{"componentChunkName":"component---src-templates-normativa-template-it-jsx","path":"/it/normativa/decreto-del-ministro-la-protezione-civile-e-le-politiche-del-mare-del-30-gennaio-2024/","result":{"data":{"node":{"drupal_internal__nid":900012445,"title":"Decreto del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare del 30 gennaio 2024","field_titolo_esteso":"Decreto del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare del 30 gennaio 2024, di concerto con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy e con il Ministro dell'Economia e delle Finanze - Individuazione delle frequenze per l'esercizio dell'attività radioelettrica per la gestione delle reti di monitoraggio e sorveglianza e dei radar meteorologici a supporto del sistema nazionale di allertamento di cui all’articolo 17, comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, e definizione delle modalità per la concessione, a titolo gratuito, alle Regioni e Province Autonome e agli enti o agenzie da esse costituiti per l’esercizio delle relative competenze, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 17, comma 4, del medesimo decreto legislativo 2 gennaio 2018, n.1","field_id_contenuto_originale":900012446,"field_data":"2024-01-30T18:30:15+01:00","field_categoria_primaria":"normativa","field_link_esterni":[],"field_abstract":{"processed":"
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 2024
\n"},"body":{"processed":"IL MINISTRO PER LA PROTEZIONE CIVILE E LE POLITICHE DEL MARE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY E CON IL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
\nVISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante “Disciplina dell’attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri”;
\nVISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, recante “Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
\nVISTO l’articolo 117, comma 3, della Costituzione, che individua la protezione civile tra le materie a legislazione concorrente;
\nVISTO il decreto legislativo 30 marzo 1998, n. 112, recante: “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59” e, in particolare, l’articolo 92, comma 4, che ha disposto il trasferimento alle Regioni, per l’incorporazione nelle strutture operative regionali competenti in materia, degli uffici periferici del Dipartimento dei servizi tecnici nazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
\nVISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 luglio 2002, recante: “Trasferimento alle Regioni degli uffici periferici del Dipartimento dei servizi tecnici nazionali - Servizio idrografico e mareografico”, attuativo del predetto decreto legislativo n. 31 marzo 1998, n. 112, che ha disposto, tra l’altro, il trasferimento alle Regioni territorialmente competenti delle stazioni di misura delle portate e le reti di rilevamento manuale, automatico e in telemisura dei parametri idro-meteo-pluviometrici, comprensive dei sistemi di collegamento in ponte radio concorrenti alle funzioni di sorveglianza e monitoraggio del territorio e dei fenomeni idro-pluviometrici, ai fini dell’allertamento del Servizio nazionale della protezione civile, disponendo, in particolare, che, con successivo decreto, si provvedesse all’indicazione delle frequenze da attribuire in via esclusiva alle funzioni di rilevamento dati esercitate dalle Regioni oltre che un numero di frequenze, da determinarsi d’intesa tra le Amministrazioni centrali interessate e le Regioni, da assegnare alle Regioni a titolo non oneroso per il presidio delle medesime finalità;
\nVISTO il Piano Nazionale di ripartizione delle frequenze (PNRF), approvato con decreto del Ministro dello sviluppo economico del 31 agosto 2022;
\nVISTO il decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, recante: “Codice delle comunicazioni elettroniche” e successive modifiche ed integrazioni con particolare riferimento all’allegato 25;
\nVISTO l’articolo 1 “Disposizioni di recepimento della direttiva (UE) 2018/1972 che istituisce il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche” del decreto legislativo 08 novembre 2021, n. 207 recante “ Attuazione della direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, che istituisce il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche (rifusione).”;
\nVISTO il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, recante “Codice della protezione civile”, e, in particolare, l’articolo 17 che stabilisce:
\nDATO ATTO che il citato comma 4 dell’articolo 17 del decreto legislativo 2 gennaio 2018 n. 1, ha sistematizzato ed assorbito le precedenti e previgenti disposizioni in materia, specificando il procedimento tecnico-amministrativo da seguire per pervenire alla determinazione condivisa delle frequenze da assegnare a titolo gratuito per lo svolgimento delle attività suindicate, sulla base delle frequenze in uso alla data di entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 luglio 2002, data del trasferimento della funzione, nonché delle frequenze di uso equivalente, alla luce dell’evoluzione tecnologica e dello sviluppo ed ampliamento delle reti a supporto del sistema di allertamento nazionale, quale presidio fondamentale posto a tutela dell’incolumità della popolazione;
\nVISTO il Protocollo di intesa costituito il 29 luglio 2011, tra il Ministero dello sviluppo economico - Dipartimento per le comunicazioni e la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della protezione civile, che, all’articolo 9, ha istituito un gruppo di lavoro tecnico, composto da rappresentanti del Ministero dello sviluppo economico - Dipartimento comunicazioni, del Dipartimento della protezione civile e delle Regioni e delle Province autonome, in relazione ad argomenti di interesse regionale, con compiti anche in materia di suddivisione, in ambito territoriale, del numero delle frequenze al fine della successiva individuazione e assegnazione da parte del medesimo Dicastero;
\nVISTE le note del Dipartimento della protezione civile (prot. n. 40711 del 9 agosto 2016, prot. n. 54756 del 29 agosto 2017, prot. n. 25096 14 maggio 2019 e prot.n. 47326 del 4 novembre 2021) e del Ministero dello sviluppo economico – Direzione generale per la pianificazione e la gestione dello spettro radioelettrico, successivamente denominata Direzione generale per le tecnologie delle comunicazioni e la sicurezza informatica, (prot. n. 53590 del 10 agosto 2016, prot. n. 53334 del 6 settembre 2017, prot. n. 19969 del 21 marzo 2019 e prot. n 135230 dell’8 novembre 2021) con cui il citato Protocollo d’intesa e il relativo gruppo di lavoro sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2022;
\nVISTO il Protocollo d’intesa siglato il 29 dicembre 2022 tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e il Dipartimento della protezione civile recante “Assegnazione di frequenze radio per la rete radio nazionale del Dipartimento della protezione civile” con cui le attività del sopra citato Protocollo sono state rinnovate per ulteriori cinque anni;
\nCONSIDERATO che il predetto gruppo di lavoro tecnico, nella seduta del giorno 15 novembre 2018 (Punto 2 del Verbale di pari data inviato dal Ministero dello sviluppo economico alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della protezione civile, con nota prot. 19969 del 21 marzo 2019), ha provveduto alla ricognizione delle frequenze idropluviometriche effettivamente utilizzate dalle Regioni e ha indicato le frequenze equivalenti necessarie per l’espletamento dell’attività radioelettrica per la gestione delle attuali consistenze delle reti di monitoraggio e sorveglianza e dei radar meteorologici a supporto del sistema di allertamento nazionale, rinviando, per la definizione dell’elenco finale delle frequenze gratuite, o equivalenti, ad apposito decreto attuativo;
\nATTESO che il predetto gruppo di lavoro tecnico, a seguito della prosecuzione delle relative attività, ha da ultimo approvato, con verbale del 7 giugno 2022, la ricognizione delle frequenze autorizzate alle Regioni, a partire dal 2002 ad oggi, per l’espletamento dell’attività radioelettrica per la gestione delle reti di monitoraggio e sorveglianza e dei radar metereologici a supporto del sistema di allertamento nazionale, di cui all’allegato A al presente decreto;
\nRITENUTO opportuno, al fine di consentire un efficiente uso dello spettro radioelettrico, di applicare il principio del riuso delle risorse frequenziali nella individuazione delle frequenze che, ai sensi dell’art 17 comma 4 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, vengono attribuite alle funzioni del rilevamento dati idrometeopluviometrico in telemisura, esercitate dalle Regioni e dalla Province autonome di Trento e Bolzano, come individuate nell’allegato B, parte integrante del presente decreto;
\nDATO ATTO che la concessione delle citate frequenze alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano è da considerarsi senza oneri, attesa l’equivalenza, sul piano tecnico e su scala nazionale, delle frequenze indicate nell’allegato B rispetto a quelle in uso sull’intero territorio nazionale alla data del trasferimento delle funzioni del preesistente Servizio idrografico e mareografico nazionale (SIMN), sancita dal citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 luglio 2002;
\nRITENUTO, pertanto, di procedere all’indicazione delle frequenze concesse a titolo gratuito alle Regioni e Province Autonome e agli Enti o Agenzie da esse costituiti per l’esercizio delle competenze in materia di gestione delle reti di monitoraggio e sorveglianza e dei radar meteorologici a supporto del sistema nazionale di allertamento di cui all’articolo 17, comma 1, del citato decreto legislativo n. 1 del 2018 e delle relative modalità di concessione;
\nVISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 10 novembre 2022, con il quale al Ministro senza portafoglio senatore Nello Musumeci, è stato conferito l’incarico per la protezione civile e le politiche del mare;
\nVISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 12 novembre 2022, con il quale sono state delegate al Ministro senza portafoglio senatore Nello Musumeci le funzioni del Presidente del Consiglio dei ministri ivi indicate, con particolare riferimento all’articolo 2 concernente la delega di funzioni in materia di protezione civile;
\nSU PROPOSTA del Dipartimento della protezione civile;
\nD’INTESA con le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in ordine alla ricognizione delle frequenze di cui al citato articolo 17, comma 4 del decreto legislativo n. 1 del 2018;
\nDECRETA
\nART. 1
\nART. 2
\nART. 3
\nART. 4
\nART. 5
\nRoma, 30 gennaio 2024
\nIL MINISTRO PER LA PROTEZIONE CIVILE E LE POLITICHE DEL MARE
\nNello Musumeci
IL MINISTRO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY
\nAdolfo Urso
IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
\nGiancarlo Giorgetti