Testimonianze dal Giubileo dei Giovani 2025: l'esperienza dei volontari del Giubileo

Testimonianze volontaria Giubileo dei Giovani

Con le loro casacche verdi li abbiamo visti nei luoghi simbolo di questo Giubileo: sono circa 4000 i giovani che, dall’inizio dell’Anno Santo, hanno deciso di offrire il loro tempo per accogliere i pellegrini in arrivo a Roma. Tra loro c’è Eleonora Cervai, 27 anni, arrivata dalla Sardegna spinta dal desiderio di mettersi al servizio degli altri. L’abbiamo incontrata alla Fiera di Roma, uno dei principali poli di accoglienza dell’evento, che durante il Giubileo dei Giovani ospiterà circa 22.000 persone provenienti da tutto il mondo. Una vera e propria città nella città, dove il Dipartimento della Protezione Civile ha lavorato per rendere il soggiorno il più agevole e accogliente possibile.

Raccontaci qualcosa di te e spiegaci perché hai scelto di diventare volontaria per il Giubileo.

Il mio percorso nasce con gli scout, un'esperienza che mi ha insegnato fin da piccola il valore del servizio e della cura verso l'altro. Quando ho saputo dell’opportunità di fare volontariato per il Giubileo, ho sentito subito che dovevo esserci. Era un’occasione preziosa per proseguire questo percorso, per continuare a donare tempo ed energie a qualcosa di più grande. Ciò che mi emoziona di più è vedere come, a volte, basti poco per far sentire qualcuno accolto: un sorriso, un abbraccio, una piccola attenzione. Io cerco sempre di esserci e di rendermi disponibile per chi ha bisogno, anche nei gesti più semplici.

Qual è la tua attività durante l’evento?

Durante il Giubileo dei Giovani mi occupo della gestione di uno dei padiglioni alla Fiera di Roma. Siamo un team di circa 20 volontari e ci organizziamo in turni di 6 ore, così che il padiglione sia sempre presidiato, 24 ore su 24. Ci sono anche turni notturni, dalla mezzanotte alle sei del mattino, perché può sempre esserci qualcuno che ha bisogno di aiuto. Noi siamo lì proprio per questo, per garantire accoglienza e supporto continuo ai pellegrini.

C'è un episodio in particolare che ti ha colpito in questi giorni? Qualcosa di emozionante o simpatico?

Sì, proprio stamattina è successa una scena che ci ha fatto sorridere. Stavamo facendo colazione, ancora un po’ assonnati, quando è passato un volontario con in tasca una cassa bluetooth. Aveva un’aria stanchissima, ma da quella piccola cassa usciva musica a tutto volume e l'intero padiglione ha iniziato a ballare. Lui camminava in mezzo alla gente con la musica addosso, serio e stanco, mentre intorno c’era una piccola festa improvvisata. È stato bello vedere un momento così spontaneo, per alleggerire la stanchezza e condividere la gioia di stare insieme.

Un’ultima domanda, dopo questa esperienza pensi che continuerai a fare volontariato?

In realtà ho già svolto attività di volontariato in altri eventi giubilari, e proseguirò per tutto questo 2025, e proprio perché avevo già esperienza sul campo sono stata mandata qui in Fiera di Roma per il Giubileo dei Giovani. Il volontariato è una parte fondamentale di me. Poter essere utile agli altri è qualcosa che sento profondamente e che continuerò a portare avanti anche dopo quest’anno giubilare.