Missione umanitaria in Ossezia (versione inglese)
Il 31 agosto 2005, un commando composto da terroristi ceceni e ingusceti fa irruzione nella scuola di Beslan, provoca 340 morti, imprigiona circa 1.200 ostaggi di cui 170 bambini, minaccia di far saltare la scuola in caso di irruzione, incute profondo terrore ed angoscia negli ostaggi.
Il Dipartimento della Protezione Civile realizza, in collaborazione con il policlinico Gemelli, l’ospedale S.Camillo di Roma, l’Inrca di Ancona, le regioni Marche e Veneto e l’Associazione nazionale alpini, un primo intervento con l’invio di farmaci ed attrezzature mediche. Organizza anche una raccolta fondi da destinare agli aiuti umanitari per la popolazione colpita.
Nell’ottobre 2004 viene firmato un accordo tra il Ministero della Salute dell’Ossezia del nord ed il Dipartimento della Protezione Civile per la realizzazione di un Dipartimento per la riabilitazione pediatrica, la ristrutturazione del Centro di riabilitazione motoria dell’ospedale pediatrico di Vladikavkaz, l’allestimento di un laboratorio di diagnostica dell’ospedale di Beslan, la ristrutturazione del Centro per la medicina fisica e riabilitazione, la ristrutturazione del Centro per l’assistenza sociale-sanitaria di Vladikavkaz, la realizzazione di corsi di formazione e lo scambio di esperti.
Nel gennaio 2006, al fine di favorire il superamento dello stress e la normalizzazione dei vissuti traumatici, è stata organizzata una visita in Italia per 30 bambini e 15 accompagnatori, mamme ed insegnanti della scuola di Beslan, supportati da un gruppo di psicologi italiani.