Maltempo Emilia-Romagna: il Presidente Bonaccini nominato Commissario delegato
L’ordinanza del Capo Dipartimento lo autorizza anche ad assegnare il contributo per l’autonoma sistemazione
Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha firmato l’ordinanza n. 992 con la quale ha nominato il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, Commissario delegato per la gestione dell’emergenza dichiarata in conseguenza delle avverse condizioni meteorologiche che, a partire dal 1° maggio scorso, hanno colpito il territorio delle province di Reggio-Emilia, di Modena, di Bologna, di Ferrara, di Ravenna e di Forlì-Cesena, fornendo una prima disciplina delle attività maggiormente urgenti.
Il Commissario, che può contare sui 10 milioni di euro stanziati dal Consiglio dei Ministri, ha il compito di definire un piano con le prime e più urgenti misure e gli interventi per garantire, laddove necessario, il soccorso e all’assistenza alla popolazione, per rimuovere le situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità, per effettuare rilevazioni, anche aeree, con l’obiettivo di analizzare l’evoluzione della situazione, con una particolare attenzione a frane e dissesti, per ripristinare la funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, per gestire i rifiuti, le macerie, il materiale vegetale, alluvionale delle terre e rocce da scavo prodotti dagli eventi, per garantire la continuità amministrativa nel territorio interessato, anche grazie a interventi di natura temporanea.
Per svolgere tutte queste attività, il Commissario può individuare dei Soggetti attuatori e può avvalersi delle strutture e degli uffici regionali, provinciali e comunali, oltre che delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato.
L’ordinanza, tra l’altro, autorizza il Commissario ad assegnare ai nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta, in tutto o in parte, o sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità, un contributo per l’autonoma sistemazione. Nel dettaglio, questo contributo è di 400, 500, 700, 800 euro al mese per i nuclei composti, rispettivamente, da una, due, tre, quattro persone. Per i nuclei familiari composti da cinque o più persone il contributo è di 900 euro al mese. Nel caso in cui nella famiglia siano presenti persone di età superiore a 65 anni, o portatori di handicap o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, è concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro al mese per ognuno.
Come sempre in caso di emergenze nazionali, l’ordinanza dispone anche una procedura per la sospensione dei mutui in essere nelle zone colpite, definita sulla base di un accordo con l’Associazione Bancaria Italiana (ABI).