Monitoring activity
Per la sorveglianza dello stato di attività dell’Etna si utilizzano diversi sistemi di monitoraggio che misurano parametri geofisici, geodetici e geochimici. Il numero di stazioni sismiche permanenti presenti alle quote medio-alte del vulcano, permette di eseguire un accurato controllo della sismicità locale anche di bassa magnitudo. Inoltre, alcuni dei siti di installazione sono impianti multi-parametrici che ospitano cioè stazioni infrasoniche, sensori accelerometrici, Gps e stazioni meteo.
La rete di monitoraggio si basa inoltre sull’osservazione delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza, operanti nelle bande visibili e termiche e localizzate sui versanti orientale e meridionale del vulcano, nonché sull’analisi delle immagini acquisite dal satellite Meteosat e delle immagini satellitari radar ad alta risoluzione della costellazione Cosmo-SkyMed, che permettono l’osservazione del vulcano anche in caso di copertura nuvolosa.
Il sistema strumentale di monitoraggio presente sull’Etna è tra più avanzati al mondo e consente normalmente di prevedere con buon anticipo l'inizio di un'eruzione. In particolare, contente di prevedere soprattutto le eruzioni laterali che, per le loro caratteristiche, vengono normalmente precedute da sequenze sismiche ben identificabili che permettono di individuare con buona precisione in che zona si aprirà la bocca eruttiva.