notizia5 agosto 2020

Incendi nell’area aquilana: attivato il programma Copernicus

La mappatura del territorio è prodotta a partire da immagini satellitari ottiche ad alta risoluzione

Dal 31 luglio scorso, il Dipartimento della Protezione Civile, in qualità di Authorised User Nazionale, ha attivato il servizio di mappatura satellitare operativo a livello europeo Copernicus Emergency Management Service in modalità Rapid Mapping, per la richiesta di mappature dell’area Aquilana di Arischia e del Comune di Pizzoli colpiti a partire dal 30 luglio da un incendio che, fin da subito, si è mostrato di difficile spegnimento e al quale, il giorno successivo, si è aggiunto un secondo incendio sul Monte Pettino.

Per eventi di questo tipo, il programma di osservazione della Terra svolge funzione di supporto delle istituzioni italiane competenti in materia di antincendio boschivo quali le Regioni, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il Ministero dell’Ambiente e l'Arma dei Carabinieri e il Dipartimento della Protezione civile che coordina la Flotta Aerea antincendio dello Stato attraverso il Centro Operativo Aereo Unificato.

La mappatura del territorio è prodotta a partire da immagini satellitari ottiche ad alta risoluzione. La perimetrazione delle aree è estratta attraverso un processo automatico basato sul calcolo di un indice radiometrico che permette di identificare le aree incendiate, controllata manualmente e confrontata con un’immagine pre-evento, senza alcuna forma di validazione con dati raccolti direttamente in loco.

Tutti i prodotti generati sono resi disponibili sul portale ad accesso pubblico del servizio Copernicus Emergency Rapid Mapping che permette di scaricare i prodotti in tre formati, geopdf, geojpg e vettoriali, di tutti i contenuti informativi, come shape file (.shp). 

Nella serata di ieri, 4 agosto, per entrambi gli eventi risultano avviate le attività di bonifica.

A evento concluso, il servizio Copernicus fornirà la mappatura del Grading, ossia del livello di danno alla vegetazione.