notizia6 agosto 2011

Etna: stato di attività al 6 agosto 2011

Prosegue il monitoraggio del Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento

Prosegue l’attività eruttiva all’Etna già registrata nelle precedenti settimane.

Il Centro Funzionale Centrale – Settore Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile ha emesso, nella nottata, un avviso di “criticità elevata” per l’area sommitale del vulcano e di “criticità ordinaria” per le aree del medio versante, pedemontana e urbana.

Nella serata del 5 agosto è ripresa l’attività vulcanica dal pit crater, il cratere posto alla base del cratere di Sud-Est. L’attività eruttiva, secondo quanto segnalato dall’Ingv di Catania, è gradualmente diminuita fino a cessare del tutto intorno alle ore 3:51 del 6 agosto. Rimane l’anomalia termica dei flussi lavici non più alimentati e in fase di raffreddamento.

In particolare nella serata del 5 agosto, a partire dalle 19:00, le reti di monitoraggio dell’Ingv di Catania hanno registrato un repentino incremento del tremore vulcanico, ed è stata osservata dalle telecamere di sorveglianza dalle 20:42 una debole attività stromboliana dal pit crater del cratere di Sud-Est. Quest'attività, è andata via via intensificandosi a partire dalle 22:53, fino a determinare poco tempo dopo, la fuoriuscita di una colata lavica che si dirigeva verso la Valle del Bove, e l’emissione di una significativa quantità di cenere nell’atmosfera che trasportata dal vento si propagava verso Sud-Est. Dalle 23:37, l’attività si è ulteriormente intensificata dando origine ad una fontana di lava che ha raggiunto notevoli altezze rispetto all’orlo del cratere.

Rimane esteso fino al 22 Agosto 2011 l’assoluto divieto di accedere al vulcano oltre quota 2.920 m - in prossimità della Torre del Filosofo - , sia sul versante Nord che sul versante Sud, come da ordinanza del Prefetto di Catania.

Il Centro Funzionale Centrale continua nell’attività di vigilanza del fenomeno attraverso i propri centri di competenza preposti al monitoraggio ed alla sorveglianza dei vulcani italiani - Sezioni dell’Ingv e Università di Firenze - , e attraverso le strutture operative - Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e Corpo Forestale della Regione Siciliana - e i presidi territoriali.

Fonte dell'immagine: Ingv-Catania, web cam.