notizia19 settembre 2019

19 settembre 2019 - Exe Campi Flegrei 2019: le istituzioni e la comunità scientifica incontrano i cittadini

Gli incontri sono stati occasione per presentare l’esercitazione nazionale e rispondere alle domande dei cittadini 

In vista dell’esercitazione che si terrà nell’area dei Campi Flegrei dal 16 al 20 ottobre si sono tenuti alcuni incontri informativi con i cittadini dei Comuni di Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli e Quarto. Le attività esercitative si svolgeranno inoltre a Napoli, Marano di Napoli, e Giugliano in Campania. 
Obiettivi degli incontri sono stati: illustrare alla popolazione quanto sarà testato durante l’esercitazione e rispondere alle domande dei cittadini sul rischio vulcanico ai Campi Flegrei, sul piano di protezione civile e sulle modalità di allontanamento.
Hanno partecipato rappresentanti del Dipartimento della Protezione Civile, della Regione Campania, dell’INGV - Osservatorio Vesuviano e dell’Università di Pisa, i Sindaci dei Comuni (Josi Della Ragione, Sindaco di Bacoli; Giuseppe Pugliese, Sindaco di Monte di Procida; Vincenzo Figliolia, Sindaco di Pozzuoli; Antonio Sabino, Sindaco di Quarto), oltre ovviamente ai cittadini dei Comuni coinvolti.

Bacoli. L’incontro con la popolazione nel Comune di Bacoli si è tenuto, il 16 settembre, nella suggestiva cornice del parco vanvitelliano. Dopo un'illustrazione delle attività previste durante l’esercitazione e aver fornito alcune informazioni sul piano di protezione civile per il rischio vulcanico ai Campi Flegrei è stato dato il via al dibattito che ha coinvolto i cittadini presenti nella sala del Parco Vanvitelliano. 
Diversi gli argomenti trattati dal sistema di viabilità, ai mezzi di trasporti, ai chiarimenti sulle diverse fasi del piano fino alla necessità, resa nota da diversi cittadini, di ulteriori momenti di dibattito e informazione alla popolazione. Particolare interesse ha destato anche il sistema dei gemellaggi e le destinazioni nel caso di attivazione della fase di allarme. 

Monte di Procida. Nel pomeriggio del 17 settembre presso l’aula consiliare del Comune di Monte di Procida oltre ai rappresentanti istituzionali e della comunità scientifica sono intervenuti numerosi cittadini di diverse fasce di età, da giovanissimi studenti a persone più mature. 
Luigi D’Angelo, Direttore del Dipartimento della Protezione Civile, nel suo intervento ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento della popolazione per la buona riuscita dell’esercitazione e del test del piano di protezione civile per il rischio vulcanico ai Campi Flegrei. Francesca Bianco, Direttrice dell’Osservatorio Vesuviano, ha spiegato le motivazioni che hanno determinato nel 2012 il passaggio al livello di allerta giallo e ha illustrato i progressi scientifici fatti per il monitoraggio dei parametri. Italo Giulivo, Direttore della Protezione Civile della Regione Campania, ha presentato quanto previsto nel piano di allontanamento della popolazione. Il Comune di Monte di Procida invierà ai cittadini dell’area, per la quale si simulerà l’evacuazione, un modulo di adesione e fornirà indicazioni ai cittadini sull’allontanamento. 

Pozzuoli. Gli incontri si sono conclusi il 18 settembre a Pozzuoli e a Quarto. In particolare, i cittadini di Pozzuoli coinvolti in Exe Flegrei 2019, ha sottolineato il Direttore operativo per il coordinamento delle emergenze del Dipartimento Luigi D’Angelo, dopo l’allontanamento verso le aree di attesa verranno trasferiti con i pullman messi a disposizione della Regione Campania verso l’area di incontro della stazione di Napoli centrale. Dopo l’arrivo in stazione sarà simulata la partenza di un treno messo a disposizione di Ferrovie dello Stato.   

Quarto. Nel corso dell’incontro con la popolazione che si è svolto presso la sede della protezione civile di Quarto è stato illustrato ai presenti uno dei progetti pilota previsti nell’ambito delle attività esercitative: quello della pianificazione partecipata. Il comune di Quarto ha infatti deciso di coinvolgere attivamente i cittadini in vista dell’esercitazione attraverso un percorso che ha avuto come primo step la valutazione delle aree di attesa per testare la loro funzionalità, in particolare di quelle che si trovano in luoghi a più alta densità abitativa. 
Il percorso ha coinvolto le organizzazioni imprenditoriali e sindacali, enti territoriali, volontari di protezione civile. Dopo momenti di confronto con gli tali stakeholders sono emerse richieste in merito all’esercitazione tra le quali la necessità di un censimento dei cittadini con particolari esigenze di assistenza e la realizzazione di materiale informativo di dettaglio per il trasferimento dal proprio domicilio all’area di attesa. Il progetto di pianificazione partecipata è stato realizzato anche grazie alla collaborazione della Fondazione Cima.