“Rendere operativa la resilienza delle città in una strategia di rete”
Un seminario per fare il punto su buone pratiche, strumenti, prospettive
Si è svolto oggi a Roma, nella sede del Dipartimento della Protezione Civile, “Rendere operativa la resilienza delle città in una strategia di rete”: incontro per fare il punto sul supporto ai territori nelle politiche per la riduzione dei rischi e per presentare alcune delle buone pratiche messe in campo da città italiane resilienti.
In particolare, la giornata di studi è stata occasione di confronto per il Dipartimento con i Comuni di Milano, Torino, Genova e con la Provincia di Potenza che, insieme con Anci, hanno raccontato esperienze e strategie messe in campo per rendere comunità e territori più resilienti.
Il nuovo Codice di Protezione Civile (D.lgs. 1/2018) fa espresso riferimento al concetto di “resilienza delle comunità”, che viene introdotto nell’articolo 2, esplicitato e approfondito nell’art. 31, e più volte richiamato nell’intero corpo normativo.
Il concetto di resilienza si riflette nella capacità di una comunità di comprendere i rischi che può trovarsi a fronteggiare, di mitigarli e di rispondere ai disastri in modo da minimizzare, sia nell’immediato che a lungo termine, la perdite di vite umane e i danni ai beni tangibili e intangibili, dall’ambiente a ciò che costituisce il patrimonio culturale di una collettività.
Oggi, il contesto cittadino è sempre più costruito attorno alla capacità di ripresa - e di trasformazione - rispetto alle emergenze ma anche rispetto a conseguenze che si dipanano lungo una scala temporale più lunga, come la perdita di acqua potabile, la deforestazione, i problemi di natura socio-economica.
La formula tradizionale del rischio - utilizzata per la prima volta nel 1979 nel documento Natural disasters and vulnerabiliy analysis in report of expert group meeting dell’UNDRO - si arricchisce quindi di un ulteriore elemento che è quello della capacità, misurabile soprattutto attraverso le azioni messe in campo per accrescerla: dal risk assessment alla pianificazione, dalla diffusione delle buone pratiche al coinvolgimento dei cittadini per un rafforzamento del senso di comunità.
Campagne internazionali come “Making Cities Resilient”, lanciata nel 2010 dall’UNISDR e programmi come “100 resilient cities”, promosso dal 2013 dalla Rockfeller Foundation, puntano a supportare i Governi locali e le municipalità nel diventare più resilienti evidenziando il ruolo fondamentale della comunicazione tra l’amministrazione, il più ampio sistema di protezione civile e i cittadini.
Ad oggi, per l’Italia “Making Cities resilient” conta sull’adesione di 147 città, cui si aggiungono Roma e Milano per il programma “100 resilient cities”.
Obiettivo del Dipartimento, in questo contesto, è supportare le amministrazioni locali nel monitoraggio e nella revisione dei progressi e delle sfide per l’attuazione del Framework di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030 e consentire lo sviluppo di strategie locale di riduzione del rischio attraverso piani di azione di resilienza con un approccio all-of-society, che metta efficacemente insieme pubblico, privato, cittadinanza.