notizia4 luglio 2023

PNRR, progetto RETURN sui cambiamenti climatici: il bando per poli di innovazione

Gli interessati possono rispondere fino al 14 luglio

Progetto RETURN_bando

C’è tempo fino alle ore 12 di venerdì 14 luglio 2023 per rispondere al primo avviso pubblico bandito dalla Fondazione Return nell’ambito degli investimenti previsti dalla Missione 4 “Istruzione e ricerca” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-PNRR.

Return (Multi-risk science for resilient communities under a changing climate) è il Partenariato esteso – al quale partecipa anche il Dipartimento della Protezione Civile insieme ad altri 25 partner tra università, enti pubblici di ricerca ed enti con finalità economiche – che, grazie a 115 milioni di euro assegnati dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), vuole rafforzare le filiere della ricerca sui rischi ambientalinaturali e antropici a livello nazionale e promuovere la loro partecipazione alle catene del valore strategiche europee e globali.

L’avviso pubblico per “la presentazione di proposte di intervento in attività di animazione, scouting e selezione di startup, spin-off e piccole e medie imprese innovative operanti nel settore dei rischi ambientali, naturali e antropici”, che conta su 400.000 euro disponibili, è destinato a incubatori, acceleratori, organismi di trasferimento tecnologico e di ricerca, parchi scientifici e tecnologici, hub e poli di innovazione, digital innovation hub, centri di competenza, distretti tecnologici e cluster e/o Reti Innovative Regionali (RIR).

L’obiettivo di questa selezione è individuare 20 enti provenienti dell’ecosistema dell’innovazione che, a loro volta, possano poi individuare start-up, spin off e piccole e medie imprese innovative in grado di svolgere specifiche attività di prevenzione, gestione e mitigazione dei rischi ambientali naturali e antropici (come rischio sismico e vulcanico, rischi meteo-geo-idrologici, rischi marini e costieri, rischi comparto atmosfera, rischi sul patrimonio culturale) , come previsto dal progetto.
Questi 20 enti abilitatori saranno selezionati su base regionale e sull’intero territorio nazionale, e possono essere caratterizzati sia da forma giuridica pubblica, sia privatistica.

RETURN è uno dei 14 grandi Partenariati estesi alle università, ai centri di ricerca, alle aziende sul territorio nazionale selezionati dal MUR che gestisce, complessivamente, 1,61 miliardi di euro del PNRR per questa specifica attività. Attraverso i Partenariati, l’obiettivo del ministero è finanziare progetti di ricerca di base per rafforzare, come anche per RETURN, le filiere della ricerca a livello nazionale e promuovere la loro partecipazione alle catene di valore strategiche europee e globali.

Nello specifico, RETURN vuole contribuire a rafforzare le competenze chiave, il trasferimento tecnologico e di conoscenze, e la governance italiana nella gestione del rischio di catastrofi, una migliore comprensione dei rischi ambientali, naturali e antropici, nonché della loro interrelazione con gli effetti del cambiamento climatico, lo sviluppo di nuove metodologie/tecnologie di monitoraggio attraverso il potenziamento delle conoscenze di base verso l’applicazione e lo sfruttamento delle tecnologie, con il coinvolgimento di amministrazioni pubbliche, stakeholder e aziende private.

In base al Codice della Protezione Civile, la ricerca finalizzata, propedeutica alla realizzazione di prodotti utili alla gestione dei rischi, è una delle attività con cui la comunità scientifica partecipa al Servizio Nazionale della Protezione Civile.