Vuelco: secondo workshop di progetto
Il 7 e l’8 novembre il Dipartimento ospita esperti nazionali e internazionali per approfondire le modalità di gestione delle crisi vulcaniche
Si apre oggi, 8 novembre 2013, la seconda giornata del workshop “Scientific advice, decision-making, risk comunication” organizzato dal Dipartimento della protezione civile nell’ambito di Vuelco - Volcanic Unrest in Europe and Latin America, il progetto finanziato dalla Commissione Europea con l’obiettivo di migliorare la capacità di gestione delle crisi vulcaniche. Il seminario, che è iniziato ieri, si focalizza sull'interazione e la comunicazione fra comunità scientifica, decision-makers e cittadini, e sulle modalità di assunzione delle decisioni durante la fase di unrest vulcanico, ovvero il periodo di crisi che può precedere un'eruzione. Partecipano rappresentanti del Dipartimento, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, della Commissione Grandi Rischi ed esperti nel settore vulcanologico provenienti da 14 nazioni, in rappresentanza di circa 500 aree vulcaniche attive. In particolare, la presenza di figure internazionali è un'occasione per conoscere e condividere le esperienze che diversi Paesi del mondo hanno sviluppato su questi temi e per delineare possibili best-practices.
La giornata di oggi è dedicata al tema della comunicazione del rischio vulcanico, e in particolare alla necessità di accrescere la consapevolezza e la capacità di risposta delle comunità esposte al rischio. La scaletta degli interventi, che saranno moderati dal Direttore dell’Ufficio Volontariato, Formazione e Comunicazione del Dipartimento Postiglione, prevede i contributi dell’Assessore alla protezione civile della Regione Campania Cosenza, del sociologo dell’Università di Bristol Christie e del Capo Redattore del “National Geographic Italy” e di “Le Scienze” Cattaneo.
La giornata di ieri è stata invece articolata in due sessioni: la prima dedicata all’interazione tra scienziati e decision makers, la seconda centrata sulla pianificazione di emergenza e la gestione delle crisi vulcaniche. Hanno dato l’avvio ai lavori il Capo Dipartimento Gabrielli, il Coordinatore del progetto Vuelco Gottsman, il Presidente della Commissione Grandi Rischi Maiani e il Direttore del Settore Vulcanico dell’Ingv Papale. Ha aperto la prima sessione, il Direttore dell’Ufficio Rischio sismico e vulcanico del Dipartimento Rosi che ha illustrato come avviene in Italia lo scambio di dati e informazioni tra i Centri di Competenza e il Centro funzionale centrale per il rischio vulcanico del Dipartimento, sottolineando il ruolo della Commissione Grandi Rischi nel fornire pareri di carattere tecnico-scientifico su questioni specifiche e particolarmente sensibili. Successivamente è intervenuto il giurista e geologo dell’Università di Bristol Bretton che ha evidenziato la necessità di analizzare accuratamente e rendere quanto più possibile trasparente il processo di valutazione della pericolosità, concentrandosi su cosa dovrebbe essere fatto, da chi e quando. Ha chiuso la mattinata, un rappresentante dell’Agenzia meteorologica giapponese Kanno che ha illustrato il sistema per la riduzione del rischio vulcanico in Giappone, focalizzandosi su quanto è stato fatto durante l’eruzione del 2011 del Mt. Kirishima.
Nella seconda sessione, il Direttore dell’Ufficio Emergenze Curcio ha presentato il lavoro di pianificazione che il Dipartimento sta portando avanti insieme agli enti locali per il rischio vulcanico sul Vesuvio e i Campi Flegrei. E’ seguita la presentazione di due casi studio dal Giappone e dalle Filippine: la prima riguarda l’eruzione del Mt. Usu nel 2000 ed è stata illustrata da Okada, direttore esecutivo del Npo-cemi e professore emerito all'università di Hokkaido; la seconda, riguarda la gestione della crisi del vulcano Pinatubo del 1991, ed è stata raccontata dal vulcanologo americano Newhall e dal Direttore dell’Istituto di Vulcanologia e Sismologia delle Filippine Solidum.
Questo workshop, che segue il primo meeting di Vuelco del 18 novembre 2012 a Colima, in Messico, rappresenta un’occasione importante di dialogo tra scienziati, rappresentanti della protezione civile, autorità regionali, giuristi ed esperti di comunicazione che si confrontano su temi di comune interesse, particolarmente sensibili per la protezione civile. Il Dipartimento ha voluto fortemente ospitare e organizzare l’evento, per l'importanza che il tema della gestione delle crisi vulcaniche riveste per l’Italia, e per questo ha coinvolto alcuni tra i maggiori esperti al mondo per raccogliere indicazioni, suggerimenti e idee che possano essere trasferite e applicate al territorio italiano.