notizia5 marzo 2010

Dal 9 al 12 marzo, seminario Euromed sui sistemi informativi territoriali

Condividere metodologie e strumenti per la gestione delle informazioni sui rischi: è questo lo scopo del seminario "Sistemi informativi territoriali per la Protezione Civile" organizzato dal 9 al 12 marzo, da Euromed - Programma Euro-Mediterraneo di riduzione, prevenzione e gestione dei disastri naturali e tecnologici.

Il seminario, che si svolge a Roma nella sede del Dipartimento della Protezione Civile, prevede il coinvolgimento di 26 esperti in gestione dell'informazione sul rischio di disastri, provenienti dalle istituzioni di Protezione Civile di 14 Paesi partner Euromed del mediterraneo e dei Balcani.

Al centro di questo incontro, il SIT - Sistema informativo territoriale - che aggrega la cartografia e le tecnologie dei database, oltre a memorizzare e a rendere disponibili dati e informazioni riferite a luoghi geografici. Questo sistema consente agli operatori di costruire un "atlante del rischio", grazie all'estrazione e all'analisi di carte tematiche.

Al termine delle giornate di studio, gli esperti saranno in grado di utilizzare il SIT, che permette di stimare la probabilità e l'impatto di un disastro su una specifica popolazione.
Il Sistema consente anche di valutare dove i danni possono essere più pesanti e di individuare gli strumenti più indicati per migliorare la preparazione ai disastri nelle zone a forte rischio.

Apre il seminario romano Agostino Miozzo, direttore delle Relazioni istituzionali e internazionali del Dipartimento, con un intervento sull'esperienza italiana nella gestione delle informazioni sui rischi.

Il Programma Euromed - finanziato dall'Unione Europea e gestito da un consorzio coordinato dal Dipartimento italiano della Protezione Civile - nasce nel 1996 su iniziativa di Italia ed Egitto con l'obiettivo di affinare la conoscenza dell'esposizione ai disastri e armonizzare i sistemi di protezione civile dei paesi dell'area del mediterraneo.

La fase pilota, iniziata nel 1999, si è conclusa nel 2004 e si è sviluppata secondo gli indirizzi individuati di training, formazione e interscambio di esperti e assistenza tecnica. La seconda fase, a gestione francese, si è conclusa nel 2008.

La terza fase, ancora in corso, è gestita da un gruppo di quattro Paesi - Italia, Francia, Egitto e Algeria - insieme alle Nazioni Unite. Avviata nel 2009, con il Programma Euromed PPRD South - Prevenzione, Preparazione e Risposta ai Disastri Naturali e provocati dall'Uomo - mira a consolidare l'esperienza acquisita e a sviluppare una cultura di protezione civile basata sulla prevenzione dei disastri piuttosto che sulla risposta.