Il Servizio Nazionale di protezione civile per il Libano
Partiti gli aiuti umanitari per materiale sanitario e team di esperti coordinati dal Dipartimento della protezione civile
In seguito alla doppia esplosione che il 4 Agosto ha coinvolto l’area portuale della città di Beirut e l’immediata richiesta di assistenza internazionale inoltrata dalle autorità libanesi alla Commissione europea(DG ECHO), il Governo italiano ha disposto l’invio di aiuti umanitari con il coordinamento della Dipartimento della protezione civile, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale - MAECI.
L’operazione è finalizzata al sostegno delle attività di soccorso e di assistenza alla popolazione, si inserisce nell’ambito del Meccanismo Unionale di protezione civile con la partenza dall’Italia di due velivoli C130 dell’Aeronautica militare per il trasporto di materiale sanitario, e team di esperti.
Il 5 agosto è partita la squadra composta da quindici esperti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e quattro rappresentanti delle Forze Armate specializzati in ambienti NBCR (Nucleare, Biologico, Chimico, Radiologico), potenziati da quattro risorse italiane di stanza sul territorio per la valutazione del danno agli edifici di coinvolti nella deflagrazione.
Il 6 agosto, parte dalla Base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD) di Brindisi, il volo umanitario organizzato dal MAECI, di concerto con il Dipartimento della Protezione Civile e il Comando Operativo del vertice Interforze, con un carico di oltre otto tonnellate di materiale sanitario (kit chirurgici e trauma kit) messo a disposizione dalla Cooperazione Italiana.
A distanza di pochi giorni dall’evento, il quadro di assistenza del Meccanismo Unionale di protezione civile può contare sul contributo di Italia, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Polonia, Paesi Bassi, Cipro, Grecia, Danimarca, Belgio, Romania, Svezia e Norvegia.
(Fonte immagine: MAECI)