Ecosistema Incendi:dossier 2011
L'indagine è realizzata ogni anno dal Dipartimento della Protezione Civile e da Legambiente
Nei primi otto mesi del 2011, in controtendenza rispetto al trend del 2010, è aumentato in Italia il numero degli incendi e della superficie percorsa dal fuoco. Sud Italia e isole restano le aree maggiormente a rischio. Tra le regioni più colpite, la Calabria con 486 incendi seguita da Campania e Sardegna.
Questo il contesto alla base di Ecosistema Incendi 2011: l'indagine annuale realizzata da Legambiente e dal Dipartimento della Protezione Civile dedicata alle iniziative di mitigazione del rischio incendi da parte dei comuni italiani.
L’indagine – realizzata nell'ambito della campagna nazionale sul rischio incendi boschivi Non scherzate col fuoco – mira a valutare le azioni messe in campo dalle amministrazioni comunali per arginare gli incendi boschivi, e in particolare gli incendi di interfaccia.
Queste azioni si integrano a quelle intraprese in attuazione della legge n. 353 del 2000: dalle campagne di informazione rivolte alla popolazione all'impiego di risorse di volontariato specializzato, dalla perimetrazione delle aree percorse dal fuoco ai piani di emergenza per gli incendi di interfaccia.
Per la realizzazione di Ecosistema incendi 2011 sono state selezionate circa 2mila amministrazioni comunali, tra quelle che dal 2007 al 2010 hanno subito incendi con una superficie percorsa dal fuoco pari o superiore a 10 ettari.
Al questionario ha risposto il 21% del campione. L’analisi dei dati di Ecosistema Incendi 2011 si basa dunque sulle risposte complete di 423 amministrazioni comunali.
I Comuni svolgono un ruolo strategico e insostituibile nella mitigazione del fenomeno incendi: il 45% dei comuni intervistati realizza campagne informative rivolte alla popolazione, mentre solo due comuni su dieci promuovono attività di aggiornamento del personale.
Sul piano della prevenzione, il 69% dei comuni svolge una corretta manutenzione della rete viaria di servizio, organizza regolare pulizia dei terreni e attività selvicolturali per arginare l’innesco di piccoli focolai, e realizza viali parafuoco.
Positiva anche la situazione delle politiche messe in atto dal 60% dei comuni per supportare con accordi e convenzioni il volontariato di protezione civile specializzato nell’antincendio boschivo, preziosa risorsa a supporto delle amministrazioni competenti, per le attività finalizzate alla tutela del territorio.
Il Dipartimento della Protezione Civile – che attraverso il Centro operativo aereo unificato coordina i mezzi della flotta aerea antincendio dello Stato – sostiene e promuove iniziative di sensibilizzazione sul rischio incendi per una cittadinanza consapevole, attiva e informata sulle principali norme di autoprotezione.