Stati Generali del Volontariato 2012
Tra il 13 e il 15 aprile 2012 si sono svolti a Roma, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi Roma Tre, gli Stati Generali del Volontariato di Protezione Civile.
L’appuntamento è stato una tappa importante del percorso intrapreso da volontariato e istituzioni per discutere, in un contesto ampio e partecipato, i grandi temi che interrogano chi si occupa di cittadinanza attiva.
Ad incontrarsi sono stati i rappresentanti di organizzazioni nazionali, associazioni locali e gruppi comunali: diverse espressioni e articolazioni del mondo del volontariato, straordinaria realtà del nostro Paese. In particolare hanno partecipato ai lavori circa 250 delegati che si sono confrontrati su “valori, rappresentanza, ruoli e risorse”, gli argomenti oggetto dell’incontro. Vista l’importanza di un confronto partecipato e attivo su questi temi, il Dipartimento ha realizzato una consultazione on line, chiusa il 10 aprile 2012. I contributi ricevuti, pubblicati su questo sito, sono stati consegnati ai delegati durante le giornate di lavoro.
Gli Stati Generali del 2012 sono stati realizzati a 12 anni dall’ultima Conferenza nazionale del volontariato di protezione civile, tenutasi a Orvieto nel marzo 2000, e a 11 anni dall’emanazione del Regolamento sulla partecipazione delle organizzazioni di volontariato nelle attività di protezione civile (Dpr 194/2001).
L’incontro si è tenuto in occasione del ventesimo anniversario della nascita Servizio Nazionale di Protezione Civile e del trentennale del Dipartimento, e ha consentito una riflessione generale sul ruolo del volontariato e sui suoi cambiamenti nell’ambito del sistema di protezione civile in Italia. L'iniziativa ha inoltre ricevuto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Le tre giornate. Il 13 aprile è stata la giornata di apertura dell’iniziativa che ha avuto luogo alla presenza delle più alte cariche dello Stato e dei vertici delle componenti e strutture operative del Servizio Nazionale di Protezione Civile. La data del 14 aprile è stata interamente dedicata agli “addetti ai lavori” che hanno affrontato i temi suddivisi in quattro gruppi di studio.
Gli Stati Generali si sono conclusi domenica 15 aprile con la presentazione degli esiti dei lavori.
Di seguito, i resoconti delle tre giornate.
Solidarietà, partecipazione, democrazia: questi i grandi valori che ispirano l’azione del volontariato di protezione civile volta alla tutela dei cittadini e alla salvaguardia del territorio. Come difendere questi valori, come accrescere l’attitudine del volontariato di protezione civile a operare insieme, come assicurarne l’autonomia e la specificità, ma al tempo stesso la piena integrazione con le Istituzioni e il più ampio e complesso mondo del volontariato e dell’associazionismo, come definire gli ambiti di azione, sono alcuni degli argomenti su cui verterà la discussione con l’obiettivo di individuare soluzioni e strategie per rafforzare nei prossimi anni la cittadinanza attiva.
La crescita di questa componente e struttura operativa del Sistema di Protezione Civile ha portato il volontariato di protezione civile a caratterizzarsi come mondo vasto e diffuso, sempre più complesso, fatto di soggetti diversi tra loro, con modalità organizzative ed operative differenziate e forti peculiarità. Individuare le giuste forme di rappresentanza e di confronto, che sappiano garantire il processo democratico e l’autonomia sancita dalla legge 266 del 1991 e assicurino la necessaria armonizzazione tra organizzazioni nazionali, associazioni locali e gruppi comunali, è uno degli obiettivi che gli Stati Generali si prefiggono.
Associazioni locali di protezione civile , gruppi comunali e organizzazioni nazionali rappresentano oggi un presidio prezioso sul territorio e un elemento imprescindibile per la capacità operativa di risposta del Sistema nelle emergenze. Ma oggi più che mai il volontariato si traduce anche in un’azione quotidiana di prevenzione che implica un rapporto costante con le istituzioni e con la popolazione. Armonizzare i diversi ambiti e livelli di intervento, tutelando le peculiarità di ciascuno e contestualmente incardinando l’azione del volontariato in un sistema più generale di responsabilità e coordinamento è un obiettivo tanto urgente quanto delicato e complesso. L’incontro degli Stati Generali servirà a fare tesoro delle esperienze e a tracciare il percorso per costruire un sistema organico e dinamico, capace di rispondere alle molteplici esigenze operative e di integrarsi con anche con nuove diverse realtà.
Il volontariato di protezione civile ha spesso difficoltà d'accesso a finanziamenti o contributi che ne garantiscano la sopravvivenza. Questo limite compromette non solo la possibilità di far fronte alle necessità strutturali ordinarie di formazione, implementazione delle capacità operative e mantenimento delle attrezzature, ma anche la possibilità di garantire l’operatività che compete alle organizzazioni nella gestione delle emergenze, nell’erogazione di servizi di tutela e prevenzione dei rischi, nel monitoraggio del territorio e nella divulgazione della cultura di protezione civile. Lo scenario attuale desta nelle organizzazioni preoccupazioni: i tagli dei finanziamenti in via diretta e indiretta ne colpiscono la vitalità, ne minacciano la sopravvivenza, ne limitano le capacità operative. Obiettivo dell’incontro è analizzare i nuovi possibili canali di finanziamento e discutere sulle modalità concrete di accesso, prevedendo un più efficace dinamismo da parte delle organizzazioni stesse nell’individuazione delle risorse necessarie e una maggiore attenzione da parte delle istituzioni.
Gli Stati Generali del volontariato di protezione civile rappresentano un passaggio fondamentale da tempo atteso e auspicato dalle organizzazioni nazionali come dalle associazioni locali e dai gruppi comunali. Uno spazio che ha permesso al volontariato di parlare liberamente in prima persona del proprio futuro. Tematiche importanti come i valori, la rappresentanza, i ruoli e le modalità operative, le risorse, che da tempo erano vissute dai volontari come problematiche e potenzialità da sviscerare e sviluppare insieme, ma che negli ultimi 12 lunghi anni non avevano trovato i necessari luoghi per essere correttamente affrontate. Risale infatti al 2000 l’ultima Conferenza del volontariato di protezione civile tenuta ad Orvieto.