notizia28 giugno 2022

Bruxelles: al via il 7° Forum europeo di Protezione Civile

Due giorni di eventi per rafforzare la cooperazione internazionale in emergenza

Logo Forum europeo di Protezione Civile 2022

“Verso una gestione delle emergenze più veloce, più verde e più intelligente”. Questo il tema del 7° Forum europeo di Protezione Civile che si apre oggi a Bruxelles: due giorni di conferenze, workshop tematici, laboratori e un percorso espositivo per conoscere i diversi Sistemi di protezione civile e promuovere la cooperazione tra i Paesi attraverso pratiche di scambio multidisciplinari e multirischio.

All’evento, organizzato dalla DG ECHO della Commissione Europea, partecipano istituzioni dell’Unione Europea, rappresentanti delle protezioni civili nazionali, regionali e locali, esponenti della comunità scientifica, soggetti ed enti specializzati in protezione civile, soccorso ed emergenza che desiderano fornire il proprio contributo al dibattito. Obiettivo di questa edizione è facilitare il networking e l'apprendimento reciproco tra i partecipanti, stimolando il pensiero innovativo e creando nuove idee nell'ambito della gestione del rischio di catastrofi.

Il Forum affronta 4 temi decisivi per le scelte politiche in materia di protezione civile in Europa: Strenghten Climate Resilience - Prepararsi a eventi meteorologici estremi; Protect our Citizens - Adattarsi a nuovi rischi; Europe in the World - Superare i confini geografici; Embrace Innovation & Digitalisation - Mettere in comune le conoscenze.

Il Dipartimento della Protezione Civile, in qualità di focal point del Servizio Nazionale, è presente al Forum con due spazi espositivi: il primo dedicato alla gestione di alcune delle crisi più rilevanti per il rischio vulcanico che hanno interessato Italia (Isola di Vulcano), Spagna (Isole Canarie), Portogallo (Isole Azzore) e Islanda (Fagradalsfjall) e il progetto europeo Prometheus, coordinato dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e il secondo ai progetti PROCULTHER e PROCULTHER-NET.
Il Dipartimento partecipa inoltre a tre workshop, portando esperienze e competenze sui temi del cambiamento climatico, della consapevolezza del rischio e della lotta agli incendi boschivi.  

Per maggiori informazioni sui contenuti e sul programma del Forum è possibile visitare il sito: https://civil-protection-humanitarian-aid.ec.europa.eu/partnerships/civil-protection-partners/7th-european-civil-protection-forum_en

“Investing in climate resilience”. L’incontro si svolge nella giornata di apertura, il 28 giugno, e prevede il coinvolgimento dei rappresentanti delle protezioni civili nazionali e locali. Tra i relatori anche Luigi D'Angelo, Direttore dell'Ufficio operativo per il coordinamento delle emergenze del Dipartimento della Protezione Civile. L'obiettivo del workshop è approfondire i limiti e le difficoltà che ostacolano gli investimenti nella prevenzione delle catastrofi e nella resilienza climatica. Questa sessione rappresenta il primo di una serie di appuntamenti in vista dello studio, che inizierà a luglio 2022, condotto da DG ECHO e dalla World Bank "Economic for Prevention and Preparedness" per dare supporto alle autorità di protezione civile, fornendo informazioni basate su dati concreti per la pianificazione degli investimenti finalizzati alla resilienza nell'ambito dei cambiamenti climatici e di altri scenari di catastrofe.

“Increase our citizens’ risk awareness in the face of new and emerging risks”. Il workshop è in programma durante la prima giornata dei lavori, il 28 giugno, e illustra l'importanza delle strategie di informazione e comunicazione del rischio, un'attività che richiede un impegno costante e il coinvolgimento di tutte le autorità di protezione civile. Interverrà al dibattito anche Daniela Di Bucci, funzionaria del Dipartimento della Protezione Civile, per sottolineare l’importanza della diffusione della consapevolezza del rischio tra i cittadini e dell’adozione di adeguate norme di comportamento per mitigare le conseguenze di un evento e aumentare la resilienza delle comunità. La sessione presenterà spunti di riflessione innovativi e stimolanti nella prospettiva di favorire lo scambio di buone pratiche e la consapevolezza dei rischi a livello europeo, offrendo spunti di approfondimento su tre temi principali: strategie, pianificazione e coordinamento delle attività di comunicazione del rischio; coinvolgimento attivo della popolazione; diversificazione dei canali di comunicazione.

“Looking back on responses to climate-induced disasters”. Il workshop si svolge durante la seconda giornata del Forum, il 29 giugno, e si pone come luogo di confronto nel quale i partecipanti possano condividere commenti, esperienze e suggerimenti sugli effetti dei cambiamenti climatici rispetto al rischio incendi boschivi, migliorando la capacità degli Stati membri di gestire efficacemente questo fenomeno, partendo da un’analisi della risposta del Meccanismo Unionale di Protezione Civile ai simultanei incendi che si sono verificati nell'area del Mediterraneo lo scorso anno. Sei relatori appartenenti ad altrettanti Paesi dell'Unione europea apriranno i lavori. Luigi D'Angelo, Direttore dell'Ufficio operativo per il coordinamento delle emergenze del Dipartimento della Protezione Civile, condivide l’esperienza italiana e descrive quali sono state le sfide che ha dovuto affrontare il Servizio Nazionale della Protezione Civile durante la fase emergenziale.

Protect our citizens - Italian Civil Protection Department. Il rischio vulcanico rappresenta un fenomeno ampiamente conosciuto in diversi Paesi Membri e rappresenta una sfida per l'intera Unione Europea. Negli ultimi anni, diversi fenomeni vulcanici hanno interessato l'Europa, mettendo in pericolo la popolazione e l'ambiente e provocando interruzioni nei trasporti e danni all'economia. L’eruzione del 2010 del vulcano islandese Eyjafjallajökull ha causato enormi disagi al trasporto aereo in tutta Europa. Recentemente, il Cumbre Vieja, in Spagna, ha prodotto colate laviche e cenere vulcanica ricaduta che ha raggiunto aree popolate, piantagioni e infrastrutture. 
In Italia, i vulcani attivi sono lo Stromboli e l'Etna, che presentano un'attività persistente. In questo spazio espositivo, a cura del Dipartimento della Protezione Civile, viene presentato un quadro generale sul rischio vulcanico, sulle strategie di gestione del rischio, le lezioni apprese e le buone pratiche di protezione civile. Particolare attenzione è data alla crisi vulcanica iniziata a settembre 2021 e ancora in corso sull’Isola di Vulcano, nell’arcipelago delle Eolie, e alla risposta messa in campo dal Servizio nazionale della Protezione Civile. Arricchiscono lo spazio espositivo: materiale informativo, filmati ed immagini delle operazioni di intervento svolte, nuove iniziative e i progetti finanziati dall'Unione Europea.
 

Embrace innovation and digitalization - From PROCULTHER to PROCULTHER-NET; European Capacities for Protecting Cultural Heritage at Risk of Disaster. Lo spazio espositivo ospita il progetto PROCULTHER- Protecting Cultural Heritage from the Consequences of Disaster, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile e cofinanziato da DG ECHO nell'ambito del Meccanismo Unionale di protezione civile. Attivo dal 2019 al 2021, PROCULTHER ha definito una metodologia comune e procedure operative condivise per migliorare la tutela del patrimonio culturale in caso di emergenza. 
Presente anche il progetto PROCULTHER-NET- Protecting Cultural Heritage from the Consequences of Disasters-Network, che si concluderà invece nel giugno 2023 e mira a consolidare i risultati di PROCULTHER. L’obiettivo è quello di creare una comunità dedicata all'interno della rete di conoscenze della protezione civile dell'Unione Europea per condividere le esperienze incentrate sulla protezione del patrimonio culturale, nel quadro del European Union Civil Protection Knowledge Network, e promuovere la partecipazione di nuovi attori interessati a questa iniziativa.
Lo spazio ospita anche il programma IPA Floods and Fires-EU Support to Flood Prevention and Forest Fires Risk Management in the Western Balkans and Turkey  che ha l'obiettivo di coordinare tutti gli attori istituzionali coinvolti nell'attuazione della direttiva dell'UE sulle inondazioni (EUFD) e di rafforzare le attività di prevenzione, preparazione e risposta nella lotta agli incendi boschivi a livello nazionale ed europeo.