comunicato stampa27 novembre 2025

Il rischio sismico in italia tra strategie e nuovi strumenti

La presentazione del progetto MARS, il 1° dicembre presso la Biblioteca Nazionale di Roma 

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Scenari, mappe, strumenti, strategie di prevenzione, mitigazione e comunicazione del rischio sismico, a supporto del Sistema di Protezione Civile. Questo il focus di MARS - Mappe di Rischio Sismico, il progetto sviluppato da Dipartimento della Protezione Civile, in collaborazione con i centri di competenza ReLUIS (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica e Strutturale) ed EUCENTRE (Centro di Formazione e Ricerca in Ingegneria Sismica) che sarà presentato, lunedì 1°dicembre, all’Auditorium della Biblioteca Nazionale di Roma. 

L'evento “MARS, Mappe di Rischio Sismico a scala nazionale e comunicazione del rischio” che vedrà, tra gli altri, la presenza del Capo Dipartimento della Protezione Civile, segna la conclusione di un percorso pluriennale che ha portato all'adozione di strumenti tecnico-scientifici innovativi per le attività di valutazione e riduzione del rischio sismico in Italia.

Un valido supporto a disposizione di tutti i livelli istituzionali impegnati nelle attività di pianificazione di protezione civile e mitigazione del rischio sui territori, a tutela delle comunità, del patrimonio edilizio residenziale, di quello pubblico e delle infrastrutture strategiche.

«Un progetto congiunto che, commenta il Capo Dipartimento, Fabio Ciciliano, conferma l’impegno costante del Sistema di Protezione Civile nell’applicazione di conoscenze tecnico-scientifiche sempre più avanzate alle molteplici attività di prevenzione strutturale e non strutturale, a tutela delle comunità e dei territori».

Con MARS anche la prevenzione non strutturale entra in una nuova fase. Tra i suoi elementi chiave, infatti, c’è l'adozione di strategie di comunicazione innovative, volte ad accrescere la consapevolezza tra la popolazione «attività fondamentali - conclude Ciciliano - per diffondere la cultura della prevenzione di protezione civile e rendere le comunità sempre più resilienti e informate sui rischi del nostro Paese».