Comitato Paritetico Stato-Regioni-Enti locali

Il Comitato paritetico Stato-Regioni-Enti locali è l’organo del Servizio Nazionale della Protezione Civile in cui vengono discusse e condivise le regole del sistema. In particolare, il Comitato Paritetico ha la funzione di indirizzare, promuovere e coordinare le attività delle amministrazioni dello Stato, delle Regioni e degli enti locali. Si occupa, in particolare, di determinare i criteri di massima per definire programmi di previsione e prevenzione e piani di emergenza, per impiegare in modo coordinato le componenti del Servizio Nazionale e per definire le norme in materia di protezione civile.

Composizione. Il Comitato è presieduto dal Presidente della Provincia Autonoma di Trento ed è composto da rappresentanti della Conferenza unificata con membri delle Regioni, Anci – Associazione nazionale comuni italiani e Upi – Unione delle province d’Italia, e rappresentanti del Ministero dell’Interno, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero dell’Ambiente, Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e Ministero per gli Affari Regionali. Per il Dipartimento della Protezione Civile, partecipano il Capo Dipartimento e il Direttore dell’Ufficio Relazioni istituzionali.

Funzionamento. Il Comitato dura in carica tre anni e viene convocato su disposizione del Presidente. Alle riunioni possono partecipare, senza diritto di voto, anche altri funzionari delle amministrazioni presenti nel Comitato o rappresentanti di altre amministrazioni ed enti pubblici interessati. Le decisioni vengono prese con l’assenso di tutti i componenti o della maggioranza dei membri dei due gruppi - rappresentanti della Conferenza Unificata o delle amministrazioni statali.

Il Comitato Paritetico è stato istituito dall'art. 5, comma 1, dalla legge n. 401 del 2001. Composizione e funzionamento sono stati definiti con il dpcm del 23 settembre 2002 e il dpcm del 20 febbraio 2012 ne ha individuato i componenti.