Novembre 2011 - Alluvioni a Genova, Liguria, Piemonte e nel resto d'Italia (versione inglese)

Il 4 novembre una nuova forte perturbazione ha colpito la città di Genova, causando sei vittime, per poi estendersi in Piemonte e Liguria di Ponente. Nei giorni successivi la perturbazione si è spostata su Isola d'Elba, Campania, Basilicata e Puglia. Le intense precipitazioni sulla città di Genova, che hanno interessato il bacino del Bisagno, che sfocia nel territorio del capoluogo Ligure, hanno determinato una piena repentina. L'eccezionale quantità di acqua e il conseguente trasporto di detriti, proveniente dal Rio Fereggiano, affluente del Bisagno, è stata verosimilmente la causa del grave fenomeno di rigurgito ed esondazione nei quartieri di nord est della città. Le condizioni meteorologiche avverse hanno continuato a interessare la Liguria di Ponente, i bacini liguri-padani, il Piemonte, la Valle d'Aosta, il Veneto e la Toscana.

Tra il 4 e l'8 novembre 2011 le intense precipitazioni su Piemonte e Liguria hanno determinato sensibili e repentini incrementi sull'asta fluviale del Po e dei suoi affluenti. A partire dal 6 novembre i fenomeni si sono estesi e temporali molto localizzati hanno interessato Toscana, Campania, Basilicata e Puglia.
Nella Regione Campania a partire dal 6 novembre si sono verificati temporali nelle province costiere della regione, in particolare nel napoletano. Particolarmente colpiti Napoli, Torre del Greco, Nisida, Pozzuoli ed Ercolano. Nella zona di Pozzuoli a causa della caduta di un albero una persona ha perso la vita.
Nella stessa giornata, il 6 novembre, anche la Provincia di Matera è stata interessata da temporali molto localizzati che hanno causato l'ingrossamento di corsi e torrenti e il trascinamento di un’auto in cui erano presenti due persone.
Il 7 novembre all'Isola d'Elba, a Marina di Campo, un fenomeno particolarmente intenso ha determinato mareggiate e temporali localizzati, che hanno causato allagamenti, danni alle infrastrutture e alle abitazioni e una vittima.

Eccezionali eventi meteorologici hanno interessato tra il 22 e il 23 novembre anche le province di Reggio Calabria, Crotone e Catanzaro in Calabria e la provincia di Messina in Sicilia, causando vittime e ingenti danni sul territorio.
In particolare, in provincia di Messina gli effetti più gravi si sono verificati in alcune frazioni del comune di Saponara, dove si sono attivati fenomeni di soil slip – innesco di frane superficiali – e nel comune di Barcellona Pozzo di Gotto, dove la piena repentina del torrente Longano ha interessato il centro abitato.

Attivazione del Servizio Nazionale di Protezione Civile. Dal 4 all'8 novembre il Comitato Operativo di Protezione Civile – convocato dal Capo Dipartimento - si è riunito in seduta permanente. Il Servizio di Protezione Civile è stato attivato per fornire assistenza e supporto alla popolazione colpita ed evacuata e per presidiare il territorio.

In Liguria, il coordinamento delle forze in campo è stato assicurato dall’Unità di crisi attivata presso la Regione Liguria, dove ha operato anche un team del Dipartimento della Protezione Civile per garantire il necessario supporto e il raccordo con la struttura nazionale. Sono stati attivati, in stretto raccordo con i sindaci, i CCS - Centri di Coordinamento Soccorsi, nelle quattro province di Genova, La Spezia, Savona e Imperia. Anche presso i CCS di queste ultime due Province erano operativi team del Dipartimento.

In Piemonte la struttura regionale di protezione civile, in raccordo con il Dipartimento, ha seguito l’evoluzione dei fenomeni e pianificato le misure preventive necessarie per ridurre l’impatto degli eventi sul territorio. Anche in Piemonte ha operato un team del Dipartimento in collaborazione con le strutture locali. Si sono verificati eventi franosi e allagamenti, che hanno compromesso la viabilità locale e determinato evacuazioni a scopo precauzionale.

Un team del Dipartimento si è recato a Parma per monitorare l’evoluzione della piena del Fiume Po, in raccordo l’Aipo-Agenzia interregionale per il fiume Po e in coordinamento con tutte le regioni coinvolte. Il monitoraggio dell’evoluzione della piena del Po, che ha riguardato l’asta principale del fiume, ha avuto l’obiettivo di valutare anche l’adozione di eventuali misure da parte del Sistema di protezione civile.

Anche il Capo Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli ha incontrato, presso la sede della Regione Liguria, i vertici istituzionali e le strutture operative di protezione civile per seguire la situazione sul campo. Nelle Regioni Liguria e Piemonte tra il 4 e l'8 novembre sono stati impiegati circa 3.600 uomini delle strutture operative supportati da oltre 1.000 mezzi.

A seguito degli eccezionali eventi atmosferici che hanno colpito le province calabre e la provincia di Messina, il 22 novembre 2011 è stata attivata presso il Dipartimento della Protezione Civile un’Unità di Crisi. Il giorno stesso sono stati costituiti in Sicilia un Ccs a Messina e tre Coc nei comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Spadafora e Messina e in Calabria un Ccs a Catanzaro e tre Coc in provincia di Reggio Calabria. Nella mattinata del 23 novembre il Capo Dipartimento della Protezione Civile si è recato in entrambe le Regioni per constatare di persona i danni causati dagli eventi.

Per monitorare le zone a rischio e fronteggiare la situazione emergenziale, oltre a Vigili del Fuoco, Forze armate e Forze di polizia, e Croce Rossa Italiana, si è attivato anche il Volontariato di Protezione Civile e in particolare quelle organizzazioni nazionali di volontariato specializzate in ricerca e soccorso e assistenza sanitaria.

Provvedimento normativi. In considerazione dell'eccezionale ondata di maltempo caratterizzata da diffuse e intense precipitazioni responsabili dell’esondazione di corsi d'acqua, con conseguenti allagamenti di centri abitati, movimenti franosi e fenomeni di dissesto idraulico nelle regioni Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta, lo stesso giorno, è stata firmata per questi territori, la dichiarazione dell’eccezionale rischio di compromissione degli interessi primari. Il Capo Dipartimento è stato nominato Commissario delegato per “l’adozione di ogni indispensabile provvedimento e per assicurare ogni forma di assistenza e di tutela degli interessi primari della popolazioni interessate, nonché ogni misura idonea al superamento del contesto emergenziale”.

In previsione, poi, del perdurare delle gravi precipitazioni che nelle giornate successive al 4 novembre hanno interessato ulteriori territori attraversati dal fiume Po e dai suoi affluenti, la dichiarazione è stata estesa, il 5 novembre 2011, anche alle regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.

L'11 novembre il Consiglio dei Ministri ha inoltre dichiarato lo stato di emergenza, fino al 30 novembre 2012, in relazione alle eccezionali avversità atmosferiche che si sono verificate tra il 4 e l’8 novembre 2011 nelle regioni Liguria e Piemonte. Con l’ordinanza n. 3985 il Presidente della Regione Liguria è stato nominato Commissario delegato per attuare le iniziative necessarie a fronteggiare i danni derivanti dall’emergenza.

Per le eccezionali avversità atmosferiche che hanno interessato la provincia di Messina il 22 novembre 2011, è stato dichiarato, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 novembre 2011, lo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2012. L’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n.11 del 25 giugno 2012 ha nominato Commissario Delegato per la gestione degli interventi in emergenza il Presidente della Regione Sicilia.

Con Dpcm del 13 dicembre 2011 è stato dichiarato fino al 31 dicembre 2012 lo stato di emergenza anche per le province di Catanzaro, Reggio Calabria e Crotone. Il Presidente della Regione Calabria è stato nominato Commissario Delegato, con l’Ordinanza del Capo Dipartimento n.8 del 14 giugno 2012.

Chiusura degli stati di emergenza. Lo stato di emergenza in Liguria, Piemonte e Toscana è scaduto il 30 novembre 2012. Con le ordinanze del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 46 del 4 febbraio 2013, n. 48 del 7 febbraio 2013 e n. 45 del 31 gennaio 2013 sono state individuate le amministrazioni compententi in via ordinaria che devono completare gli interventi per il definitivo superamento dell'emergenza causata dal maltempo: la Regione Liguria, la Regione Piemonte e la Regione Toscana.

L'ocdpc n. 71 del 29 marzo 2013 ha indicato nella Regione Siciliana l'amministrazione che deve completare le attività per risolvere le criticità causate dal matempo nella provincia di Messina. Per completare gli interventi nelle province di Catanzaro, Reggio Calabria e Crotone è stata individuata invece la Regione Calabria, con l'ocdpc n. 72 del 2 aprile 2013.