La cattedrale adornata

La notte del 13 marzo 1996 - in seguito ai danni strutturali subiti durante il terremoto del 13 dicembre 1990 - la cupola e una parte della Chiesa Madre di san Nicolò di Noto crollarono rovinosamente.

In pochi istanti, uno dei più preziosi gioielli del barocco siciliano si trasformò in un cumulo di detriti.
Dopo una prima fase di sgombero delle macerie ebbero inizio i lavori di ricostruzione e di restauro, eseguiti da maestranze locali addestrate nell'utilizzo dei materiali originali secondo le modalità realizzative impiegate al momento della sua costruzione.

Nel 2005 il Dipartimento della Protezione Civile, che fino a quel momento si era occupato di canalizzare le risorse statali stanziate per la ricostruzione, assunse il ruolo di coordinamento e mediazione tra i diversi soggetti istituzionali per imprimere un’accelerazione al processo di restauro.

Il 18 giugno 2007, undici anni dopo il crollo, la cattedrale è stata riaperta al culto. Le attività degli artisti impegnati nel progetto di restauro e di realizzazione degli arredi e del corredo iconografico sono proseguite negli anni successivi.
"La cattedrale adornata" racconta proprio questa fase del processo di ricostruzione, tracciando un primo bilancio di quanto è stato già realizzato e di quanto ancora manca da eseguire.

Una raccolta di foto sugli interventi realizzati e gli scritti dei membri della Commissione consultiva incaricata di orientare il lavoro degli artisti documentano lo straordinario lavoro compiuto: un'operazione senza precedenti che ha inteso ricostruire quello che era crollato, ma soprattutto ricreare lo spirito originario di progettazione nel rispetto della cultura e della tradizione locale.