Il commissariamento dei comuni e i reati (versione inglese)

Commissariamento degli enti locali
L'art. 3 del articolo decreto legge n. 172 del 6 novembre 2008 modifica il Testo unico sugli enti locali ed è applicato solo nei territori in cui vige lo stato di emergenza per lo smaltimento di rifiuti. In caso di inosservanza dei provvedimenti legati all’emergenza dei rifiuti e di scadenza dei termini stabiliti dal Sottosegretario, il sindaco, il presidente della provincia o i componenti dei consigli e delle giunte possono essere rimossi. La rimozione avverrà tramite proposta motivata dal Sottosegretario, con decreto del Ministro dell'Interno.

Sanzioni e arresti - Sono previste sanzioni speciali, applicabili esclusivamente nei territori in cui vige lo stato di emergenza nel settore dei rifiuti. Una serie di condotte già vietate dal codice ambientale vengono trasformate da contravvenzioni amministrative a reati penali, punibili con l’arresto; inoltre è introdotta una differenziazione tra comportamenti dolosi e colposi, oltre a un generale inasprimento delle pene.

Per esempio, per l’abbandono, lo scarico e il deposito incontrollato di rifiuti o ingombranti e per l'incendio di rifiuti:
• è prevista la reclusione fino a 3 anni e 6 mesi, se si tratta di rifiuti pericolosi o speciali;
• è applicata una multa che varia tra i 100 e i 600 euro, se i rifiuti non sono pericolosi.

Le pene si inaspriscono se i colpevoli sono i titolari di imprese e i responsabili di enti; in questo caso:
• se si tratta di rifiuti pericolosi la reclusione va da 6 mesi a 5 anni, ma con comportamento colposo l’arresto va da 6 mesi a 1 anno;
• se si tratta di rifiuti non pericolosi la pena è la reclusione da 3 mesi a 4 anni, ma con comportamento colposo l’arresto va da 1 mese a 8 mesi.

Sono considerati reati e puniti con l’arresto la realizzazione e la gestione di una discarica abusiva e la gestione di rifiuti in mancanza dell'autorizzazione, iscrizione o comunicazione prescritta. Rimane anche in questo caso una differenziazione tra rifiuti pericolosi e non pericolosi.

La miscelazione di rifiuti pericolosi o la loro miscelazione con rifiuti non pericolosi è punita in modo diverso se la condotta è dolosa o colposa.
Infine è previsto il sequestro del veicolo utilizzato per mettere in pratica questi comportamenti, a cui segue la confisca con la sentenza di condanna.

Reati penali - Commette reato penale chi ostacola le azioni per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti.
In particolare:
• chi si introduce abusivamente nelle aree di interesse strategico nazionale oppure ne impedisce o rende più difficile l'accesso autorizzato è punito con l’arresto da 3 mesi a 1 anno o la multa da 51 a 309 euro (art. 682 del codice penale);
• chi impedisce, ostacola o rende più difficile la gestione dei rifiuti rischia da 1 a 5 anni di reclusione (art. 340 del codice penale);
• chi distrugge, deteriora o rende inservibili le componenti degli impianti e degli strumenti connessi alla gestione dei rifiuti rischia da 6 mesi a 3 anni di arresto oppure, nei casi più gravi, da 1 anno a 4 (art. 635, secondo comma, del codice penale).

Al 31 dicembre 2009 sono 1144 le persone fermate e 718 quelle deferite per sversamento abusivo di rifiuti.
Agli inizi di dicembre 2009 il Sottosegretario per l'emergenza rifiuti ha inviato all'esame del Ministro dell'Interno le richieste motivate di rimozione per 9 sindaci (Giugliano e Nola in Provincia di Napoli, Aversa, Casal di Principe, Casaluce, Castel Volturno, Maddaloni, San Marcellino e Trentola Ducenta in Provincia di Caserta). Di questi, sono stati rimossi i tre sindaci di Castel Volturno, Casal di Principe e Maddaloni.