Delibera del Consiglio dei Ministri del 19 settembre 2019 - Stato di emergenza nel territorio dell’isola di Stromboli, ricompresa nel comune di Lipari, in provincia di Messina, in relazione allo stato di attività del vulcano Stromboli, conseguente agli eventi parossistici verificatisi nei giorni 3 luglio e 28 agosto 2019
Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 227 del 27 settembre 2019
IL CONSIGLIO DEI MINISTRI NELLA RIUNIONE DEL 19 SETTEMBRE 2019
VISTO il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, ed in particolare l’articolo 7, comma 1, lettera c) e l’articolo 24, comma 1;
VISTA la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 ottobre 2012 concernente gli indirizzi per lo svolgimento delle attività propedeutiche alle deliberazioni del Consiglio dei Ministri e per la predisposizione delle ordinanze di cui all’articolo 5, della legge 24 febbraio 1992, n. 225 e successive modificazioni e integrazioni, che, ai sensi dell’articolo 15, comma 5, del decreto legislativo citato n. 1 del 2018, resta in vigore fino alla pubblicazione della nuova direttiva in materia;
CONSIDERATO che nei giorni 3 luglio e 28 agosto 2019 il territorio dell’isola di Stromboli, nell’arcipelago delle Eolie, in provincia di Messina, è stato interessato da eventi parossistici che hanno determinato una grave situazione di pericolo per l’incolumità delle persone, l’evacuazione di diversi turisti dall’isola, nonché la perdita di una vita umana;
CONSIDERATO, altresì, che i summenzionati eventi, caratterizzati da colate laviche, lanci di balistici e di materiale piroclastico, nonché da flussi piroclastici che hanno interessato maggiormente l’area della Sciara del Fuoco e il versante sovrastante l’abitato di Ginostra, hanno determinato danneggiamenti al sistema di monitoraggio del vulcano, alla rete elettrica, nonché numerosi incendi che hanno distrutto la vegetazione circostante;
CONSIDERATO, inoltre, che il materiale piroclastico incandescente, oltre a ricoprire per alcuni centimetri l’abitato di Ginostra, si è depositato sui suoli naturali e che lo stesso, non trattenuto dagli apparati radicali della vegetazione distrutta dagli incendi, se non tempestivamente rimosso, potrebbe determinare un grave rischio idrogeologico dovuto ad eventuali precipitazioni meteoriche consistenti, anche in prossimità dell’abitato di Ginostra;
CONSIDERATO, altresì, che le valutazioni di carattere scientifico riportate dai Centri di competenza e ribadite dalla Commissione Grandi rischi a seguito dei richiamati eventi parossistici evidenziano uno stato di disequilibrio del vulcano perdurante, di cui non è possibile stimare durata ed evoluzioni, anche in relazione ai possibili scenari di rilevanza nazionale quali quelli connessi con eventi tsunamogenici, imponendo nel contempo il pronto ripristino delle strumentazioni per la sorveglianza e il monitoraggio vulcanico, nonché dei sistemi di allertamento della popolazione e l’eventuale implementazione di dette strumentazioni e sistemi;
VISTE le note della Regione Siciliana del 16 luglio 2019, del 26 agosto 2019, del 6 settembre e del 12 settembre 2019;
CONSIDERATO, altresì, che il Fondo per le emergenze nazionali di cui all’articolo 44, comma 1, del citato decreto legislativo n. 1 del 2018, iscritto nel bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, presenta le disponibilità necessarie per far fronte agli interventi delle tipologie di cui alla lettera a) e b) del citato articolo 24, comma 1, nella misura determinata all’esito della valutazione speditiva svolta dal Dipartimento della protezione civile sulla base dei dati e delle informazioni disponibili ed in raccordo con la Regione Siciliana;
RITENUTO, pertanto, necessario provvedere tempestivamente a porre in essere tutte le iniziative di carattere straordinario finalizzate al superamento della grave situazione determinatasi a seguito degli eventi calamitosi in rassegna;
TENUTO CONTO che detta situazione di emergenza, per intensità ed estensione, non è fronteggiabile con mezzi e poteri ordinari;
RITENUTO, quindi, che ricorrono, nella fattispecie, i presupposti previsti dall’articolo 7, comma 1, lettera c) e dall’articolo 24, comma 1, del citato decreto legislativo n. 1 del 2018, per la dichiarazione dello stato di emergenza;
SU PROPOSTA del Presidente del Consiglio dei Ministri;
DELIBERA:
ART. 1
- In considerazione di quanto esposto in premessa, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 7, comma 1, lettera c) e dell’articolo 24, comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, è dichiarato, per 12 mesi dalla data di deliberazione, lo stato di emergenza nel territorio dell’isola di Stromboli, ricompresa nel comune di Lipari, in provincia di Messina, in relazione allo stato di attività del vulcano Stromboli, conseguente agli eventi parossistici verificatisi nei giorni 3 luglio e 28 agosto 2019.
- Per l’attuazione degli interventi da effettuare nella vigenza dello stato di emergenza, ai sensi dell’articolo 25, comma 2, lettere a) e b), del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, si provvede con ordinanze, emanate dal Capo del Dipartimento della protezione civile, acquisita l’intesa della Regione interessata, in deroga a ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, nei limiti delle risorse di cui al comma 3.
- Per l’attuazione dei primi interventi, nelle more della valutazione dell’effettivo impatto degli eventi in rassegna, si provvede nel limite di euro 1.300.000,00 a valere sul Fondo per le emergenze nazionali di cui all'articolo 44, comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1.
La presente delibera sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 19 settembre 2019
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Giuseppe Conte