Cosa sapere Isola di Vulcano

Questi contenuti nascono dalla collaborazione tra Dipartimento della protezione civile, Regione Siciliana e gli Osservatori Vesuviano ed Etneo dell’Ingv – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Sono stati elaborati in occasione dell’esercitazione nazionale Vulcano 2022, in preparazione della campagna nazionale di comunicazione Io non Rischio Isola di Vulcano. 

È un vulcano attivo
L’isola di Vulcano, la più meridionale delle sette isole che compongono l’arcipelago delle Eolie, raggiunge un’altitudine di 500 metri sul livello del mare (Monte Aria) e rappresenta la parte emersa di un apparato vulcanico la cui base si trova a 900 metri sotto il livello del mare. I centri eruttivi principali, da considerarsi attivi, sono il cratere di La Fossa e i coni di Vulcanello.

L’ultima eruzione risale al 1888-98. Da allora il vulcano è quiescente e mostra un’intensa attività di emissione di gas e vapore ad alta temperatura dal cratere di La Fossa e in prossimità del Porto di Levante.

Da settembre 2021 gli incrementi dei parametri di concentrazione e temperatura dei gas vulcanici monitorati hanno reso necessario innalzare l’allerta al livello giallo, che indica un potenziale stato di disequilibrio del vulcano.

L'isola conta circa 1400 residenti ma, nella stagione estiva, può arrivare ad ospitare migliaia di turisti.

È possibile prevedere l’attività vulcanica? 
Su Vulcano è attivo un sistema di monitoraggio dei parametri geofisici e geochimici (sismicità, deformazioni del suolo, composizione e temperatura dei gas, ecc.), le cui variazioni consentono di rilevare possibili evoluzioni del suo stato di attività. Queste variazioni potrebbero anticipare un’eruzione. 

Alcuni fenomeni pericolosi, come le esplosioni freatiche - emissioni di vapore, acqua, cenere, roccia e bombe vulcaniche - possono tuttavia verificarsi in qualsiasi momento senza segnali precursori rilevabili dal sistema di monitoraggio. 

Come funziona l’allertamento 
Il sistema di allertamento nazionale per i vulcani italiani prevede specifici “livelli di allerta” (VERDE, GIALLO, ARANCIONE, ROSSO) che descrivono lo stato di attività del vulcano sulla base dei parametri del monitoraggio e dei fenomeni in corso. A ciascun livello corrispondono variazioni dei parametri via via più importanti e, in generale, la possibilità che si verifichino fenomeni sempre più pericolosi.   

Alcuni fenomeni pericolosi, come le esplosioni freatiche, possono avvenire repentinamente, a prescindere dal livello di allerta dichiarato.

Per far fronte alle variazioni dello stato del vulcano, sono attivate diverse fasi operative (ATTENZIONE, PREALLARME, ALLARME) decise dal Dipartimento della Protezione Civile, che prevedono specifiche misure di protezione civile per la mitigazione del rischio e la salvaguardia della popolazione.  Le fasi operative non sono necessariamente collegate al livello di allerta, in quanto dipendono non solo dallo stato del vulcano, ma da scelte operative connesse a vari fattori (es. numero di persone sull’isola in base alla stagione turistica, ecc.).

Cosa può succedere in caso di eruzione?
Un’eruzione di Vulcano sarebbe preceduta da una serie di variazioni importanti dei parametri monitorati e da fenomeni già di per sé potenzialmente pericolosi, quali terremoti, frane o l’aumento delle emissioni di gas dal cratere e dal suolo in varie parti dell’isola. 
Le eruzioni di Vulcano possono avere intensità variabile, ripetersi ciclicamente anche per anni e sono di due tipi:

  • Le eruzioni effusive generano prevalentemente colate di lava che scorrono in superficie con una temperatura che va dai 700°C ai 1200°C e con una velocità di propagazione che dipende dalle caratteristiche del magma.
  • Le eruzioni esplosive danno origine all’espulsione e ricaduta di materiali grossolani (bombe e blocchi) e di materiali fini (cenere e lapilli). Questo tipo di eruzione può generare una colonna eruttiva sostenuta di gas e materiale vulcanico di varie dimensioni, che può raggiungere fino ad alcuni chilometri di altezza. Flussi piroclastici ad alta temperatura e velocità potrebbero scorrere principalmente lungo i versanti del cono di La Fossa, e propagarsi sulla superficie del mare fino a centinaia di metri dalla costa.

Cosa prevede il piano nazionale di protezione civile? 
La pianificazione nazionale di protezione civile prevede, in caso di dichiarazione della fase di preallarme, la permanenza sull’isola solo ai cittadini che ci vivono stabilmente. Alla dichiarazione della fase di allarme si procede invece con l’evacuazione dell’intera isola. 

La popolazione sarà allontanata con navi dal porto di Levante o dai moli di Gelso e Ponente e, se necessario, anche con elicotteri; le scelte operative dipenderanno anche dalle condizioni meteo-marine del momento.

I cittadini potranno scegliere tra l’autonoma sistemazione con relativo contributo economico, oppure ricevere ospitalità presso alloggi messi a disposizione da Regione e Comune. 

In caso di rapida evoluzione dello stato del vulcano, con immediato passaggio ad una fase di allarme, senza passare per il preallarme, anche i turisti presenti sull’isola verrebbero allontanati tempestivamente.

Quali altri fenomeni pericolosi possono derivare dall’attività vulcanica?
Sull’isola sono possibili diversi fenomeni pericolosi connessi alla dinamica del vulcano, come terremoti, frane e maremoti. In particolare, i maremoti, possono generarsi a causa dell’attività eruttiva del vulcano, di terremoti sottomarini di forte intensità nel Mar Mediterraneo, o di frane di grandi dimensioni in altre località costiere (es. Stromboli) o sull’isola di Vulcano stessa.

Inoltre, il fenomeno più frequente in tutti gli stati di attività del vulcano, è la fuoriuscita di gas vulcanici dal sottosuolo e dalle fumarole sia in area craterica sia in aree esterne al cono di La Fossa (es. aree abitate del Porto di Levante). Il gas è costituito prevalentemente da anidride carbonica (CO2), acido solfidrico (H2S) e anidride solforosa (SO2).

Questi gas possono essere molto pericolosi per la salute di chi si trova anche solo temporaneamente sull’isola e, in caso di concentrazioni elevate, possono diventare letali anche per periodi brevi di esposizione. Essendo più pesanti dell’aria, influenzati anche dalle condizioni atmosferiche, si stratificano verso il suolo.

I gas pericolosi possono interessare le aree abitate, in particolare di Vulcano Porto, risalendo dal suolo o anche provenendo dal cratere, spinti verso il basso dal vento.

 

Cosa devi sapere?

  • Se vivi o visiti l’isola di Vulcano, ricordati che ti trovi su un vulcano attivo.
  • I gas vulcanici emessi sull’isola, in certe concentrazioni, possono essere molto pericolosi per la salute umana e per gli animali. Alcuni di questi gas sono inodori, insapori e incolori e quindi non sono percepibili.
  • Su Vulcano possono verificarsi anche terremoti: tieni a mente le relative norme di comportamento.
  • Le coste dell’isola di Vulcano possono essere interessate anche da maremoti (tsunami): se vedi il mare ritirarsi dalla costa allontanati immediatamente e raggiungi rapidamente l’area elevata più vicina. Se sei in barca allontanati verso il largo.
  • La balneazione nelle acque intorno all’isola, è disciplinata da Ordinanze, anche in funzione dei pericoli connessi all’attività vulcanica.
  • La percorribilità del sentiero che consente di raggiungere la sommità del vulcano La Fossa è regolamentata da Ordinanze del Comune di Lipari in funzione dello stato di attività del vulcano. Si tratta comunque di un’escursione che presenta difficoltà e pericoli per la totale esposizione al sole e la presenza di gas.
  • Non è detto che allo scattare della fase operativa di allarme e alla conseguente evacuazione dell’isola, segua effettivamente un’eruzione vulcanica. L’accesso all’isola rimarrebbe comunque vietato fino a indicazioni diverse da parte delle autorità di protezione civile.
  • Non sarà possibile sapere fin da subito se e quando si potrà tornare nelle proprie case dopo l’allontanamento nella fase di “allarme”. Tieniti aggiornato sulle indicazioni fornite dalle autorità di protezione civile.

Cosa devi fare?

Anche tu con semplici azioni puoi prepararti ad affrontare meglio un’eventuale emergenza:

  • Non utilizzare locali interrati e semi-interrati per attività abitative, lavorative, ricreative. In particolare non utilizzarli la notte per dormire e non farvi accedere i bambini non accompagnati.
  • Fai arieggiare sempre i locali prima di accedervi (soprattutto locali chiusi da molto tempo o interrati o seminterrati quali cantine e garage).
  • Le eruzioni vulcaniche sono spesso precedute da terremoti. Per questo verifica che la tua casa sia sicura e adotta tutti gli accorgimenti necessari a eliminare le situazioni che, in caso di terremoto, possono rappresentare un pericolo per te o i tuoi familiari.
  • Informati sul Piano di protezione civile del Comune di Lipari per sapere quali sono le modalità di allontanamento e l'area di attesa in cui dovrai recarti in caso di allarme.
  • Se tu o una persona della tua famiglia avete bisogno di particolare assistenza (persone con disabilità, anziani) segnalalo al Comune.
  • Visita il Centro visitatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, aperto durante la stagione turistica, o i siti web del Centro di Monitoraggio Eolie, dell’Osservatorio Etneo dell’INGV e del Dipartimento della Protezione Civile, per ricevere informazioni sulla pericolosità dei fenomeni e sulle attività di protezione civile.
  • Tieni a mente i comportamenti corretti da adottare a seconda delle diverse fasi operative (vedi scheda allegata).
  • Partecipa alle esercitazioni e agli incontri informativi sul rischio vulcanico organizzati sul territorio.

 

CONOSCERE IL RISCHIO E LE NORME DI COMPORTAMENTO PUÒ SALVARTI LA VITA

È importante che tutti, abitanti o turisti, facciano la loro parte per contribuire all’efficacia delle attività di protezione civile. Condividi quello che sai in famiglia, a scuola, sul lavoro e con gli amici.