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Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 117 del 20 maggio 2023
\n"},"body":{"processed":"Come noto, l’art. 1, c. 1, del decreto-legge 31 maggio 2005, n. 90, convertito con modificazioni dalla legge 26 luglio 2005, n. 152, attribuisce al Presidente del Consiglio dei Ministri il compito di individuare i tempi di svolgimento delle attività antincendio boschivo, attività delegata al sottoscritto ai sensi di quanto previsto in materia di protezione civile dall’articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 12 novembre 2022. Ciò premesso, i tempi di svolgimento delle suddette attività, per la prossima stagione estiva avranno inizio il 15 giugno e termine il 30 settembre 2023.
\nIn vista della stagione estiva 2023, per una più efficace azione di contrasto agli incendi boschivi e in zone di interfaccia urbano-rurale (c.d. “incendi di interfaccia”), nonché ai rischi conseguenti, ritengo doveroso condividere con le SS.LL. alcune considerazioni che scaturiscono da quanto registrato in questi ultimi anni, e in particolare dall’andamento del fenomeno incendi non solo sul territorio nazionale ma anche europeo.
\nLe indicazioni, comprensive delle raccomandazioni tecniche in allegato, sono rivolte a tutte le Amministrazioni che a vario titolo partecipano alle attività di contrasto agli incendi boschivi ed in particolare alle Amministrazioni regionali e alle Province autonome di Trento e di Bolzano, pienamente responsabili della materia antincendio boschivo ai sensi della legge del 21 novembre 2000, n. 353, che continueranno a curare l’adeguamento dei propri sistemi di risposta agli incendi boschivi, nei tre ambiti della previsione, prevenzione e lotta attiva, in relazione alle specificità dei relativi contesti ambientali e territoriali. Per le Province autonome di Trento e di Bolzano restano ferme le competenze loro affidate dai relativi statuti e dalle relative norme di attuazione.
\nÈ necessario che le diverse Amministrazioni statali ed i relativi Corpi dello Stato sollecitino le loro diramazioni territoriali affinché supportino, qualora richiesto, ed ognuno per i propri ambiti di competenza, quelle regionali e provinciali nell’approntamento dei sistemi di contrasto agli incendi boschivi.
\nIl 2022 è stato caratterizzato sia da un elevato numero di incendi al di fuori del periodo estivo sia da numerosi eventi, alcuni anche di grosse dimensioni, che hanno interessato le aree a nord del nostro paese, solitamente poco suscettibili al passaggio del fuoco durante il periodo estivo. Lo stesso tipo di fenomeno è stato registrato anche in paesi del centro e nord Europa nei quali si prende atto che l’evento incendio boschivo va perdendo, anno dopo anno, sempre di più la connotazione di evento eccezionale, rendendo necessario così, anche in questi paesi, adeguare la propria capacità di gestione di questa tipologia di eventi.
\nIl 2023 registra, per il secondo anno consecutivo, significativi deficit idrici che, in particolare nelle regioni del nord Italia, si stanno caratterizzando con prolungati periodi di siccità, con ripercussioni non solo sulle aree ad uso agricolo ma anche su tutte le altre aree vegetate che, in presenza di giornate favorevoli all’innesco ed alla propagazione degli incendi boschivi, si predispongono facilmente al passaggio del fuoco aumentando la probabilità che si verifichino eventi con forti impatti sul territorio e sulle risorse impiegate per contrastarli.
\nQuanto accade rafforza ulteriormente l’idea che per meglio adattarsi ai cambiamenti climatici che stiamo vivendo, non è sufficiente incrementare la sola capacità di risposta agli eventi, ma bisogna perseguire un approccio olistico che tenga conto di tutte le fasi e di tutti i soggetti coinvolti nella gestione del rischio incendi boschivi. Tale approccio, già avviato nel nostro Paese e rafforzato nel 2021 con l’emanazione del decreto-legge 8 settembre 2021, n. 120, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2021, n. 155 punta a rafforzare le capacità operative del Servizio nazionale della protezione civile, migliorare le capacità di risposta con più efficaci strumenti di coordinamento e governance per un’efficace integrazione delle misure ordinariamente previste e favorire le sinergie tra tutti i soggetti interessati.
\nDurante la campagna antincendio boschivo 2022 sono stati sperimentati, con esito positivo, nuovi strumenti per favorire una gestione coordinata ed efficace delle varie componenti del sistema antincendio boschivo; è stata infatti istituita una cabina di regia permanente antincendio boschivo promossa dal Dipartimento della protezione civile a cui hanno partecipato il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, i Carabinieri del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari, il Comando Operativo di Vertice Interforze dello Stato Maggiore Difesa, le Regioni e Province Autonome e il Comitato nazionale del Volontariato. La cabina di regia ha operato per tutta la durata della campagna antincendio boschivo 2022 e, oltre a favorire un costante monitoraggio dell’andamento della campagna in corso, ha permesso di gestire in sinergia le varie contingenze ed in particolare quelle legate all’impiego del volontariato nelle attività di gemellaggio fra le regioni.
\nLe attività di debriefing condotte sia a livello nazionale che europeo hanno fatto emergere un nuovo andamento del fenomeno incendi con eventi di grosse dimensioni sempre più frequenti ed in aree prima non interessate dal fenomeno. Questa evidenza sta spingendo verso un approccio proattivo anche a livello europeo, favorendo lo scambio di esperienze fra i diversi paesi, incrementando gli investimenti per accrescere le capacità dei paesi nelle diverse fasi della gestione degli incendi boschivi, tra cui quelle relative alle risorse da allocare nella RescEU capacity. La Commissione Europea ha, infatti, ulteriormente favorito l’incremento dei mezzi aerei antincendio da parte dei vari paesi così da rafforzare la capacità di risposta in tutte le aree del proprio territorio, incluse quelle che fino a qualche anno fa non erano interessate dagli incendi boschivi. In tale contesto l’Italia, anche agli esiti della campagna estiva 2022 e gli eventi registrati nel nord Italia, ha voluto integrare le proprie capacità di risposta con due ulteriori mezzi aerei ad ala fissa da posizionare strategicamente ad integrazione dello schieramento esistente, ma a disposizione anche della RescEU capacity per interventi, se richiesti, anche in territori extra nazionali.
\nParallelamente, il Dipartimento della protezione civile, anche avvalendosi del Comitato tecnico ex. art. 1, c. 2, del decreto-legge 8 settembre 2021, n. 120, proseguirà le attività di monitoraggio e coordinamento nel settore antincendio boschivo da una parte consolidando e strutturando le attività previste dal succitato decreto-legge, con particolare riferimento all’assegnazione, anche per l’annualità corrente, delle risorse economiche previste nell’ambito della legge di bilancio e da dedicare al miglioramento della capacità ed efficacia operativa, e dall’altra puntando ad un rafforzamento di tutti gli aspetti di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia.
\nIl Dipartimento della protezione civile, nell’ottica di favorire le sinergie fra le diverse componenti del sistema antincendio boschivo e di protezione civile, continuerà a curare l’organizzazione dei diversi momenti di incontro plenario, solitamente organizzati prima dell’avvio della campagna antincendio boschivo estiva, per fare il punto sullo stato di approntamento del sistema di risposta nel suo complesso e, successivamente, per analizzare congiuntamente le eventuali criticità riscontrate durante la campagna estiva, con l’auspicio che le SS.LL., facendo tesoro di quanto emerso, conducano specifiche azioni di verifica delle proprie organizzazioni al fine di programmare le eventuali azioni di medio-lungo periodo che consentano di far trovare preparato il sistema anche in occasione degli eventi a venire.
\nIl Dipartimento della protezione civile, in particolare, continuerà:
\nCiò premesso, si ricorda che i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome sono pienamente titolari della competenza antincendio boschivo, ai sensi della legge 21 novembre 2000, n. 353, e pertanto è auspicabile che si attivino tempestivamente nell’organizzare, anche per il corrente anno 2023, i propri sistemi antincendio boschivo in termini di risorse umane e di mezzi terrestri e aerei, nell’ottica della maggior efficienza possibile, al fine di garantire gli adeguati livelli di risposta a tutela della vita, dell’integrità fisica, dei beni, degli insediamenti, degli animali e dell’ambiente in generale.
\nAnalogo auspicio è rivolto ai Ministri in indirizzo, a vario titolo competenti nel settore, affinché promuovano le attività delle proprie strutture con particolare riferimento ai Corpi di Polizia, al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, alle Forze Armate e alle Prefetture - Uffici territoriali di Governo verso azioni mirate a migliorare l’efficacia del sistema Paese nelle sue diverse componenti.
\nVa inoltre rimarcato l’importante ruolo che hanno i sindaci a livello locale nel promuovere ogni adeguata misura di prevenzione da attuarsi sul proprio territorio di competenza.
\nNella contingenza del periodo, al fine di meglio predisporre tutte le attività per la prossima campagna antincendio boschivo 2023, si invitano le SS.LL., ciascuna per gli ambiti di rispettiva competenza, a voler promuovere le attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi così come descritto in allegato.
\nSi confida nella tempestiva e puntuale attuazione delle presenti raccomandazioni, con il concorso di tutte le diverse componenti istituzionali competenti nelle attività di antincendio boschivo, per garantire il coordinamento della risposta organizzativa e operativa nella campagna antincendio boschivo del 2023.
\nRoma, 12 maggio 2023
\nIL MINISTRO PER LA PROTEZIONE CIVILE E LE POLITICHE DEL MARE
\nNello Musumeci
Al Prefetto Matteo Piantedosi
Ministro dell’Interno
All’On. Guido Crosetto
Ministro della Difesa
All’On Francesco Lollobrigida
Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
Al Prof. Dott. Gilberto Pichetto Fratin
Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica
All’On. Matteo Salvini
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
All’On. Gennaro Sangiuliano
Ministro della cultura
All’On. Roberto Calderoli
Ministro per gli Affari regionali e Autonomie
All’On. Raffaele Fitto
Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR
Ai Presidenti delle Regioni e delle Province autonome
\nAl Presidente dell’Unione delle Province Italiane
\nAl Presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani
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