{"componentChunkName":"component---src-templates-normativa-template-it-jsx","path":"/it/normativa/direttiva-ministro-pcpm-12-febbraio-2025-it-alert/","result":{"data":{"node":{"drupal_internal__nid":900017421,"title":"Direttiva Ministro PCPM 12 febbraio 2025 - IT alert","field_titolo_esteso":"Direttiva del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare del 12 febbraio 2025 - Proroga del periodo di sperimentazione del sistema di allarme pubblico IT-ALERT","field_id_contenuto_originale":null,"field_data":"2025-02-12T09:17:33+01:00","field_categoria_primaria":"normativa","field_link_esterni":[],"field_abstract":{"processed":"
In corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale
\n"},"body":{"processed":"IL MINISTRO PER LA PROTEZIONE CIVILE E LE POLITICHE DEL MARE
\nVISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante “disciplina dell’attività di governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri”;
\nVISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, recante “ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
\nVISTO il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, recante “Codice della protezione civile”;
\nVISTA la direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce il Codice europeo delle Comunicazioni Elettroniche e, in particolare, il comma 1 dell’articolo 110 concernente il Sistema di Allarme Pubblico;
\nVISTO il decreto legge 18 aprile 2019, n. 32, recante “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici”, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55 ed in particolare l’articolo 28 che ha regolato, tra l’altro, in via di prima applicazione, l’attuazione del Sistema di Allarme Pubblico di cui alla richiamata direttiva (UE) 2018/1972;
\nVISTO il decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207 recante “Attuazione della direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, che istituisce il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche (rifusione).”;
\nVISTO il decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, “Codice delle comunicazioni elettroniche”, e in particolare gli articoli 2, comma 1, lettere ee), gg), bbb), ooo), uuu) e 98-vicies-ter;
\nVISTO il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante “Codice dell’amministrazione digitale”;
\nVISTO il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
\nVISTO lo Standard Europeo ETSI TS 102 900 V1.3.1 (2019-02) - Emergency Communications (EMTEL); European Public Warning System (EU-ALERT) using the Cell Broadcast Service;
\nVISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 19 giugno 2020, n. 110, recante “Modalità e criteri di attivazione e gestione del servizio IT- Alert”;
\nVISTA la Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 23 ottobre 2020, recante “Allertamento di Protezione civile e sistema di allarme pubblico IT-Alert”, con la quale si è provveduto sia all’aggiornamento delle disposizioni in materia di allertamento contenute nelle richiamate direttive presidenziali, sia alla regolazione, in fase di prima applicazione, del Sistema di Allarme Pubblico in conformità a quanto previsto dall’art. 28 del richiamato decreto-legge n. 32 del 2019 e dal citato decreto del Presidente del consiglio dei ministri del 19 giugno 2020;
\nVISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 10 novembre 2022, con il quale al Ministro senza portafoglio senatore Nello Musumeci è stato conferito l’incarico per la protezione civile e le politiche del mare;
\nVISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 12 novembre 2022, con il quale sono state delegate al Ministro senza portafoglio senatore Nello Musumeci le funzioni del Presidente del Consiglio dei ministri ivi indicate, con particolare riferimento all’articolo 2 concernente la delega di funzioni in materia di protezione civile;
\nVISTA la direttiva del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare in data 7 febbraio 2023, recante “Allertamento di protezione civile e sistema di allarme pubblico IT-Alert”, con cui si è provveduto all'aggiornamento della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 ottobre 2020 recante «Allertamento di protezione civile e sistema di allarme pubblico IT-Alert», ed in particolare della disciplina della sperimentazione del Sistema di allarme pubblico denominato «IT-Alert» in riferimento alle attività di protezione civile, allo scopo di allinearla alle modifiche introdotte al Codice delle comunicazioni elettroniche dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207, di recepimento della direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio, nelle more della conclusione del previsto periodo di sperimentazione e della conseguente fase di valutazione;
\nVISTO, in particolare, il punto 4.6 dell’allegato A alla citata direttiva del 7 febbraio 2023, con cui è stato previsto che:
\na) per l'avvio del Sistema di allarme pubblico IT-Alert, si rende necessaria la progressiva sperimentazione, mediante utilizzo in casi reali o in esercitazioni, del sistema per trentasei mesi dalla data di entrata in vigore della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 ottobre 2020, in relazione ai casi di gravi emergenze e catastrofi imminenti o in corso di cui all'art. 7, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, concernenti i rischi elencati al paragrafo 4.1, e un monitoraggio periodico, anche in relazione alla verifica della sicurezza ed adeguatezza dell'infrastruttura, secondo i requisiti del perimetro di sicurezza nazionale cibernetica di cui all'art. 1, comma 1, del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 105, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 133;
\nb) sulle risultanze di tale valutazione tecnica, articolata per le tipologie di rischio di cui al paragrafo 4.1, anche solo per alcuni scenari di rischio, ovvero l'esigenza di prorogare ulteriormente il periodo di sperimentazione, il Dipartimento acquisisce l'intesa della Conferenza unificata;
\nVISTO il decreto del Capo del Dipartimento della Protezione civile rep. n. 148 del 19 gennaio 2024, con il quale sono state adottate le indicazioni Operative sui rischi di protezione civile sottoposti al Sistema di allarme pubblico IT–Alert, ai sensi del paragrafo 5 del testo coordinato della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 ottobre 2020 con la direttiva del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare del 7 febbraio 2023;
\nVISTE le proposte di determinazione in base alle risultanze della valutazione tecnica degli esiti della sperimentazione trasmesse dal Capo di Gabinetto del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare alla Segreteria della Conferenza Unificata con nota n. 237 del 29 gennaio 2024, con particolare riferimento alla proposta di proroga di 1 anno del periodo di sperimentazione del sistema IT-Alert con riferimento al rischio maremoto, al rischio vulcanico dello Stromboli e al rischio precipitazioni intense;
\nVISTO il verbale della Conferenza Unificata dell’8 febbraio 2024 con cui la Conferenza Unificata ha sancito intesa, ai sensi del punto 4.6 del testo coordinato della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 ottobre 2020 con la direttiva del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare del 7 febbraio 2023, sulle proposte di determinazione in base alle risultanze della valutazione tecnica degli esiti della sperimentazione, in relazione alle varie tipologie di rischio, nella versione diramata il 2 febbraio 2024;
\nVISTO il decreto del Capo del Dipartimento della Protezione civile rep. n. 4300 del 6 dicembre 2024, con il quale sono state adottate, ai sensi dei paragrafi 4.6 e 5 della citata Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 ottobre 2020, come modificata e integrata dalla direttiva del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare del 7 febbraio 2023, le indicazioni operative sui rischi di protezione civile sottoposti al sistema di allarme pubblico IT-Alert per il rischio “precipitazioni intense”;
\nVISTE le proposte di determinazione in base alle risultanze della valutazione tecnica degli esiti della sperimentazione trasmesse dal Capo di Gabinetto del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare alla Segreteria della Conferenza Unificata con nota n. 230 del 30 gennaio 2025, con particolare riferimento alla proposta di ulteriore proroga di 1 anno del periodo di sperimentazione del sistema IT-Alert in relazione al rischio maremoto, al rischio vulcanico dello Stromboli e al rischio precipitazioni intense;
\nVISTE le proposte di determinazione in base alle risultanze della valutazione tecnica degli esiti della sperimentazione trasmesse dal Capo di Gabinetto del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare alla Segreteria della Conferenza Unificata con nota n. 373 dell’11febbraio 2025, formulate all’esito della riunione tecnica del 4 febbraio 2025 convocata dalla Conferenza Unificata con nota DAR n. 1779 del 30 gennaio 2025, con particolare riferimento alla esigenza di proroga del periodo di sperimentazione del sistema IT-Alert da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 1 anno in relazione al rischio vulcanico dello Stromboli, di 6 mesi in relazione al rischio maremoto e ad una conclusione della fase di verifica minimo entro 6 mesi (massimo 8 mesi) sullo stato di attuazione della sperimentazione in relazione al rischio precipitazioni intense;
\nACQUISITA l’intesa della Conferenza Unificata nella seduta del 12 febbraio 2025, ai sensi del punto 4.6 del testo coordinato della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 ottobre 2020 con la direttiva del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare del 7 febbraio 2023, sulle proposte di determinazione in base alle risultanze della valutazione tecnica degli esiti della sperimentazione, in relazione alle varie tipologie di rischio, nella versione diramata l’11 febbraio 2025;
\nCONSIDERATA l’esigenza di prorogare il periodo di sperimentazione del sistema IT-Alert alla luce delle risultanze della valutazione tecnica degli esiti della sperimentazione trasmesse con la nota n. 373 dell’12 febbraio 2025 citata e oggetto di intesa della Conferenza Unificata nella seduta del 12 febbraio 2025;
\nCONSIDERATA, in particolare, la necessità di limitare a sei mesi la proroga del periodo di sperimentazione del sistema IT-Alert in relazione al rischio maremoto, al rischio vulcanico dello Stromboli e al rischio precipitazioni intense, in ragione del tempo trascorso dalla scadenza originaria del periodo di sperimentazione fissato con direttiva del 7 febbraio 2023, della possibilità che le attività di sperimentazione si concludano comunque nei prossimi sei mesi e dell’esigenza di assicurare l’operatività del sistema di allarme pubblico IT-Alert, anche tenuto conto del susseguirsi con una frequenza sempre maggiore di eventi metereologici eccezionali;
\nEMANA la seguente direttiva
\nART. 1
\nProroga del periodo di sperimentazione del sistema IT-ALERT
\nART. 2
Disposizioni finali
La presente Direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
\nIL MINISTRO PER LA PROTEZIONE CIVILE E LE POLITICHE DEL MARE
\nNello Musumeci