Il monitoraggio della frana
Per valutare le velocità del movimento franoso è stato installato un sistema di monitoraggio integrato che consente di misurare gli spostamenti superficiali del dissesto e di programmare gli interventi per la messa in sicurezza dell'area e delle infrastrutture coinvolte.
Sistema SAR
Il Centro di Competenza DST-UNIFI dal 29 Aprile 2010 ha installato un sistema radar basato a terra (GBInSAR LiSALab) in collaborazione con la Società ElleGi srl – LiSALab.
Questo sistema acquisisce continuamente i dati elaborando così un’immagine radar ogni 4 minuti e permette il monitoraggio in tempo reale del dissesto. Lo strumento, posizionato sul versante opposto rispetto a quello in frana, consente di monitorare la porzione inferiore e il piede della frana.
Dall’analisi degli interferogrammi, cioè dalla differenza tra due immagini radar, è possibile stimare lo spostamento della frana con un grado di precisione che arriva fino a pochi millimetri.
Il DST-UNIFI provvede a produrre giornalmente un bollettino di monitoraggio e mensilmente un report in cui sono riportati in dati acquisiti dal sistema - Report_UNIFI_marzo2011(217 Kb)(333 Kb); Report_UNIFI_aprile2011(333 Kb);Report_UNIFI_maggio2011(997 Kb).
All’inizio del periodo di monitoraggio l’intero corpo franoso presentava movimenti elevati specie in corrispondenza del piede della frana. Le velocità medie rilevate dal sistema erano notevoli ed arrivavano fino a 2,5 metri al giorno - Bollettino 1° maggio 2010(1581 Kb).
Con il passare dei mesi, anche a seguito dell’esecuzione da parte della struttura commissariale degli interventi per il drenaggio superficiale e profondo della frana, gli spostamenti rilevati dal sistema GB-InSAR si sono ridotti sia in termini areali che di entità Attualmente tale sistema individua movimenti solo nel settore occidentale del piede di frana (settore D), laddove, peraltro, gli spostamenti sono riconducibili a fattori locali e non a un’instabilità complessiva del corpo di frana.
Il settore D risulta ancora oggi in movimento ma con velocità medie dell’ordine di un centimetro al giorno, notevolmente inferiori a quelle di alcuni metri al giorno registrate nel mese di maggio 2010 - Bollettino_UNIFI_26 luglio 2011(520 Kb).
Stazioni topografiche
L’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del CNR, (Irpi-Cnr), gruppo di geomonitoraggio della sezione di Torino, in qualità di Centro di Competenza del Dipartimento ha attivato una rete di monitoraggio topografico per la misura delle velocità di spostamento nelle diverse aree del corpo di frana.
L’Irpi-Cnr elabora giornalmente un bollettino di monitoraggio e mensilmente un report in cui sono riportati in dati acquisiti dalla rete di monitoraggio (Report gennaio 2011(543 Kb), report febbraio 2011(639 Kb),report marzo 2011(1451 Kb), report aprile 2011(1416 Kb), report maggio 2011(1500 Kb), report giugno 2011(1552 Kb).
I sistemi di monitoraggio automatizzati presenti sul posto sono:
• una stazione meteorologica automatizzata installata nella zona di testata della frana, attiva dal 6 ottobre 2010;
• una stazione totale robotizzata installata nella zona di testata della frana, attiva dal 29 aprile 2010.
• una stazione totale robotizzata installata nel settore medio-alto del fenomeno franoso, attiva dal 9 giugno 2010
• una stazione totale robotizzata installata nel settore del pied della frana, ovvero dell’area di accumulo del fenomeno, attiva dal 30 aprile 2010.
Nella zona di testata della frana i dati finora raccolti hanno evidenziato una sostanziale stabilità con spostamenti massimi di pochi centimetri al mese, a parte movimenti molto localizzati dove i tassi di spostamento sono stati maggiori di oltre 10 centimetri al mese.
Nel settore medio-alto del fenomeno franoso le misure realizzate hanno evidenziato limitati spostamenti nel settore fino al mese di dicembre 2010. A partire da questa data si sono riscontrati movimenti, diversificati per le varie zone del settore, che hanno raggiunto tassi di spostamento massimi di circa 30 cm al mese. Nel corso degli ultimi mesi i tassi di spostamento sono ridotti in tutte le zone, e attualmente non superano i 10 cm al mese (Report_IRPI_giugno2011(1552 Kb). I movimenti rilevati sono da mettere in relazione alla particolare concentrazione di acque superficiali e sotterranee che si riscontra in tale settore dove a luglio 2011 sono in corso di realizzazione gli interventi approvati dal Commissario Delegato, consistenti in opere di drenaggio superficiali e profonde.
Nel settore del piede della frana, il monitoraggio topografico, così come quello con il sistema GB-InSAR, ha riscontrato all’inizio delle osservazioni velocità molto elevate, di 3,60 metri al giorno (Bollettino 1° maggio 2010(689 Kb) con spostamenti che interessavano l’intero piede della frana.
Da alcuni mesi invece i movimenti sono limitati esclusivamente alla zona D del piede ed attualmente interessano solo piccole porzioni di questa zona. Le velocità rilevate dal sistema di monitoraggio sono pari al massimo a 1 centimetro al giorno, mostrando, quindi, valori più bassi rispetto a quelle riscontrati nel maggio 2010 (Bollettino_IRPI_26luglio 2011(2750 Kb)).