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Nel quadro delle attività previste dall’esercitazione internazionale Mesimex 2006, si colloca anche l’intervento di messa in sicurezza e recupero dei beni mobili nella villa Romana di Somma Vesuviana (Napoli).
\nGli studi vulcanologici condotti sul Vesuvio hanno confermato che l'evento di riferimento da porre a base della pianificazione di emergenza, in caso di riattivazione del vulcano, è un'eruzione subpliniana simile a quelle avvenute nel 472 d.C. e nel 1631.
\nSe la priorità nella messa in sicurezza spetta ovviamente alle persone, non si possono ignorare i numerosi beni culturali presenti nella zona circumvesuviana che meritano di essere protetti.
\nLa Villa di Somma Vesuviana si trova a circa sei chilometri dal cratere del Vesuvio. Le squadre impegnate nell'intervento erano composte da membri S.a.f. (speleo/alpino/fluviali) dei Vigili del fuoco e da volontari di Legambiente, altamente specializzati nel recupero e salvaguardia dei beni culturali, sotto la supervisione della Soprintendenza ai beni archeologici di Napoli e Caserta.
\nLe attività di messa in sicurezza effettuate hanno riguardato: l’individuazione di un locale idoneo per il deposito dei beni mobili da salvaguardare, in una località fuori dalla \"zona rossa\"; l'imballaggio e il trasferimento nel deposito del materiale archeologico trasportabile; il rafforzamento, mediante cerchiatura, di quattro colonne che non possono essere rimosse; il recupero di due statue di marmo, portate in superficie con una teleferica da una profondità di circa 10 metri; la protezione di una porzione di dipinti con uno schermo di materiale resistente alle alte temperature.