2066 del 23 luglio 2025 nonché del Dipartimento della protezione civile n. 35490 del 19 luglio 2025 e n. 36203 del 23 luglio 2025, relative alla sussistenza di ragioni alla base di un’ulteriore periodo di sperimentazione del sistema IT-Alert, trasmesse dal Gabinetto del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare alla Segreteria della Conferenza Unificata con nota n. 2131 del 29 luglio 2025;

VISTO il verbale della Conferenza Unificata del 30 luglio 2025, repertorio atto n. 110/CU, in cui si dà atto che “nel corso della seduta del 30 luglio 2025 di questa Conferenza: - le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano hanno espresso avviso favorevole all’intesa, condizionata ad una proroga di sei mesi, con l’impegno del Governo ad approfondire con le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano eventuali modifiche ovvero a prevedere successivamente una nuova proroga nel caso di necessità ulteriori; - l’ANCI e l’UPI hanno espresso avviso favorevole all’intesa”;

VISTO il medesimo verbale della Conferenza Unificata del 30 luglio 2025, repertorio atto n. 110/CU, in cui si dà atto che “il Ministro per la protezione civile e le politiche del mare ha accolto la condizione, formulata dalle regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano, di proroga di sei mesi, affermando che quest’ultima non può presagire ulteriori dilazioni e di essere certo che, atteso che l’Italia da troppo tempo è priva di un sistema di allertamento, entro sei mesi dovrà essere trovata l’intesa con le regioni e gli enti locali per definire una procedura, che ormai è particolarmente lunga; ha quindi ribadito il consenso alla condizione posta dalle regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano, purché non vi siano ulteriori proroghe neanche dopo i sei mesi”;

VISTO il medesimo verbale della Conferenza Unificata del 30 luglio 2025, repertorio atto n. 110/CU, in cui, acquisito l’assenso del Governo, delle regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, dell’ANCI e dell’UPI, si sancisce intesa “nei termini di cui in premessa, ai sensi del paragrafo 4.6 del testo coordinato della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 ottobre 2020, con la direttiva del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare del 7 febbraio 2023, recante “Allertamento e sistema di allarme pubblico IT – Alert in riferimento alle attività di protezione civile”, sulle proposte di determinazione in base alle risultanze della valutazione tecnica degli esiti della sperimentazione, in relazione alle tipologie di rischio “maremoto generato da sisma”, “attività vulcanica dello Stromboli” e “precipitazioni intense””;

TENUTO CONTO CHE, come emergente dal verbale della Conferenza Unificata del 30 luglio 2025, repertorio atto n. 110/CU, l’intesa sulle proposte di determinazione in base alle risultanze della valutazione tecnica degli esiti della sperimentazione, in relazione alle tipologie di rischio “maremoto generato da sisma”, “attività vulcanica dello Stromboli” e “precipitazioni intense” è stata sancita in relazione alla proroga del periodo di sperimentazione del sistema IT-Alert limitata a sei mesi “nei termini di cui in premessa”;

CONSIDERATO che la proroga del periodo di sperimentazione del sistema IT-Alert era stata proposta in relazione alle sole tipologie di rischio “maremoto generato da sisma” e “attività vulcanica dello Stromboli”, mentre, per la tipologia di rischio “precipitazioni intense”, era stata constatata l’impossibilità di entrata in operatività a meno di definire con le Regioni e le Province autonome un diverso approccio metodologico con la rielaborazione di nuove procedure, richiedente non meno di dodici/ventiquattro mesi di tempo;

CONSIDERATO che il Governo, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, l’ANCI e l’UPI hanno manifestato un assenso generalizzato in ordine alla proroga di sei mesi e che, pertanto, tale ulteriore periodo può essere impiegato:

a) in relazione alle tipologie di rischio “maremoto generato da sisma” e “attività vulcanica dello Stromboli”, per la proroga del periodo di sperimentazione, con conseguente accoglimento della proposta di proroga nei limiti di sei mesi;

b) in relazione alla tipologia di rischio “precipitazioni intense” per definire con le Regioni e le Province autonome un approccio metodologico che consenta l’immediata entrata in operatività del sistema, alla stregua di quanto riportato nelle citate proposte di determinazione in base alle risultanze della valutazione tecnica degli esiti della sperimentazione, riguardanti la definizione di un diverso approccio metodologico con la rielaborazione di nuove procedure, con conseguente accoglimento in tali termini delle relative proposte;

CONSIDERATO che l’intesa su una proroga del periodo di sperimentazione limitata a sei mesi è anche coerente con l’esigenza di assicurare in breve tempo l’operatività del sistema di allarme pubblico IT-Alert, pure tenuto conto del susseguirsi con una frequenza sempre maggiore di eventi metereologici eccezionali;

EMANA la seguente direttiva

ART. 1

  1. Il periodo di sperimentazione del sistema IT-Alert di cui al paragrafo 4.6 del testo coordinato della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 ottobre 2020 con la direttiva del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare del 7 febbraio 2023, in base alle risultanze della valutazione tecnica degli esiti della sperimentazione, è ulteriormente prorogato di sei mesi, fino al 12 febbraio 2026, in relazione al rischio maremoto e al rischio vulcanico dello Stromboli.
  2. In relazione al rischio precipitazioni intense, in base alle risultanze della valutazione tecnica degli esiti della sperimentazione, è fissato al 12 febbraio 2026 il termine per definire con le Regioni e le Province autonome un approccio metodologico che consenta l’immediata entrata in operatività del sistema.

ART. 2

  1. All’attuazione del presente provvedimento si provvede nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

La presente direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

IL MINISTRO PER LA PROTEZIONE CIVILE E LE POLITICHE DEL MARE
Nello Musumeci