notizia22 settembre 2021

“ConVivere”: donare è offrire vita

In un libro la storia di Laura, una ragazza scomparsa a causa di un tumore, nato dai racconti sulla sua pagina Facebook. La presentazione fa tappa al Dipartimento della Protezione Civile

Da sinistra Franco Locatelli, Paolo Ghezzi, Fabrizio Curcio e Isabella Di Chio

«Per testimoniare che la vita, nonostante tutte le avversità che ci presenta, rimane sempre una cosa meravigliosa». È lo slogan del libro “ConVivere”, il racconto della storia di Laura Massa, la giovane di appena 15 anni di età scomparsa nel 2015 a causa di un neuroblastoma, che è stato presentato oggi presso il Dipartimento della Protezione Civile.

L’evento al quale sono intervenuti il Capo del Dipartimento, Fabrizio Curcio, il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, e il coautore con Laura Massa del libro, Paolo Ghezzi, è stato moderato da Isabella Di Chio, che durante la presentazione ha letto tanti passi significativi del libro.

Il testo parla della vita della giovane e nasce dalla sua pagina Facebook, un dettagliato diario sulle cure alle quali la ragazza è stata sottoposta dove ha voluto condividere il cammino attraverso una testimonianza fatta di sorrisi, di ottimismo, ma anche di riconoscenza verso i donatori di sangue che le permettevano di contare sulle numerose trasfusioni alle quali è stata sottoposta. Il motto della ragazza, che amava sottolineare in ogni circostanza è: «finché esiste un donatore esiste anche un’opportunità di vivere».

La storia è anche piena di consigli per tanti genitori che con i propri figli affrontano il percorso della cura dei tumori, costellato sempre da sofferenza e difficoltà.

E’ un legame speciale quello che ha unito Laura Massa a Paolo Ghezzi che ha portato avanti la realizzazione del volume anche dopo la scomparsa della ragazza: «È una storia che nasce dai rapporti del dono, ha sottolineato l’autore, e che si sviluppa attraverso percorsi di vicinanza, in questo caso con adolescenti che hanno bisogno di cure, e che vuole ribadire ancora una volta quanto straordinaria e determinante sia il dono: via, verità e vita».

La diagnosi della malattia di Laura giunge in tenera età e la sua vita inizia a essere diversa rispetto ai suoi coetanei: prima le trasfusioni poi il trapianto, ma anche la forza e il sorriso che fin da subito disegnano il suo carattere.

Sulla pagina Facebook, tutt’oggi attiva e popolata di post a cura della sorella Andrea, la ragazza forniva aggiornamenti su come andava avanti il suo percorso di cure, senza mai dimenticarsi di ringraziare i donatori di sangue: «fu proprio lei a proporre di realizzare un libro partendo dai suoi post, ha ricordato Ghezzi, con un racconto che si sviluppa in alcune parti come un dialogo tra noi, poi per aree tematiche sempre seguendo l’ordine presente sulla sua pagina social».