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Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 183 del 7 agosto 2023
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\nVISTI gli articoli 25, 26 e 27 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1;
\nVISTO il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, recante il Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero;
\nVISTO il decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142, recante l’attuazione della direttiva 2013/33/UE recante norme relative all'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, nonché della direttiva 2013/32/UE, recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale;
\nVISTO il decreto-legge 10 marzo 2023, n. 20, recante disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 maggio 2023, n. 50;
\nCONSIDERATO che il territorio nazionale a partire dai primi mesi dell’anno in corso è stato interessato da un eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo, determinando un eccezionale accrescimento delle esigenze volte ad assicurare il soccorso e l’assistenza alla popolazione interessata;
\nCONSIDERATO che l’eccezionale afflusso di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale sta determinando una situazione di grande difficoltà derivante dalla saturazione del sistema di accoglienza nazionale gestito dal Ministero dell’interno, con particolare riferimento all’hotspot di Lampedusa, alle strutture di primissima accoglienza, ai centri di cui agli articoli 9 e 11 del decreto legislativo n. 142/2015 e al Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI);
\nVISTA la delibera del Consiglio dei ministri dell’11 aprile 2023 con cui è stato dichiarato sull’intero territorio nazionale, per sei mesi dalla data di deliberazione, lo stato di emergenza in conseguenza dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo;
\nVISTA l’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 984 del 16 aprile 2023 recante “Prime disposizioni urgenti per fronteggiare, sul territorio delle regioni Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano, lo stato di emergenza in conseguenza dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo.”;
\nVISTA l’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 990 del 2 maggio 2023 recante “Disposizioni urgenti per fronteggiare, sul territorio della regione Campania e della regione autonoma Valle d’Aosta, lo stato di emergenza in conseguenza dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo.”;
\nVISTE le ordinanze del Capo del Dipartimento della protezione civile n.993 del 9 maggio 2023 recante “Ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare, sul territorio delle regioni Calabria e Sicilia, lo stato di emergenza in conseguenza dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo” e n. 994 dell’11 maggio 2023 recante “Ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare, sul territorio delle regioni Campania, Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano, lo stato di emergenza in conseguenza dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo”;
\nVISTA la Circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 13 febbraio 2003 recante “Disposizioni sulla distruzione di imbarcazioni utilizzate per reati di immigrazione clandestina”;
\nCONSIDERATO che presso il molo Favarolo dell’Isola di Lampedusa si riscontra il continuo afflusso di imbarcazioni abbandonate dai migranti, poste sotto sequestro dall’Autorità Giudiziaria, la cui distruzione è delegata all’ Agenzia delle dogane e dei monopoli ai sensi della richiamata circolare del 13 febbraio 2003;
\nCONSIDERATO che nelle prossime settimane e per l’intera durata della stagione estiva è previsto un incremento progressivo e considerevole del numero delle imbarcazioni predette;
\nRAVVISATA la necessità che, nel breve periodo, nelle more della realizzazione di un impianto per l’alaggio, il deposito, la distruzione, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, d’intesa con il Prefetto di Agrigento, in raccordo con l’Autorità Giudiziaria e sentito il gestore dell’area interessata, individui, allestisca e gestisca appositi siti presso i quali depositare temporaneamente le predette imbarcazioni;
\nATTESO che la situazione emergenziale in atto, per i caratteri d’urgenza, richiede l’utilizzo di poteri straordinari, anche in deroga alla vigente normativa;
\nVISTA la richiesta del Ministero dell’interno del 9 maggio 2023 e le successive interlocuzioni intercorse congiuntamente con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli;
\nSENTITO il Ministero dell’interno;
\nACQUISITA l’intesa della Regione Siciliana;
\nDISPONE
\nART. 1
(Aree e impianti per la rimozione e per la distruzione delle imbarcazioni utilizzate dai migranti)
La presente ordinanza sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
\nRoma, 02 agosto 2023
\nIL CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE
\nFabrizio Curcio