notizia1 dicembre 2025

“MARS - Mappe di Rischio Sismico a scala nazionale e comunicazione del rischio”: la scienza applicata in protezione civile

Il progetto è stato presentato presso l’Auditorium della Biblioteca nazionale centrale di Roma

Convegno MARS

È stato presentato il 1° dicembre, presso l’Auditorium della Biblioteca nazionale centrale di Roma, il progetto MARS – Mappe di Rischio Sismico a scala nazionale, un’iniziativa che mira a migliorare la definizione del rischio sismico per rafforzare le attività di prevenzione, sia strutturale sia non strutturale. Obiettivo principale: ridurre la possibilità che si verifichino danni in caso di evento sismico.

Il progetto, promosso dal Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con i centri di competenza ReLUIS-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica e Strutturale ed Eucentre-Centro di Formazione e Ricerca in Ingegneria Sismica, punta ad aggiornare le diverse tipologie di mappe riguardanti il rischio simico attraverso approcci probabilistici, integrando dati sul patrimonio edilizio pubblico e privato presente sul territorio.

Nel nostro Paese, negli ultimi 60 anni sono state 5.100 le vittime a causa degli effetti dei terremoti, con una perdita complessiva di 240 miliardi di euro, ovvero circa 4 miliardi l’anno di cui la metà destinati a coprire esclusivamente i costi per interventi alle abitazioni danneggiate. Dati che evidenziano la necessità di adeguare costantemente le misure di prevenzione.

L’incontro è stato aperto dal Capo del Dipartimento, Fabio Ciciliano, che ha sottolineato l’impegno del Dipartimento nella realizzazione di prodotti tecnico-scientifici per orientare azioni strategiche volte alla tutela della vita umana, dei beni e degli insediamenti. Le attività di previsione e prevenzione, infatti, contribuiscono a ridurre gli impatti degli eventi sul territorio, parimenti alle attività di gestione dell’emergenza. A tale fine il contributo della comunità scientifica è fondamentale e per questo il Codice della Protezione Civile prevede che sia parte integrante del sistema di protezione civile. Ciciliano ha inoltre evidenziato la necessità di rendere accessibili ai cittadini dati e informazioni scientifiche, fondamentali per accrescere la resilienza della popolazione.

La mappatura del rischio ha ricevuto nuovo impulso dal 2018, quando il Dipartimento della Protezione Civile ha elaborato per l’Unione Europea il National risk assessment 2015-2018, in collaborazione con la comunità scientifica. Sono confluite in questo documento anche le mappe del rischio sismico per il patrimonio residenziale grazie al contributo dei due centri di competenza ReLUIS ed Eucentre che hanno permesso di integrare tecnologie avanzate e conoscenze scientifiche per valutare l’impatto del rischio sul patrimonio residenziale, scolastico, ospedaliero, sui beni culturali e sulle infrastrutture.

Le valutazioni prodotte nell'ambito del progetto MARS trovano applicazione diretta in attività di prevenzione: dalla distribuzione delle risorse alle Regioni per la prevenzione sismica, al supporto nella predisposizione dei piani di protezione civile, fino alle iniziative di sensibilizzazione rivolte alla popolazione, come il progetto Sicuro+, dedicato alla diffusione della conoscenza del rischio sismico.