notizia17 maggio 2023

Maltempo Emilia-Romagna: le attività del Servizio Nazionale a supporto dei territori colpiti

Complessivamente, sono oltre 3.300 le forze impegnate sul campo a supporto delle strutture locali di protezione civile – aggiornamento ore 13:00  del 17 maggio 

Maltempo Emilia-Romagna - Difesa - primo piano

Per fronteggiare gli effetti dell’ondata di maltempo che dal 15 maggio sta interessando molte aree del Paese, e in particolare 24 comuni delle province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna in Emilia Romagna, il Servizio Nazionale di Protezione Civile, già al lavoro per rispondere all’emergenza che ha colpito i territori emiliano-romagnoli all’inizio del mese, ha rafforzato, in questi giorni, il proprio impegno a supporto delle strutture regionali di protezione civile e dei sistemi locali.

Il Comitato Operativo, riunito in via permanente da ieri, 16 maggio, presso il Dipartimento della Protezione Civile, garantisce il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative per assicurare il necessario raccordo con la Sala operativa regionale e le Prefetture interessate dall’emergenza. Al punto di aggiornamento delle 11:00 di oggi ha partecipato il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci.

Nelle Province di Bologna, Forlì-Cesena, Modena e Ravenna sono stati attivati anche i CCS-Centro di Coordinamento dei soccorsi che si raccordano con Centri Operativi Comunali.

La situazione nei territori interessati è particolarmente grave in considerazione del fatto che l’evento meteorologico delle ultime 36 ore, che ha toccato punte di 200 mm di pioggia, si è verificato sulle aree già colpite dall’importante perturbazione dei primi giorni di maggio, raggiungendo cumulate di precipitazioni di 500 mm: la metà della pioggia che mediamente si registra in un anno.

In queste ore le attività sono prioritariamente concentrate sul soccorso e sull’assistenza alla popolazione, anche attraverso l’impiego di 20 elicotteri, la ricerca dei dispersi, le attività di evacuazione e la messa in sicurezza del territorio. Al momento, sono cinque le vittime accertate e diverse migliaia le persone evacuate. Lo scenario è in evoluzione e soltanto nelle prossime ore sarà possibile quantificare, in dettaglio, il numero di persone fuori casa perché accolte in strutture pubbliche, alberghi o in sistemazione autonoma.
Interventi urgenti riguardano il ripristino dei servizi essenziali: le disalimentazioni elettriche sono oltre 50mila cui si aggiungono oltre 100mila utenze telefoniche momentaneamente interrotte. Gli interventi sono resi difficoltosi dalle criticità legate agli allagamenti dei siti. La viabilità risulta compromessa in numerosi tratti urbani e provinciali a causa di frane o allagamenti conseguenti alla tracimazione dei fiumi. Risultano interruzioni anche in alcuni tratti dell’autostrada A14, dove è consentito il transito ai soli mezzi di soccorso. Non si registrano criticità, invece, per le dighe presenti sul territorio.

Nei Comuni che stanno risentendo maggiormente degli effetti del maltempo, a supporto delle squadre che sono già al lavoro da giorni, operano complessivamente oltre 3.300 unità tra Vigili del Fuoco, Guardia Costiera, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Croce Rossa Italiana, Esercito, Marina Militare e Aeronautica e personale delle società dei servizi essenziali che si aggiungono alle centinaia di tecnici, funzionari dei Comuni, delle Province e delle Prefetture, di altri enti territoriali e della struttura regionale di protezione civile. Presenti sul campo anche 370 donne e uomini delle Colonne mobili attivate da 10 diverse Regioni e più di 200 volontari appartenenti alle Organizzazioni nazionali, di cui 90 specializzati in soccorso alluvionale e alpino. 
I mezzi impiegati per rafforzare la struttura regionale e far fronte all’emergenza sono più di 800, comprensivi di mezzi speciali quali gommoni, anfibi ed elicotteri.

Prevista anche per la giornata di oggi l’acquisizione delle immagini satellitari del Sentinel 1 e Cosmo Skymed Second Generation del servizio Copernicus Emergency Rapid Mapping per ottenere una mappatura puntuale delle zone colpite dall’ondata di maltempo.

Fonte foto: Ministero della Difesa