Sequenza sismica in provincia di Forlì-Cesena
Approfondimento sui fenomeni in corso nell’area del Montefeltro
Continua lo sciame sismico nella zona del Montefeltro, in provincia di Forlì-Cesena. Questa mattina si sono verificati due terremoti di M 4.0 e 3.9, i più forti della sequenza in atto dal 24 maggio 2011. Le località vicine all’epicentro sono state i comuni di Santa Sofia, Premilcuore e Galeata. Sul nostro sito, all'interno della sezione dedicata alla Ran-Rete Accelerometrica Nazionale sono disponibili le registrazioni dei terremoti di oggi.
Dal 24 maggio al 12 luglio, la Rete Sismica Nazionale dell’Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato più di 860 scosse, con ipocentri che si concentrano intorno a 8-9 km di profondità. Le scosse di oggi si sono verificate nella parte nordoccidentale dell'area interessata dalla sequenza.
L’8 luglio avevamo già pubblicato una news con approfondimenti tecnici sulla sequenza, in base ai dati forniti dall’Ingv e dall'Ufficio Rischio sismico e vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile.
Lo studio di una sequenza sismica, come quella in corso nel Montefeltro, non consente di fare ipotesi sulla possibilità che si verifichi o meno una scossa più forte. Ad oggi, infatti, non ci sono metodi riconosciuti dalla scienza per prevedere il tempo ed il luogo esatti in cui avverrà un terremoto. La prevenzione resta la migliore difesa dai terremoti e l'unico modo per ridurne le conseguenze.
Ricordiamo ai nostri lettori che è sempre disponibile sul nostro sito il test sulla prevenzione del rischio sismico e che è possibile consultare le regole di comportamento in caso di terremoto.
Provincia di Forlì-Cesena: sequenza sismica area del Montefeltro al 12 luglio
Dal 24 maggio nella zona adiacente al Montefeltro, in provincia di Forlì-Cesena, si rileva un'intensa attività sismica. L'area interessata dalla sequenza è di circa 70 km quadrati compresa tra i comuni di Bagno di Romagna, Santa Sofia, Sarsina e Verghereto.
Tutti i terremoti registrati hanno ipocentri abbastanza superficiali, che si concentrano intorno a 8-9 km di profondità, e per questa ragione molti di essi sono stati avvertiti dalla popolazione.
Dal 24 maggio al 12 luglio la Rete Sismica Nazionale dell’Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato più di 860 scosse. Il terremoto più forte, di magnitudo 4.0, è avvenuto alle 8:53 ora italiana del 12 luglio. In totale, sono stati 16 gli eventi di magnitudo tra 3.0 e 4.0, più di 60 gli eventi di magnitudo tra 2.0 e 2.9, tutti gli altri di magnitudo inferiore a 2.