Testimonianze dal Giubileo dei Giovani 2025: il Posto Medico Avanzato negli eventi ad alto impatto

Intervista Lucia De Vito Giubileo 2025

Intervista alla Dottoressa Lucia De Vito, Direttrice della Centrale Operativa 118 di Roma e Area Metropolitana, Direttrice del Dipartimento di Emergenza Sanitaria di ARES 118, Responsabile della protezione sanitaria per tutti gli eventi dell’anno giubilare.

Per garantire assistenza e soccorso sanitario ai partecipanti al Giubileo dei Giovani, il sistema di emergenza sanitaria ha elaborato un piano sanitario specifico, dimensionato appositamente per l’evento e che prevede, tra le numerose misure, l’allestimento di undici Posti Medici Avanzati (PMA).

In sintesi, quali servizi offre un Posto Medico Avanzato (PMA)?

Il Posto Medico Avanzato, è una struttura sanitaria temporanea che viene attivata nelle maxi-emergenze, quando è necessario soccorrere immediatamente un elevato numero di persone. Chiunque venga portato o si rechi presso un PMA viene sottoposto a triage, una procedura che permette di stabilire le priorità di intervento.  A seconda della valutazione, si procede con un primo trattamento sanitario sul posto oppure con il trasferimento e l’ospedalizzazione, seguendo le priorità stabilite secondo codici colore. Queste strutture diventano operative grazie a personale appositamente preparato per le maxi-emergenze e possono essere ubicate presso strutture campali – come quelle allestite per questo Giubileo dei Giovani – oppure presso strutture già esistenti non coinvolte nell’emergenza.

Nel caso specifico di eventi ad alto impatto come questo, il PMA viene montato all’interno di tende e funziona come punto di prima accoglienza e soccorso. Il PMA ha quindi una duplice funzione: garantire assistenza immediata e alleggerire gli ospedali evitando accessi non necessari, svolgendo un importante ruolo di filtro dell’ospedalizzazione.

Chi lavora all’interno di un PMA e quali competenze sono richieste?

All’interno del PMA operano medici e infermieri abituati a lavorare quotidianamente in emergenza, con una formazione specifica per le maxi-emergenze e per eventi, come quello di Tor Vergata il 2-3 agosto. A questo personale sanitario si aggiunge il personale tecnico, poiché ad ogni PMA sono associate delle ambulanze necessarie per eventuali trasporti, oltre al personale che garantisce la logistica della struttura campale: dal montaggio al mantenimento e alla gestione quotidiana. Si tratta di un lavoro altamente coordinato e specializzato, necessario per garantire l’operatività della struttura campale.  Il personale deve saper agire con tempestività in ambienti complessi, mantenendo sempre standard elevati di sicurezza e assistenza, anche in condizioni logistiche particolari e con un’utenza potenzialmente molto ampia e diversificata.

Con quale spirito affronta l’esperienza giubilare e cosa si aspetta nella gestione di questo evento?

Il Giubileo dei Giovani rappresenta una sfida importante ma anche una grande opportunità professionale per tutti noi. Ci siamo preparati per quasi due anni insieme a tutti gli altri enti del sistema di soccorso: Vigili del Fuoco, Protezione Civile nazionale, regionale e dell’area metropolitana, Forze dell’Ordine. Grazie a questa sinergia, costruita attraverso numerosi momenti preparatori, abbiamo realizzato una rete di intervento solida e coesa, che arricchisce sicuramente il nostro lavoro anche nella quotidianità. Dal punto di vista sanitario, pur avendo a che fare con un’utenza giovane, la nostra principale preoccupazione è l’esposizione alle alte temperature. Il rischio maggiore è infatti legato al caldo: ci aspettiamo casi di disidratazione o lipotimie tipiche del periodo estivo, ma siamo pronti ad affrontare qualsiasi tipologia di intervento, anche se queste altre eventualità sono sicuramente residuali rispetto ai problemi legati al calore.