Decreti28 aprile 2021

Decreto del Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 28 aprile 2021: organizzazione interna del Dipartimento della Protezione Civile

VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante "Disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri";

VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, e successive modificazioni, recante "Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a nonna dell'art. II della legge 15 marzo 1997, n. 59;

VISTO il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, recante "Codice della protezione civile";

VISTO il decreto - legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401, recante "Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile" e successive modifiche ed integrazioni;

VISTO il decreto - legge 23 maggio 2008, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2008, n. 123 e, in particolare, l'articolo 13, comma 3;

VISTO il decreto - legge 15 maggio 2012. n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2012, n. 100;

VISTA la legge 21 novembre 2000, n. 353 recante «Legge - quadro in materia di incendi boschivi», e, in particolare, l'articolo 7, comma 2.bìs;

VISTA la legge 7 giugno 2000, n. 150, recante «Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni»;

VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, recante "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche";

VISTO il decreto - legge 18 aprile 2019, n. 32 nell'ambito del quale l'art. 28 prevede l'istituzione del Sistema di allertamento nazionale denominato It-Alert;

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004, recante "Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico e idraulico ai finì di protezione civile", così come modificata dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 febbraio 2005;

VISTE le direttive del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 dicembre 2008, recanti "Indirizzi operativi per la gestione delle emergenze" e   "Organizzazione e funzionamento di SISTEMA presso la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile";

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 ottobre 2012, recante "Indirizzi per lo svolgimento delle attività propedeutiche alle deliberazioni del Consiglio dei Ministri";

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2012, recante "Indirizzi operativi per assicurare l'unitaria partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile";

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'8 febbraio 2013, recante "Indirizzi operativi per l'istituzione dell'unità di comando e controllo del bacino del fiume Po ai fini del governo delle piene";

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 23 marzo 2013, recante "Disciplina del sistema di monitoraggio e di verifica dell'attuazione delle misure contenute nelle ordinanze di cui all'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, nonché dei provvedimenti adottati in attuazione delle medesime e delle ispezioni";

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 aprile 2013, recante "Disposizioni per la realizzazione di strutture sanitarie campali (PASS - Posto di Assistenza Socio Sanitaria) per l'assistenza sanitaria di base e sociosanitaria alla popolazione colpita da catastrofe;

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio 2014, recante "Programma nazionale di soccorso per il rischio sismico";

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 febbraio 2014, recante "Disposizioni per l'aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico del Vesuvio";

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'8 luglio 2014, recante "Indirizzi operativi di protezione civile per bacini con grandi dighe";

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell'8 luglio 2014, recante "Istituzione del Nucleo Tecnico Nazionale per il rilievo del danno e la valutazione di agibilità nell'emergenza post-sismica e approvazione dell'aggiornamento del modello per il rilevamento dei danni, pronto intervento e agibilità per edifici ordinari nell'emergenza post-sismica e del relativo Manuale di compilazione";

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 14 gennaio 2015, recante "Approvazione della Scheda di valutazione di danno e agibilità post-sisma per edifici a struttura prefabbricata o di grande luce GL-Aedes (Grande Luce - Agibilità e Danno nell'Emergenza Sismica) e del relativo Manuale di compilazione";

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 novembre 2015 recante "Disposizioni per l'aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico del Vesuvio per le aree soggette a ricaduta di materiale piroclastico - Zona gialla";

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 giugno 2016, recante "Disposizioni per l'aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei";

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 giugno 2016 recante "Individuazione della Centrale remota operazioni soccorso sanitario (Cross) e dei referenti sanitari regionali in caso di emergenza nazionale";

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 febbraio 2017 recante "Istituzione del Sistema d'Allertamento nazionale per i Maremoti generati da sisma- SiAM";

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 gennaio 2019 recante "Concorso dei medici delle Aziende Sanitarie Locali nei Centri Operativi Comunali e Intercomunali, l'impiego degli infermieri ASL per l'assistenza della popolazione e la Scheda SVEI per la valutazione delle esigenze immediate della popolazione assistita";

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 1° aprile 2019 recante "Istituzione della Settimana nazionale della protezione civile";

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 agosto 2019, recante "Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale e per la pianificazione di protezione civile territoriale nell'ambito del rischio valanghe";

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 febbraio 2020 recante "Rimborsi spettanti ai datori di lavoro pubblici e privati dei volontari, ai volontari lavoratori autonomi/liberi professionisti e alle organizzazioni di volontariato per le attività di protezione civile autorizzate";

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 giugno 2020 concernente la formazione e la standardizzazione delle conoscenze del personale delle Sale operative unificate permanenti (SOUP);

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 febbraio 2021 in materia di allertamento di protezione civile e sistema di allarme pubblico IT - Alert;

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 1° ottobre 2012, recante "Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri" e, in particolare, l'articolo 21 concernente l'articolazione del Dipartimento della Protezione Civile, così come modificato dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 23 ottobre 2020;

VISTO il decreto del Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 24 novembre 2020 recante "Organizzazione interna del Dipartimento della protezione civile";

VISTO l'articolo 74.bis, comma 1 del decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020 recante "Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19" convertito con modificazioni dalla Legge n. 27 del 24 aprile 2020 che dispone che la dotazione organica del ruolo speciale tecnico­ amministrativo del personale dirigenziale di prima e di seconda fascia della protezione civile, di cui all'articolo 9-ter del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, è incrementata nella misura di un posto di prima fascia e di un posto di seconda fascia.

RAVVISATA la necessità di procedere ad un adeguamento della struttura organizzativa del Dipartimento riconfigurandola, al fine di razionalizzare, ulteriormente, la distribuzione delle competenze ed il funzionamento di alcuni uffici e servizi;

INFORMATE le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative;

DECRETA

Art. 1
Finalità

  1. Il presente decreto individua le attribuzioni delle strutture organizzative in cui si articola il Dipartimento della Protezione Civile (di seguito: Dipartimento) per svolgere le funzioni di indirizzo, coordinamento e supporto per le componenti e le strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile (di seguito: Servizio Nazionale) in materia dì previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, gestione e superamento delle emergenze, descritte dall'articolo 21 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1° ottobre 2012 e successive modifiche e integrazioni;
  2. Il Dipartimento si articola negli Uffici di livello dirigenziale generale, nei Servizi di livello dirigenziale non generale e nelle Strutture di diretta collaborazione del Capo del Dipartimento previsti nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1° ottobre 2012 e successive modificazioni e integrazioni. I titolari degli Uffici e dei Servizi esercitano i compiti e le attribuzioni previsti, rispettivamente, dagli articoli 16 e 17 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nonché quelli loro conferiti da leggi, regolamenti e contratti nazionali;
  3. L'azione del Dipartimento, nel rispetto delle funzioni già riconosciute dalla normativa vigente ad altri organismi, amministrazioni ed enti pubblici, che si intendono qui richiamate, è ispirata ai principi di:
    1. massima integrazione con le componenti e strutture operative del Servizio Nazionale, nell'esercizio delle funzioni di indirizzo, coordinamento e supporto in ogni ambito di attività, secondo il principio generale di sussidiarietà;
    2. gestione strategica dei processi e delle attività assicurata mediante pianificazione pluriennale e monitoraggio dei medesimi; definizione di procedure interne e modalità organizzative ad essa funzionali e volte a valorizzare e ad accrescere le competenze e le professionalità del personale del Dipartimento;
    3. organizzazione delle relazioni tra Uffici e Servizi basata sulla condivisione degli obiettivi, sul lavoro di squadra, sull'integrazione dei processi e delle professionalità, sull'attribuzione alle diverse strutture di compiti di coordinamento rispetto ad ambiti di attività necessariamente trasversali, assicurando la condivisione e lo scambio delle informazioni e delle esperienze;
  4. Gli Uffici di livello dirigenziale generale coordinano l'attuazione delle Direttive emanate nei rispettivi ambiti di attività.

 

Art. 2
Gestione strategica

  1. Gli strumenti di gestione strategica (pianificazione e monitoraggio) sono finalizzati ad orientare l'azione del Dipartimento verso una maggiore efficacia della sua funzione di indirizzo, coordinamento e supporto del Servizio Nazionale in materia di prev1S1one, prevenzione e mitigazione dei rischi, gestione e superamento delle emergenze;
  2. La pianificazione strategica pluriennale delle attività definisce le priorità di intervento e le modalità di azione e viene proposta in forma condivisa dai Direttori degli Uffici, con la collaborazione dei Dirigenti dei Servizi e sulla base dì una visione complessiva dei diversi ambiti di attività e delle funzioni di supporto del Servizio Nazionale, ed è attuata secondo le direttive del Capo del Dipartimento, che ne è responsabile;
  3. Per assicurare il monitoraggio e il controllo dell'efficacia dell'azione del Dipartimento vengono implementati opportuni strumenti gestionali e di raccolta delle informazioni, anche attraverso la collaborazione delle componenti e strutture operative del Servizio Nazionale, al fine di ri-orientare il processo di pianificazione;
  4. Il sistema di gestione strategica si integra con le procedure generali definite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Art. 3
Ufficio I - Volontariato e risorse del Servizio Nazionale

  1. Aree d'azione. Sulla base dei principi indicati nell'articolo 1 comma 3, l'Ufficio:
    1. promuove lo sviluppo del volontariato organizzato di protezione civile;
    2. gestisce lo sviluppo e l'impiego delle risorse logistiche, sanitarie e di telecomunicazioni di emergenza del Dipartimento;
    3. coordina la predisposizione di atti di indirizzo, modelli organizzativi e procedure in materia di sviluppo e impiego delle risorse logistiche, sanitarie e di telecomunicazioni di emergenza, delle componenti e strutture operative e delle colonne mobili del Servizio Nazionale;
    4. coordina l'attivazione e l'impiego delle risorse del Servizio Nazionale;
    5. supporta l'attività degli organismi di rappresentanza del Volontariato di protezione civile;
  2. L'Ufficio cura le proprie aree d'azione articolandosi nei seguenti Servizi, per i quali sono evidenziati i principali ambiti di coordinamento:
    1. Servizio volontariato
      1. Elaborazione di modelli organizzativi e procedure per promuovere l'attività e lo sviluppo delle organizzazioni di volontariato di protezione civile nei settori della formazione, dell'addestramento e della mobilitazione nelle diverse fasi delle attività di protezione civile;
      2. progettazione, programmazione e realizzazione delle attività per assicurare il concorso delle organizzazioni di volontariato alle attività del Servizio Nazionale in situazioni di emergenza, nonché per le attività di prevenzione non strutturale;
      3. attività tecnico-amministrative in tema di rimborsi e contributi alle organizzazioni di volontariato;
      4. supporto alle attività degli organismi di rappresentanza delle organizzazioni di volontariato di protezione civile.
    2. Servizio risorse e strutture di pronto impiego nazionali e territoriali
      1. Elaborazione di modelli organizzativi e procedure per l'impiego coordinato di personale, mezzi, materiali, attrezzature e ogni altra risorsa del Servizio Nazionale in situazioni di emergenza;
      2. elaborazione di modelli organizzativi e procedure per l'impiego coordinato della colonna mobile nazionale delle Regioni e Province Autonome in situazioni di emergenza;
      3. pianificazione dell'impiego e gestione operativa dei mezzi, materiali e attrezzature che assicurano l'operatività del Dipartimento in emergenza
    3. Servizio risorse sanitarie
      1. Elaborazione di modelli organizzativi e procedure per l'intervento del Servizio Nazionale in ambito di assistenza sanitaria, psicologica e socio-sanitaria alla popolazione in situazioni di emergenza;
      2. elaborazione di modelli organizzativi e procedure per l'intervento del Servizio Nazionale in situazioni di emergenza sanitaria;
      3. relazioni con le componenti del Servizio Sanitario Nazionale e loro impiego nelle esercitazioni e in situazioni di emergenza, anche al fine di assicurare la continuità nell'erogazione dell'assistenza sanitaria, psicologica e socio-sanitaria alla
    4. Servizio telecomunicazioni di emergenza.
      1. Elaborazione di modelli organizzativi e procedure per favorire l'operatività delle radio/tele-comunicazioni del Servizio nazionale in situazioni di emergenza;
      2. pianificazione dell'impiego e gestione delle attrezzature e delle tecnologie del Dipartimento concorrenti al governo del sistema di comunicazioni radio e satellitari di emergenza;
      3. progettazione, programmazione e realizzazione di sistemi di comunicazioni radio e satellitari alternativi da utilizzare in situazioni di emergenza

Art. 4
Ufficio Il - Attività tecnico-scientifiche per la previsione e prevenzione dei rischi

  1. Aree d'azione. Sulla base dei principi indicati nell'articolo 1, comma 3, l'Ufficio:
    1. coordina l'azione del Dipartimento volta alla promozione delle attività di natura tecnico-scientifica finalizzate alla previsione, prevenzione e mitigazione delle diverse tipologie di rischi e alla definizione dei relativi scenari;
    2. cura i rapporti con la comunità scientifica e con gli Istituti ed Enti di ricerca;
    3. assicura l'unitario indirizzo alle attività dei Centri di Competenza in relazione agli ambiti di competenza del Dipartimento e il monitoraggio dello stato di attuazione e la valutazione tecnico-scientifica dei relativi accordi e convenzioni;
    4. coordina la partecipazione del Dipartimento ai sistemi di allertamento nazionale e all'integrazione delle reti di monitoraggio strumentale del territorio e cura il presidio del Centro Funzionale Centrale;
    5. supporta l'attività della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi e collabora con l'Agenzia "ltaliaMeteo";
    6. cura la partecipazione del Dipartimento al processo di formazione della legislazione tecnica nei diversi settori di rischio;
    7. coordina le attività tecnico-scientifiche per le valutazioni multirischio.
  2. L'Ufficio cura le proprie aree d'azione articolandosi nei seguenti Servizi per i quali sono evidenziati i principali ambiti di coordinamento:
    1. Centro Funzionale Centrale
      1. Partecipazione al sistema meteorologie climatologici, di allertamento nazionale; per i fenomeni meteorologici, climatologici, idrogeologici e idraulici anche attraverso l'emissione di bollettini e avvisi;
      2. elaborazione di modelli organizzativi e procedure e sviluppo di prodotti per il funzionamento della rete dei Centri Funzionali;
      3. raccolta, monitoraggio e condivisione degli elementi per la previsione della suscettività degli incendi boschivi e di interfaccia, anche mediante l'emissione del Bollettino di previsione nazionale incendi boschivi;
      4. progettazione, programmazione, realizzazione e gestione operativa della rete radar nazionale e della mosaicatura delle informazioni prodotte dagli impianti radar meteorologici che operano sul territorio nazionale;
      5. raccolta, monitoraggio e condivisione dei dati derivanti dalle reti idro­ pluviometriche e strumentali.
    2. Servizio rischio sismico
      1. Progettazione, programmazione e realizzazione delle attività finalizzate alla valutazione e analisi del rischio sismico;
      2. progettazione, programmazione e realizzazione delle attività finalizzate alla definizione di scenari di rischio e di possibile impatto connessi con lo specifico ambito;
      3. gestione operativa e aggiornamento della Rete Accelerometrica Nazionale (RAN) e dell'Osservatorio Sismico delle Strutture (OSS).
    3. Servizio rischio vulcanico.
      1. Progettazione, programmazione e realizzazione delle attività finalizzate alla valutazione e analisi del rischio vulcanico;
      2. progettazione, programmazione e realizzazione delle attività finalizzate alla definizione di scenari di rischio e di possibile impatto connessi con lo specifico ambito;
      3. partecipazione al sistema di allertamento nazionale per i fenomeni vulcanici, anche mediante la definizione dei relativi livelli di allerta.
    4. Servizio rischi ambientali, antropici e da incendi boschivi.
      1. Progettazione, programmazione e realizzazione delle attività finalizzate alla valutazione e analisi dei rischi ambientali e antropici relative all'impatto sulle matrici ambientali conseguenti a eventi complessi di origine naturale ed antropica, nonché, alla produzione e al trasporto di merci e sostanze pericolose, comprese quelle radioattive e nucleari all'interruzione delle reti e infrastrutture strategiche nel comparto produttivo energetico e della relativa vulnerabilità ed esposizione;
      2. progettazione, programmazione e realizzazione delle attività finalizzate alla valutazione e analisi dei rischi da incendi boschivi e di interfaccia;
      3. progettazione, programmazione e realizzazione delle attività finalizzate alla definizione di scenari di rischio e di possibile impatto connessi con lo specifico ambito.
    5. Servizio rischio idraulico, idrogeologico, costiero e da deficit idrico.
      1. Progettazione, programmazione e realizzazione delle attività finalizzate alla valutazione e analisi del rischio idraulico, idrogeologico, costiero, incluso il rischio da maremoto, e da deficit idrico;
      2. progettazione, programmazione e realizzazione delle attività finalizzate alla definizione di scenari di rischio e di possibile impatto connessi con lo specifico ambito;
      3. partecipazione al sistema d'allertamento nazionale per i maremoti generati da sisma.

Art. 5
Ufficio III - Pianificazione interventi infrastrutturali d'emergenza

  1. Aree d'azione. Sulla base dei principi indicati nell'articolo 1, comma 3, l'Ufficio:
    1. coordina le attività del Dipartimento in relazione all'elaborazione di modelli organizzativi e procedure per assicurare la realizzazione di insediamenti abitativi e strutture scolastiche e universitarie in emergenza;
    2. coordina le attività del Dipartimento in relazione all'elaborazione di modelli organizzativi e procedure per assicurare la continuità delle attività economiche, produttive, agricole, del settore della pesca e degli allevamenti, socio-culturali nonché delle funzioni pubbliche in emergenza;
    3. progetta e programma soluzioni tecniche negli ambiti di competenza di cui alle lettere a) e b);
    4. coordina l'azione del Dipartimento, negli ambiti di competenza di cui alle lettere a) e b), con le componenti e le strutture operative del Servizio Nazionale di Protezione civile e con le autorità indipendenti e i soggetti concorrenti di cui all'art. 13, comma 2, del Codice della protezione
  2. L'Ufficio cura le proprie aree d'azione articolandosi nei seguenti Servizi, per i quali sono evidenziati i principali ambiti di coordinamento:
    1. Servizio insediamenti abitativi d'emergenza
      1. Elaborazione di modelli organizzativi e procedure per assicurare la realizzazione di insediamenti abitativi in emergenza ad uso temporaneo;
      2. progettazione e programmazione delle possibili soluzioni tecniche per insediamenti abitativi ad uso temporaneo in emergenza in relazione ai diversi scenari di rischio e ai differenti territori;
      3. raccordo con le componenti e strutture operative nazionali, e in particolare con Regioni, Province Autonome e Ministeri competenti per gli ambiti di cui ai punti 1 e 2.
    2. Servizio strutture scolastiche e universitarie d'emergenza
      1. Elaborazione di modelli organizzativi e procedure per assicurare la realizzazione di strutture scolastiche e universitarie in emergenza ad uso temporaneo;
      2. progettazione e programmazione delle possibili soluzioni tecniche per strutture scolastiche e universitarie ad uso temporaneo in emergenza in relazione ai diversi scenari di rischio e ai differenti territori;
      3. raccordo con le componenti e strutture operative nazionali, e in particolare con Regioni, Province Autonome e Ministeri competenti, per gli ambiti di cui ai punti 1 e 2.
    3. Servizio continuità territoriale in emergenza
      1. Elaborazione di modelli organizzativi e procedure per assicurare sui territori interessati la continuità delle attività economiche, produttive, agricole, del settore della pesca e degli allevamenti, socio-culturali nonché delle funzioni pubbliche in emergenza;
      2. progettazione e programmazione delle possibili soluzioni tecniche per strutture e attività di cui al punto 1 in relazione ai diversi scenari di rischio e ai differenti territori;
      3. raccordo con le componenti e strutture operative nazionali, e in particolare con Regioni, Province Autonome e Ministeri competenti, per gli ambiti di cui ai punti 1 e 2.

Art. 6
Ufficio IV - Attività per il superamento dell'emergenza

  1. Aree d'azione. Sulla base dei principi indicati nell'articolo 1, comma 3, l'Ufficio:
    1. coordina le attività tecniche del Dipartimento in relazione alla elaborazione di modelli organizzativi e procedure per il superamento delle emergenze;
    2. coordina le attività tecniche del Dipartimento in relazione alla realizzazione dell'istruttoria per le valutazioni speditive ed effettive dell'impatto di un evento emergenziale, propedeutiche alla deliberazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri nonché al monitoraggio dell'attuazione dei piani degli interventi adottati dai Commissari delegati, sino alla cessazione dello stato di emergenza;
    3. coordina le attività tecniche del Dipartimento in relazione al monitoraggio delle attività dei Soggetti subentranti in ordinario alla cessazione degli stati di emergenza, ai fini della prosecuzione degli interventi pianificati e non ancora completati;
    4. fornisce supporto alla gestione di aspetti di carattere amministrativo, giuridico e di contenziosi connessi a interventi di competenza del Dipartimento realizzati in occasione di situazioni di emergenza rientrate nell'ordinario;
    5. coordina le attività tecniche connesse al rilievo del danno;
    6. fornisce supporto alle Amministrazioni e agli enti competenti m materia di salvaguardia dei beni culturali in emergenze di protezione
  2. L'Ufficio cura le proprie aree d'azione articolandosi nei seguenti Servizi, per i quali sono evidenziati i principali ambiti di coordinamento:
    1. Servizio superamento dell'emergenza.
      1. Elaborazione di modelli organizzativi e procedure per le attività tecniche per la realizzazione di misure per il ripristino delle strutture ed infrastrutture, pubbliche e private danneggiate, nonché dei danni subiti dalle attività economiche e produttive, dai beni culturali e dal patrimonio edilizio;
      2. progettazione, programmazione e realizzazione delle istruttorie tecniche ai fini delle valutazioni speditive ed effettive dell'impatto di un evento emergenziale, propedeutiche all'eventuale dichiarazione di stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri;
      3. progettazione, programmazione e realizzazione delle attività tecniche di monitoraggio e verifica, anche tramite sopralluoghi, dello stato di attuazione dei piani di intervento dei Commissari Delegati, sino alla cessazione dello stato di
    2. Servizio rilievo del danno.
      1. Elaborazione di modelli organizzativi e procedure per le attività tecniche per la valutazione dell'impatto e il rilievo del danno;
      2. progettazione, programmazione e realizzazione delle attività tecniche di supporto alle Amministrazioni e agli enti competenti in materia di salvaguardia dei beni culturali in situazioni di
    3. Servizio gestioni rientrate in ordinario
      1. progettazione, programmazione e realizzazione delle attività tecniche di monitoraggio e verifica, anche per il tramite di sopralluoghi, delle attività dei Soggetti subentranti in ordinario alla cessazione degli stati di emergenza, ai fini della prosecuzione degli interventi pianificati e non ancora completati, sino alla chiusura della contabilità speciale;
      2. progettazione, programmazione e realizzazione delle attività tecniche di supporto alla gestione di aspetti di carattere amministrativo, giuridico e di contenziosi connessi a interventi di competenza del Dipartimento realizzati in occasione di situazioni di emergenza rientrate nell'ordinario.

Art. 7
Ufficio V - Risorse umane e strumentali e servizi generali di funzionamento

  1. Aree d'azione. Sulla base dei principi indicati nell'articolo 1, comma 3, l'Ufficio:
    1. cura le attività relative alla gestione delle risorse umane e alla tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro;
    2. cura la gestione continuativa dei servizi generali di funzionamento del Dipartimento, ivi compreso l'autoparco, e delle sue sedi operative;
    3. gestisce il supporto tecnologico ai sistemi informativi e di telecomunicazione del Dipartimento, garantendo la sicurezza informatica dei dati;
    4. promuove e realizza attività formative per il personale del Dipartimento e delle componenti e strutture operative del Servizio Nazionale, anche al fine di assicurarne la piena integrazione;
  2. L'Ufficio cura le proprie aree d'azione articolandosi nei seguenti Servizi, per i quali sono evidenziati i principali ambiti di coordinamento:
    1. Servizio gestione del personale
      1. Elaborazione di modelli organizzativi e procedure per la gestione del personale anche in situazioni di emergenza;
      2. gestione del personale, conferimento di incarichi, consulenze e attività connesse con le relazioni sindacali;
      3. progettazione, programmazione e realizzazione delle attività in materia di sorveglianza sanitaria del personale;
    2. Servizio sistemi informativi e di comunicazione.
      1. Programmazione, progettazione e realizzazione dei sistemi informativi e di cartografia e gestione dei sistemi di sicurezza informatica del Dipartimento;
      2. gestione delle infrastrutture di comunicazione compresi i sistemi di telefonia fissa e mobile;
      3. gestione delle attività di sviluppo, integrazione, interoperabilità con il portale nazionale 'open-data' e implementazione delle banche dati dipartimentali e dei sistemi informativi territoriali;
      4. supporto alle attività all'esterno delle sedi dipartimentali in occasione di situazioni di emergenza relativamente ai sistemi informativi.
    3. Servizio gestione attività generali di funzionamento
      1. Progettazione, programmazione e realizzazione delle attività relative ai servizi, alle forniture e ai lavori riguardanti la funzionalità del Dipartimento;
      2. supporto alle attività all'esterno delle sedi dipartimentali relativamente ai servizi ed alle forniture per la funzionalità del Dipartimento in situazioni di emergenza;
      3. gestione degli immobili, degli automezzi e delle sedi dipartimentali ed operative, anche ai fini dell'attuazione delle disposizioni in materia di sicurezza del personale sui luoghi di lavoro, con specifico riferimento al supporto all'RSPP per la definizione dei Documenti di valutazione dei rischi per attività sia nelle sedi sia in esterno nonché all'individuazione e alla fornitura al personale dei relativi DPI.
    4. Servizio formazione
      1. Progettazione, programmazione e realizzazione dei modelli e delle attività di formazione delle diverse componenti e strutture operative, anche al fine di promuovere la diffusione di linguaggi e procedure comuni nell'intero Servizio Nazionale;
      2. progettazione, programmazione e realizzazione delle attività formative del personale del Dipartimento, in collaborazione con il Segretariato Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
      3. partecipazione del personale del Dipartimento a progetti formativi in qualità di esperti o docenti.

Art. 8
Ufficio VI - Amministrazione e bilancio

  1. Sulla base dei principi indicati nell'articolo 1, comma 3, l'Ufficio:
    1. coordina l'azione del Dipartimento volta alla elaborazione di modelli organizzativi e procedure relativi all'attività contabile per la gestione ed il superamento dell'emergenza;
    2. coordina le attività volte alla programmazione, gestione e controllo delle risorse finanziarie del Fondo per la protezione civile, del Fondo per le emergenze nazionali, di quelle assegnate per finalità di legge e di quelle finalizzate al funzionamento del Dipartimento ed al controllo di gestione;
    3. assicura il coordinamento tecnico amministrativo per l'approvvigionamento di beni e servizi, forniture e lavori, la sottoscrizione di convenzioni e protocolli d'intesa per le attività di previsione e prevenzione dei rischi e per la gestione e il superamento dell'emergenza nonché per il rogito degli atti dipartimentali;
    4. provvede agli adempimenti relativi al trattamento economico del personale e dei collaboratori ed agli adempimenti fiscali e previdenziali;
    5. coordina le interlocuzioni con il competente Ispettorato della Ragioneria generale dello Stato in ordine all'attivazione di attività ispettive sulle gestioni commissariali ovvero dei soggetti subentranti in ordinario nonché in relazione agli adempimenti derivanti da dette attività.
  2. L'Ufficio cura le proprie aree d'azione articolandosi nei seguenti Servizi, per i quali sono evidenziati i principali ambiti di coordinamento:
    1. Servizio bilancio, programmazione e affari finanziari.
      1. Gestione e monitoraggio delle risorse finanziarie del Fondo per le emergenze nazionali, del Fondo della protezione civile, di quelle assegnate per finalità di legge e di quelle finalizzate al funzionamento del Dipartimento;
      2. relazioni con gli organi di controllo relativamente agli atti di gestione delle risorse finanziarie, per i quali fornisce il riscontro sulle relative coperture;
      3. gestione del servizio di cassa del Dipartimento;
      4. progettazione, programmazione e realizzazione delle attività volte ad assicurare il controllo di gestione;
      5. attivazione di attività ispettive, presso i competenti organi della Ragioneria dello Stato, sulle gestioni commissariali ovvero dei soggetti subentranti in ordinario e adempimenti conseguenti.
    2. Servizio politiche contrattuali e convenzioni.
      1. Elaborazione di modelli organizzativi e procedure per le attività tecnico amministrative, contrattuali e convenzionali in situazioni di emergenza;
      2. gestione delle procedure per l'approvvigionamento di servizi, forniture e lavori relativi all'operatività ed alla funzionalità del Dipartimento nonché in situazioni di emergenza;
      3. gestione delle attività tecnico-amministrative relative agli accordi e alle convenzioni con altre amministrazioni o componenti e strutture operative del Servizio Nazionale;
      4. funzioni dell'Ufficiale Rogante, che cura il rogito degli atti dipartimentali;
      5. gestione delle attività di competenza del consegnatario dei materiali e dei beni strumentali del Dipartimento.
    3. Servizio trattamento economico.
      1. Gestione delle attività connesse con il trattamento economico del personale;
      2. gestione delle attività contabili relative agli incarichi di studio, collaborazione e consulenza;
      3. gestione delle attività connesse agli adempimenti fiscali e previdenziali del Dipartimento.

Art. 9
Ufficio del Vice Capo del Dipartimento, Ufficio del Direttore operativo per il coordinamento delle emergenze, Ufficio per il coordinamento dell'attività giuridica, legislativa e del contenzioso, Dirigente di prima fascia con compiti di consulenza, studio e ricerca e Servizi di diretta collaborazione del Capo del Dipartimento

  1. Al fine di evitare soluzioni di continuità nell'esercizio delle funzioni di coordinamento del Servizio Nazionale e di direzione del Dipartimento, il Vice Capo del Dipartimento sostituisce il Capo del Dipartimento nei suoi compiti e responsabilità in caso di assenza, vacanza o impedimento. Inoltre il Vice Capo del Dipartimento esercita specifiche funzioni direttamente delegate dal Capo del Dipartimento.
  2. Sulla base dei principi indicati nell'articolo 1, comma 3, il Vice Capo del Dipartimento inoltre:
    1. coadiuva il Capo del Dipartimento nell'attività di raccordo con i Dipartimenti, Uffici e le altre strutture della Presidenza del Consiglio dei ministri, nonché con i soggetti istituzionali competenti per le attività di previsione, prevenzione, gestione e superamento dell'emergenza;
    2. favorisce l'attività di raccordo e coordinamento tra gli Uffici e i servizi del Dipartimento;
    3. coordina le procedure volte all'individuazione dei Responsabili Unici del Procedimento, dei Direttori dei lavori e dell'esecuzione contrattuale, anche ai fini dell'organizzazione di specifiche unità di supporto;
    4. coordina le politiche di gestione documentale del Dipartimento;
    5. coordina le attività relative alla progettazione, programmazione, attuazione e monitoraggio degli accordi e delle convenzioni con altre amministrazioni o componenti e strutture operative, nonché all'implementazione di nuove tecnologie;
    6. coordina le attività di comunicazione del Dipartimento e di diffusione della cultura della protezione civile;
    7. coordina la gestione dell'Osservatorio sulle buone pratiche in materia di attività di protezione civile.
  3. Il Vice Capo del Dipartimento nell'esercizio delle sue funzioni si avvale del seguente servizio, per il quale, sulla base dei principi dell'articolo 1 comma 3, sono evidenziati i principali ambiti di coordinamento:
    1. Servizio comunicazione e cultura della protezione
      1. Progettazione, programmazione e realizzazione delle attività di informazione e di comunicazione del Dipartimento, redazione e aggiornamento del sito istituzionale, promozione di iniziative orientate ai nuovi mezzi di comunicazione;
      2. raccolta, monitoraggio e condivisione della documentazione digitale sulle attività pubbliche del Dipartimento;
      3. relazioni con i cittadini, mediante il Contact Center del Dipartimento;
      4. elaborazione di modelli organizzativi e procedure per promuovere il coordinamento delle attività di comunicazione in emergenza;
      5. progettazione, programmazione e realizzazione di iniziative per diffondere la cultura della protezione civile e favorire la partecipazione attiva dei cittadini;
      6. progettazione, programmazione e realizzazione di progetti dedicati agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado e delle Università, in materia di protezione civile;
      7. progettazione, programmazione e realizzazione dei progetti di Servizio civile del Dipartimento;
      8. gestione delle istruttorie per la concessione del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri alle manifestazioni di interesse e delle benemerenze di protezione civile.
  4. Al fine di garantire il supporto all'azione del Capo del Dipartimento per l'esercizio delle funzioni di coordinamento e direzione unitaria delle attività di emergenza, il Direttore Operativo per il coordinamento delle emergenze, preposto all'Ufficio di cui al comma 5, assicura il raccordo dell'azione degli altri Uffici.
  5. Sulla base dei principi indicati nell'articolo 1, comma 3, l'Ufficio del Direttore Operativo per il coordinamento delle emergenze:
    1. coordina, con le sale operative, il monitoraggio delle informazioni provenienti dal territorio, in raccordo con le componenti e le strutture operative del Servizio Nazionale;
    2. a supporto dell'azione del Capo del Dipartimento coordina la risposta operativa del Servizio Nazionale e dirige quella del Dipartimento in situazioni di emergenza;
    3. assicura il coordinamento dell'Unità di crisi del Dipartimento;
    4. coordina la predisposizione e la successiva attuazione degli atti di indirizzo in materia di pianificazione di emergenza e dì attività esercitative, nonché dei modelli operativi e di intervento per la gestione delle emergenze e delle esercitazioni sul territorio nazionale ed estero;
    5. supporta l'attività del Comitato Operativo della Protezione Civile;
    6. cura la partecipazione del Dipartimento al 'Nucleo Interministeriale Situazione e Pianificazione';
    7. coordina le attività volte alla predisposizione di linee guida e criteri di indirizzo per l'applicazione delle misure di assistenza alla popolazione in caso di emergenza.
  6. L'Ufficio di cui al comma 5 cura le proprie aree d'azione articolandosi nei seguenti Servizi, per i quali sono evidenziati i principali ambiti di coordinamento:
    1. Servizio pianificazione di protezione civile e attività esercitative.
      1. Raccolta, monitoraggio e condivisione delle informazioni sulla pianificazione di emergenza di protezione civile;
      2. progettazione, programmazione e realizzazione della pianificazione di protezione civile di rilievo nazionale e degli indirizzi per quella relativa ai diversi livelli territoriali;
      3. progettazione, programmazione e realizzazione delle esercitazioni nazionali e internazionali di protezione civile ed elaborazione di modelli organizzativi e procedure delle attività addestrative di livello territoriale, individuando, per queste ultime, le modalità di partecipazione e intervento del  Dipartimento.
    2. Servizio supporto operativo per l'emergenza.
      1. Elaborazione di modelli organizzativi e procedure di intervento per la risposta operativa del Dipartimento in situazioni di emergenza;
      2. supporto nelle attività di gestione delle emergenze, anche ai fini della mobilitazione della struttura dipartimentale in Italia e all'estero;
      3. supporto alle attività del Comitato operativo della protezione civile;
      4. elaborazione di modelli organizzativi e procedure di intervento per le attività di assistenza alla popolazione in situazioni di emergenza, con particolare riferimento alla definizione e organizzazione delle misure di assistenza alloggiativa della popolazione quali strutture campai alberghi ed altre analoghe forme di
    3. Servizio Sala Situazione Italia e Centro Operativo Emergenze Marittime - COEMM
      1. Elaborazione di modelli organizzativi e procedure per il funzionamento di SISTEMA presso la Sala Situazione Italia e per l'integrazione delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile, che ne fanno parte;
      2. raccolta, monitoraggio e condivisione delle informazioni riguardanti situazioni di emergenza;
      3. attivazione della risposta operativa del Dipartimento in situazioni di emergenza;
      4. valutazione delle crisi conseguenti ad eventi di inquinamento in mare, con supporto alle attività di bonifica e recupero di relitti in mare o spiaggiati in caso di dichiarazione dello stato di emergenza e monitoraggio delle attività di soccorso in caso di incidenti in mare, attraverso il Centro Operativo Emergenze Marittime (COEMM).
    4. Servizio Centro Operativo Aereo Unificato - COAU
      1. Elaborazione di modelli organizzativi e procedure per l'impiego degli aeromobili della flotta di Stato nella lotta aerea agli incendi boschivi;
      2. progettazione, programmazione e realizzazione delle attività aeronautiche di interesse del Servizio Nazionale, mediante l'impiego operativo di aeromobili in caso di emergenza o per ulteriori esigenze del Dipartimento, in Italia e all'estero;
      3. raccolta, monitoraggio e condivisione delle informazioni e dei dati di interesse aeronautico.
    5. Servizio mobilità e servizi essenziali
      1. Elaborazione di modelli organizzativi e procedure per lo scambio di informazioni e di dati con i soggetti gestori delle infrastrutture di mobilità e dei servizi essenziali di interesse nazionale, nonché per l'attivazione degli stessi in situazioni di emergenza;
      2. progettazione, programmazione e realizzazione delle attività volte ad assicurare, in situazioni di emergenza, la continuità o il ripristino della funzionalità delle infrastrutture di mobilità e dei servizi essenziali;
      3. partecipazione alle attività del Centro di coordinamento nazionale in materia di viabilità operante nell'ambito del Ministero dell'Interno.
  7. Al fine di garantire il supporto all'azione del Capo del Dipartimento per l'esercizio delle funzioni di coordinamento dell'azione di previsione, prevenzione, contrasto e superamento delle emergenze, l'Ufficio per il coordinamento dell'attività giuridica e legislativa e del contenzioso, sulla base dei principi indicati nell'articolo 1, comma 3:
    1. cura il coordinamento delle attività di natura giuridica, legislativa e legale nella materia della protezione civile, in raccordo con i soggetti competenti della Presidenza del consiglio dei ministri, delle altre Amministrazioni centrali e territoriali e delle strutture operative del Servizio nazionale;
    2. cura la partecipazione e l'intervento coordinato degli Uffici dipartimentali nello studio e nell'elaborazione di proposte normative nei settori di competenza, nonché nelle attività istruttorie propedeutiche alla gestione del contenzioso comunitario ed internazionale, costituzionale, civile, penale, amministrativo, contabile e arbitrale;
    3. assicura il coordinamento delle attività dì natura giuridica e legislativa finalizzate alla preparazione, gestione e superamento delle
  8. L'Ufficio di cui al comma 7 cura le aree d'azione di cui al precedente comma articolandosi nei seguenti Servizi, che operano nei seguenti ambiti di coordinamento:
    1. Servizio attività giuridica e legislativa:
      1. predisposizione di atti normativi e provvedimenti di carattere ordinario e straordinario negli ambiti di azione del Dipartimento;
      2. partecipazione al processo di formazione delle leggi e dei provvedimenti di natura ordinamentale e alle attività preparatorie del Consiglio dei Ministri;
      3. attività parlamentare e di riscontro agli atti di sindacato ispettivo;
      4. attività necessarie ai fini del rilascio del parere legale sulle leggi regionali;
      5. valutazione e studio di problematiche di natura giuridica e legislativa
    2. Servizio del contenzioso:
      1. valutazione e gestione del contenzioso comunitario ed internazionale, costituzionale, civile, penale, amministrativo, contabile e arbitrale, delle attività precontenziose e stragiudiziali, nonché dei ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica;
      2. relazioni con l'Avvocatura dello Stato e gli organi giurisdizionali;
      3. gestione dei dossier inerenti alle richieste d'informazione della Commissione europea propedeutiche all'eventuale avvio delle procedure d'infrazione unitamente a quelli a queste ultime conseguenti nonché quelle afferenti all'accesso ai documenti eurounitari su richiesta della Commissione europea ed ai rinvii pregiudiziali alla Corte di Giustizia UE;
      4. valutazione e gestione delle richieste di accesso civico ai sensi del D. Lgs n. 33/2013;
      5. valutazione e gestione delle richieste di accesso agli atti ai sensi della legge n. 241/1990.
  9. Il Capo del Dipartimento nell'esercizio delle sue funzioni si avvale dei seguenti servizi, per i quali, sulla base dei principi dell'articolo I comma 3, sono evidenziati i principali ambiti di coordinamento:
    1. Servizio di segreteria del Capo del Dipartimento.
      1. Attività concernenti le relazioni istituzionali del Capo del Dipartimento;
      2. gestione documentale del Dipartimento e relativa elaborazione di modelli organizzativi e procedure;
      3. progettazione, programmazione e realizzazione delle attività tecnico-operative di supporto all'attività istituzionale del Capo del Dipartimento, anche attraverso l'acquisizione degli elementi prodotti dagli Uffici e dai Servizi utili all'elaborazione coordinata di documenti e rapporti;
      4. supporto alle attività del Comitato paritetico Stato - Regioni - Enti locali e degli altri organismi di confronto e collaborazione tra Stato, Regioni ed Enti territoriali, per i temi di protezione civile;
      5. attività del punto di controllo NATO-UE/S.
    2. Servizio relazioni e attività internazionali
      1. Relazioni con gli organismi nazionali responsabili per le azioni di cooperazione internazionale, con gli organismi europei e internazionali e con i singoli Stati in materia di protezione civile;
      2. relazioni con il Centro di coordinamento della risposta in emergenza (ERCC) della Commissione Europea ed elaborazione di modelli organizzativi e procedure per la partecipazione del Servizio Nazionale alla capacità di risposta europea;
      3. partecipazione alla formazione del processo normativo in ambito Europeo e attività relative al Fondo di Solidarietà dell'Unione Europea;
      4. progettazione, programmazione e realizzazione delle attività del Dipartimento connesse con la gestione dei Fondi strutturali e d'investimento
    3. Servizio pianificazione strategica, controllo interno e trasparenza
      1. Progettazione, programmazione e realizzazione degli strumenti per il processo di pianificazione strategica e monitoraggio del Dipartimento e per la mappatura delle linee di attività e l'articolazione dei processi interni;
      2. elaborazione di modelli organizzativi e procedure per l'organizzazione del personale del Dipartimento, finalizzati a valorizzarne le professionalità ed attitudini, in coerenza con le priorità della pianificazione strategica;
      3. progettazione, programmazione e realizzazione delle attività volte ad assicurare la trasparenza e la prevenzione della corruzione dell'azione amministrativa del Dipartimento;
      4. gestione dell'applicazione del sistema dì valutazione della dirigenza;
      5. relazioni con l'Ufficio del Controllo Interno della Presidenza del Consiglio dei Ministri relativamente alla pianificazione strategica, alla valutazione della dirigenza, alla trasparenza e alla prevenzione della corruzione e presidio degli strumenti
    4. Ufficio stampa del Dipartimento
      1. Relazioni con gli organi di informazione;
      2. raccolta, monitoraggio e condivisione delle agenzie di stampa, dei servizi dei tele-radio giornali, delle trasmissioni televisive e radiofoniche, e realizzazione della rassegna stampa quotidiana e periodica;
      3. partecipazione alla progettazione, programmazione e realizzazione delle strategie di comunicazione istituzionale del Dipartimento;
      4. gestione delle pagine social del
  10. Il Capo del Dipartimento nell'esercizio delle sue funzioni si avvale di un Dirigente di prima fascia con compiti di consulenza, studio e ricerca.

Art. 10
Disposizioni finali

  1. L'efficacia del presente decreto decorre dal 1 giugno
  2. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto è abrogato il decreto del Segretario Generale del 24 novembre 2020.

Roma, 28 aprile 2021

IL SEGRETARIO GENERALE