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Durante gli incontri saranno illustrate le modalità di partecipazione dei cittadini al test di allontanamento assistito
\n"},"body":{"processed":"Sono partiti oggi, 23 settembre, gli incontri informativi con la popolazione dei sette comuni della zona rossa per il rischio vulcanico ai Campi Flegrei per presentare le attività relative all’esercitazione nazionale \"Exe Flegrei 2024\". L'esercitazione che si terrà dal 9 al 12 ottobre ha l'obiettivo, tra gli altri, di verificare il piano di allontanamento assistito della popolazione dalla zona rossa, in caso di allarme per possibile eruzione, e più in generale di far conoscere il Piano nazionale per il rischio vulcanico ai Campi Flegrei. Sarà inoltre testato l'invio del messaggio IT-alert (sistema nazionale di allarme pubblico) inviato a quanti si troveranno sul territorio della Campania.
\nAlle 17:00 il Sindaco di Marano di Napoli, Matteo Morra, insieme ai rappresentanti del Dipartimento della protezione civile, della Protezione Civile della Regione Campania e dell'Osservatorio Vesuviano dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno incontrato i cittadini presso l'Auditorium Socrate-Sala Consiliare per illustrare lo scenario esercitativo e le modalità di partecipazione dei cittadini all’esercitazione, nella convinzione che la conoscenza del Piano da parte della popolazione, oltre ad accrescere la consapevolezza delle comunità, possa favorire la buona riuscita del Piano stesso.
\nI residenti nella zona rossa potranno infatti partecipare, il 12 ottobre, alla prova di allontanamento assistito dalla area di attesa, prevista nel Piano comunale di protezione civile, verso l'area di incontro in cui saranno date informazioni sul Piano di accoglienza della Regione e Provincia Autonoma gemellata.
\nGli incontri con i cittadini dei comuni in zona rossa flegrea sono previsti in questi giorni:
\nI Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica attiva con una struttura detta “caldera”, cioè un’area ribassata di forma quasi circolare che si è formata per effetto di grandi eruzioni esplosive del passato. La caldera dei Campi Flegrei si estende da Monte di Procida a Posillipo e comprende anche una parte sottomarina nel Golfo di Pozzuoli.
\nNel 1538 si è verificata l’ultima eruzione che, pur essendo fra le minori dell’intera storia eruttiva dei Campi Flegrei, ha interrotto un periodo di quiescenza di circa 3000 anni e, nel giro di pochi giorni, ha dato origine al cono di Monte Nuovo, alto circa 130 m.
Da allora la caldera è quiescente, cioè “dormiente”, ma mostra segnali di attività quali sismicità, fumarole e deformazioni del suolo.
In particolare, la caldera dei Campi Flegrei è caratterizzata dal fenomeno del bradisismo che consiste in fasi di lento abbassamento del suolo, alternate a fasi di sollevamento più rapido. Il sollevamento può essere accompagnato da attività sismica con eventi che generalmente non raggiungono magnitudo elevate, ma che, essendo molto superficiali si avvertono facilmente e possono causare danni a infrastrutture ed edifici.
\nLe maggiori crisi bradisismiche recenti si sono avute nei periodi 1970-1972 e 1982-1984 e hanno fatto registrare un sollevamento del suolo complessivo di oltre tre metri e centinaia di terremoti. Durante queste crisi i residenti del centro storico di Pozzuoli sono stati evacuati e ricollocati in quartieri alla periferia della città. Dal 2005 è in corso una nuova fase di sollevamento del suolo che, in questi anni, si è innalzato di oltre un metro e ha fatto registrare moltissimi terremoti.
\nDal 2012 il protrarsi delle variazioni di alcuni parametri geofisici e geochimici monitorati dalle reti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-Osservatorio Vesuviano (aumento della sismicità, cambiamenti nella composizione geochimica delle fumarole e dei gas dal suolo e naturalmente il sollevamento del suolo) hanno reso opportuno innalzare l’allerta al livello giallo e attivare la fase operativa di attenzione.
\nLo stato di attività del vulcano e il fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei sono in costante evoluzione.
\nConsulta la sezione dedicata IL BRADISISMO AI CAMPI FLEGREI.
I Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica attiva con una struttura detta “caldera”, cioè un’area ribassata di forma quasi circolare che si è formata per effetto di grandi eruzioni esplosive del passato. La caldera dei Campi Flegrei si estende da Monte di Procida a Posillipo e comprende anche una parte sottomarina nel Golfo di Pozzuoli.
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\r\nNel 1538 si è verificata l’ultima eruzione che, pur essendo fra le minori dell’intera storia eruttiva dei Campi Flegrei, ha interrotto un periodo di quiescenza di circa 3000 anni e, nel giro di pochi giorni, ha dato origine al cono di Monte Nuovo, alto circa 130 m.
\r\nDa allora la caldera è quiescente, cioè “dormiente”, ma mostra segnali di attività quali sismicità, fumarole e deformazioni del suolo.
In particolare, la caldera dei Campi Flegrei è caratterizzata dal fenomeno del bradisismo che consiste in fasi di lento abbassamento del suolo, alternate a fasi di sollevamento più rapido. Il sollevamento può essere accompagnato da attività sismica con eventi che generalmente non raggiungono magnitudo elevate, ma che, essendo molto superficiali si avvertono facilmente e possono causare danni a infrastrutture ed edifici.
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\r\nLe maggiori crisi bradisismiche recenti si sono avute nei periodi 1970-1972 e 1982-1984 e hanno fatto registrare un sollevamento del suolo complessivo di oltre tre metri e centinaia di terremoti. Durante queste crisi i residenti del centro storico di Pozzuoli sono stati evacuati e ricollocati in quartieri alla periferia della città. Dal 2005 è in corso una nuova fase di sollevamento del suolo che, in questi anni, si è innalzato di oltre un metro e ha fatto registrare moltissimi terremoti.
Dal 2012 il protrarsi delle variazioni di alcuni parametri geofisici e geochimici monitorati dalle reti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-Osservatorio Vesuviano (aumento della sismicità, cambiamenti nella composizione geochimica delle fumarole e dei gas dal suolo e naturalmente il sollevamento del suolo) hanno reso opportuno innalzare l’allerta al livello giallo e attivare la fase operativa di attenzione.
\r\n\r\nLo stato di attività del vulcano e il fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei sono in costante evoluzione.
\r\nConsulta la sezione dedicata IL BRADISISMO AI CAMPI FLEGREI.