notizia11 aprile 2022

Emergenza Ucraina, al via la raccolta delle manifestazioni d’interesse per l’accoglienza diffusa delle persone provenienti dall’Ucraina

A questo link la piattaforma per fare domanda

Mockup piattaforma compilazione domanda accoglienza diffusa

Offrire misure di accoglienza diffusa e di accompagnamento per l’integrazione e l’autonomia alle persone provenienti dall’Ucraina.

Questo l’oggetto dell’avviso pubblicato oggi dal Dipartimento sulla base dell’art. 1 dell’Ocdpc n. 881 del 29 marzo 2022, con l’obiettivo di acquisire le manifestazioni di interesse di rilievo nazionale da parte degli enti individuati dall’art. 31 del decreto-legge n. 21 del 21 marzo 2022.

I soggetti interessati potranno manifestare il proprio interesse entro le ore 18 del 22 aprile 2022 utilizzando la piattaforma https://avvisiebandi-emergenzaucraina.protezionecivile.gov.it

Per compilare e trasmettere la domanda è necessario disporre, oltre che di un cellulare e di una email per le procedure di validazione sulla piattaforma, di:

  • Firma Elettronica Qualificata (FEQ) del legale rappresentante, indispensabile per sottoscrivere digitalmente il documento in formato PDF;
  • Casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) del legale rappresentante o del soggetto proponente, a cui verrà inviata la notifica di avvenuta trasmissione con il numero di protocollo della domanda.

Per informazioni e chiarimenti relativi all’avviso, è possibile scrivere a avvisiebandi@protezionecivile.it. Le richieste devono pervenire entro le ore 12 del 19 aprile 2022.

Per supporto tecnico sulla piattaforma, è possibile scrivere a: apps@protezionecivile.it.

Sto ospitando in casa cittadini ucraini. Posso partecipare alla manifestazione di interesse per l'accoglienza diffusa e ricevere dei sussidi?
L'avviso per l'acquisizione di manifestazioni di interesse per lo svolgimento di attività di accoglienza diffusa non è destinato ai cittadini che stanno generosamente offrendo ospitalità alla popolazione ucraina, ma agli enti del Terzo Settore e del Privato Sociale che, da soli o in rete, possono fornire un’accoglienza minima di 300 posti.
Come previsto dall'Ocdpc n.881, le persone che hanno fatto richiesta di protezione temporanea e che hanno trovato un'autonoma sistemazione presso familiari, amici o famiglie ospitanti potranno invece richiedere un contributo di sostentamento tramite una piattaforma disponibile a breve sul sito del Dipartimento della Protezione Civile.
La persona che sta ospitando, se avrà i requisiti per accedere a questo contributo, potrà, se lo vorrà, partecipare alle spese extra sostenute dal privato.

Un Comune può partecipare alla manifestazione di interesse come partner dei soggetti proponenti?
No, i Comuni non rientrano tra i soggetti che possono partecipare direttamente all’avviso, così come previsto dal paragrafo 4 del bando, ma hanno comunque un ruolo strategico all’interno dell’accoglienza diffusa.
Ai soggetti partecipanti viene infatti richiesto di acquisire preventivamente una nota di intenti da parte dei Comuni interessati dall’offerta dell’accoglienza per sottoscrivere successivi accordi di partenariato.

Può presentare la manifestazione di interesse una Cooperativa sociale che opera nel terzo settore?
Le cooperative sociali iscritte nel Registro (di cui all’articolo 42 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n.286) possono presentare la manifestazione di interesse sia come soggetti proponenti sia come soggetti partners, come previsto nel paragrafo 4 del bando.
Le cooperative sociali che non sono iscritte nel Registro possono partecipare esclusivamente come soggetti partners e solo nel caso in cui abbiano maturato un’esperienza almeno triennale nello svolgimento di attività di accoglienza e integrazione dei migranti o di attività di inclusione socio-lavorativa in coerenza con le disposizioni dei propri statuti.

Dispongo di una struttura dotata di una capienza di 300 posti, ma una parte di questi sono già occupati. Posso presentare comunque la domanda?
No. I requisiti di accoglienza previsti dall’avviso si riferiscono a una disponibilità minima di 300 posti che non risultino occupati al momento della presentazione della manifestazione d’interesse. 

Sono in grado di ospitare meno di 300 persone. Posso partecipare comunque alla manifestazione di interesse?
No, se un soggetto non può garantire la disponibilità minima di 300 posti non può partecipare all’avviso di manifestazione di interesse. Può però associarsi a un ente proponente secondo le modalità previste dal paragrafo 2 dell’avviso fino appunto a raggiungere i 300 posti complessivi.
In questo caso, nella Sezione B alla piattaforma  https://avvisiebandi-emergenzaucraina.protezionecivile.gov.it l’ente proponente dovrà dichiarare quali sono i soggetti associati o partners, con i quali si impegna a costruire, prima della stipula delle convenzioni, un’associazione temporanea di scopo ovvero sottoscrivere un protocollo tra il rappresentante legale dell’ente proponente e il rappresentante legale dei partners.

Sono un soggetto interessato a presentare la manifestazione di interesse. Quando devo presentare l'acquisizione della nota di intenti da parte dei Comuni interessati dall’offerta di accoglienza?
Al momento della presentazione della manifestazione d’interesse bisogna avere già acquisito la nota di intenti da parte dei Comuni interessati dall’offerta dell’accoglienza in cui si impegnano a stipulare successivi accordi di partenariato.

Esiste un modello predefinito per compilare la nota di intenti?
No, non esiste un modello predefinito. Ciascun Comune può strutturare la lettera come ritiene più opportuno, a condizione che emerga l’intenzione di stipulare un accordo di partenariato con i soggetti che presentano la manifestazione di interesse.

Qual è la differenza tra nota di intenti e accordo di partenariato?
La nota di intenti è un documento con cui i Comuni interessati si impegnano a sottoscrivere un successivo accordo di partenariato con i soggetti del Terzo Settore e del Privato Sociale nell’ambito delle attività di accoglienza diffusa da realizzare nel territorio. Tutti i soggetti che partecipano alla manifestazione di interesse devono acquisire questa nota prima di presentare la domanda.
L’accordo di partenariato, invece, è previsto solo per le manifestazioni di interesse valutate positivamente da una apposita commissione. Prima di stipulare le convenzioni, ai soggetti ritenuti idonei sarà dunque richiesto di sottoscrivere accordi di partenariato con ciascuno dei Comuni in cui saranno realizzate le misure di accoglienza diffusa. Nell’avviso è disponibile un fac-simile dello schema di accordo che individua gli impegni dell’Ente locale nell’ambito dell’accoglienza diffusa.

Le attività di reinserimento sociale e lavorativo rivolte a persone tossicodipendenti assolvono al requisito dell’esperienza almeno triennale richiesta nell’avviso?
Sì, se queste sono svolte da almeno tre anni possono rientrare nell'ambito delle attività di inclusione socio-lavorativa richieste tra i requisiti di partecipazione.

I contributi per la gestione degli aspetti amministrativi e di rendicontazione dell’accoglienza sono inclusi nell'importo pro capite pro die o rappresentano un contributo aggiuntivo?
Sì, sono inclusi. I contributi per la gestione degli aspetti amministrativi e rendicontativi dell’accoglienza saranno erogati in misura non superiore al 7% dell’importo pro capite pro die di 33 € omnicomprensivo.

Il soggetto capofila di una manifestazione di interesse è obbligato a svolgere attività di accoglienza?
No, non necessariamente il soggetto capofila deve svolgere questa attività, che può essere realizzata dagli altri associati e/o partner del progetto.

Quali sono i criteri con cui saranno assegnati i posti all’interno delle strutture scelte per l’accoglienza diffusa?
I posti all’interno della rete di accoglienza diffusa saranno assegnati in base alle preferenze territoriali espresse dai cittadini ucraini che beneficeranno di questa soluzione.
Nel caso in cui si raggiungesse la capienza massima in un territorio, si individuerà la disponibilità di posti nelle località vicine, estendendo progressivamente la ricerca alle strutture regionali e provinciali limitrofe, fino ai territori più distanti.